Capitolo 2 - Cattive notizie

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Apro la porta ed entro nella mia piccola stanza. Due letti singoli sono addossati ad entrambi i lati e due casse sono posizionate ai loro piedi. 

"Tu devi essere Isabella" mi dice una ragazza, mentre, con le sue unghie rosa, sposta dal suo viso una ciocca di capelli biondi. 

"Bella" la correggo, porgendole la mano in modo che la stringa. Obbligata, afferra la mia piccola mano. 

"Io sono Naomi" sorride, lasciando la mia mano. Un trucco pesante circonda i suoi occhi azzurri, e del rossetto rosa copre le sue grandi labbra. Sembra una Barbie. Prendo la mia valigia e la poggio sul letto, iniziando ad uscire tutti i miei vestiti e sistemandoli in pile ben fatte nella cassa. Come sempre, mentre faccio qualsiasi cosa, vecchie memorie mi tornano in mente e il mio cuore inizia a battermi sempre più velocemente contro il petto. Quasi non sento Naomi dire: 

"Allora, sei già stata in altri college?" Non mi va di dirle niente della mia vita privata, al momento. Mi ero programmata di tenere tutto per me, ed essere invisibile agli occhi degli altri, almeno per questi ultimi anni di scuola. Non mi interessa se sarò un'altra semplice faccia sull'annuario, avere qualsiasi attenzione potrebbe risultarmi dannoso. 

"No" rispondo semplicemente. Naomi scuote la testa, incredula. 

"Maledizione, sei stata fortunata ad essere messa in stanza con me, allora" sbadiglia. Mi volto verso di lei, non capendo se sta scherzando o è consapevole. Lei non ha nessuna espressione sul viso, perciò torno ai miei vestiti, alzando gli occhi al cielo. "E' solo che conosco quasi tutti in questa scuola, quindi se uscirai con me, ci divertiremo un casino!" dice Naomi, come se non fosse un grosso problema. Le sorrido, senza sapere più cosa fare, visto che ho finito di sistemare le mie cose. 

"Vuoi che ti mostri un po' il campus?" mi chiede. Rifletto sulla sua offerta nella mia mente. Se conosce così tante persone, come dice, allora sarà al centro dell'attenzione ovunque lei vada, e l'attenzione è l'ultima cosa che io voglio. Però, ho davvero bisogno di qualcuno che mi faccia vedere il campus, altrimenti, Lunedì, rischierò di perdermi. 

"Va bene" decido. 



"E questo" esclama Naomi, agitando le mani "E' l'edificio dei ragazzi". I miei occhi fissano il palazzo di mattoni. E' praticamente identico a quello delle ragazze. Ragazzi entrano ed escono dall'entrata a due porte, sembrando molto più interessati a Naomi che all'elemento al suo fianco. Tutti le strizzano l'occhio o la salutano. Cerco di tenere la testa bassa, ma riesco a sentire comunque degli sguardi sopra di me. Naomi mi dice di sedermi su una panchina lì vicino, mentre lei va a prendere del caffè dal negozio del campus. Obbedisco e mi siedo, rigirando i pollici. Il suono di una porta sbattuta mi fa sobbalzare, e alzo la testa. Il ragazzo che stamattina si trovava nell'ufficio del Preside, cammina lungo il corridoio esterno dell'edificio. La sua faccia contorta in un profondo cipiglio, e mi manca il respiro, quando, per la seconda volta, i nostri sguardi s'incrociano. Il suo sguardo intenso proprio come prima. Il mio cuore si ferma, quando lo vedo venire verso di me, senza staccare lo sguardo. Proprio quando è quasi arrivato, qualcosa attira la sua attenzione e si blocca. Mi giro per guardare cosa sia, e vedo Naomi venirmi incontro con due caffè in mano. Mi volto ancora una volta per vedere il ragazzo che si era fermato, ma lui è scomparso.

"Che diavolo?" dice Naomi, una volta che è vicino a me. La guardo in confusione. 

"Perché Harry Styles stava venendo verso di te?" sibila, mettendosi una mano sul fianco. Faccio spallucce. 

"Non lo so, stava solo iniziando a venire qui.." mi difendo. Naomi scuote la testa e si siede al mio fianco. 

"Okay, se vuoi uscire da questa scuola viva, devi imparare due cose. Uno, uscire con il gruppo giusto. Che sarebbe quello mio e dei miei amici" dice, dandomi una gomitata. "E due, in qualunque situazione tu ti trovi, non uscire con Harry Styles o con altri suoi amici". Prendo un sorso dal caffè caldo, e il liquido scende giù per la mia gola, bruciandomi la lingua. 

"Perché?". Naomi sembra sorpresa dalla mia innocenza. 

"Perché lui è come le cattive notizie. Ha il temperamento più brutto del mondo, e va a letto con qualsiasi e dico, qualsiasi, ragazza" mi spiega Naomi alzando gli occhi al cielo. "E' così patetico". Prende un sorso dal caffè , che sembra dissolvere il suo umore aspro. Il suo tono è più tranquillo "Comunque, ci sarà una festa stasera. Dovresti venire!". Tiro su con il naso. E' da un po' che non vado ad una festa e, sinceramente, essere in un luogo, circondata da gente sudata e ubriaca, non mi attira molto. Scuoto la testa. 

"Non penso". Naomi fa il broncio, ovviamente non abituata ad accettare un no. 

"Ti preeeeeegooooo" geme. "Sarà divertente, promesso! Ci saranno le persone più cool!" mi prega. Sospiro, penso che sarà comunque migliore che rimanere tutta la serata seduta in quella stanza piena di roba, lasciando che i miei pensieri mi consumino.

"Penso che potrei venire per un'oretta" le dico. Naomi lancia un gridolino, e mi stringe in un abbraccio. 

"Sarà indimenticabile!" dice gridando. 

E aveva ragione. 



Break me // h.s. [Italian translation] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora