Mi tolgo la felpa da sopra la testa, e prendo la spazzola, passandola tra i miei capelli. Dopo essermi truccata leggermente, esamino il mio riflesso. I miei occhi grandi, i miei capelli lunghi che cadono mossi sulla mia schiena, lucidi e ben curati. Il cuore non ha smesso un minuto di battermi nel petto, e penso che sia più per il nervosismo che per l'eccitazione. Non riesco ad essere eccitata, dovrei? Qualcosa dello stare intorno ad Harry rende tutto esilarante, accende qualcosa dentro di me. Lui mi fa sentire al sicuro ma allo stesso tempo sembra pericoloso. Attento, ma vulnerabile. Non riesco a decidermi su di lui, forse è per il suo comportamento intimidatorio, o l'oscurità che c'è nei suoi occhi verdi. Qualunque cosa sia, mi affascina e mi spaventa allo stesso modo. Non posso fare a meno di stare costantemente al suo fianco. Non sono del tutto sicura su quali siano le intenzioni di Harry, ma qualcosa mi dice che non costituisce nessuna minaccia per il mio benessere. E' un desiderio apparente? O sono capace di vedere attraverso le sue azioni? Sono stupita di come stia valutando questa situazione, ero troppo spaventata per accettare la richiesta di un pranzo fuori di Dylan, ma sono disposta ad uscire con Harry? E' possibile che lui stia cercando di ingannarmi, rendendosi meno pericoloso di quanto sia in realtà? La testa inizia a girarmi ì, mentre si presentano diverse possibilità, così esco dal bagno, e controllo l'orario. 18.54. Harry mi ha detto che mi sarebbe venuto a prendere per le 7. Mi metto seduta sul letto, grata che oggi Naomi non sia in stanza.
7.13. Dovrei chiamarlo? Oppure fa sempre ritardo? Dopo averci pensato momentaneamente, decido che è meglio chiamarlo. Schiaccio il tasto della chiamata sul contatto che Harry ha memorizzato sul mio telefono oggi pomeriggio, e l'ansia mi sale su per la gola appena inizia a squillare. Dopo due squilli, inizia la segreteria. Mi ha chiuso la chiamata? Sospiro, abbandonando la testa sul cuscino. Harry mi sta ignorando? Poggio il cellulare sul comodino vicino al mio letto e chiudo gli occhi.
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La sveglia squilla, e mi sveglio di colpo nel letto. Guardo alla mia sinistra e vedo Naomi stesa nel suo letto, mentre si tira su leccherete fino alla testa per affievolire il suono. Il mio cuore affonda per un attimo nel mio petto, quando realizzo che cosa è successo. Harry, ieri notte, non è mai arrivato.
"Forse ha chiamato e tu non hai sentito il telefono!" mi urla il mio subconscio nella testa. Speranzosa, prendo il mio telefono controllando se ci sono messaggi o chiamate non lette. Nulla. Provo a sopprimere la tristezza che inizia a crescere nel mio petto. Era troppo bello per essere vero. Harry mi ha chiesto di uscire solo per prendermi in giro. Esco dal mio letto e i preparo per l'inizio della giornata.
Non ho storia oggi, e visto che è l'unica materia che ho in comune con Harry, non potrò vederlo per chiedergli di ieri notte. voglio chiederglielo? Forse da adesso dovrei solo stargli lontana, per il mio bene. Quasi rido a me stessa quando realizzo che è la centesima volta che mi dico di stare lontana da Harry da quando sono in questa scuola.
Entro nella classe di inglese, prendendo un profondo respiro, ricordandomi di rimanere concentrata sul mio studio.
Il giorno passa velocemente e sono sorpresa di quanto in fretta arrivi il suono dell'ultima campanella. Mi siedo nel mio solito posto, il posto ombrato sotto l'albero fuori dalla palazzina. Esco un libro dallo zaino, e inizio a leggere, il ronzio delle conversazioni intorno a me si affievolisce. Ma i miei piccoli momenti di pace sono rubati, mentre delle forti voci sovrastano le altre. Un grande gruppo di ragazzi cammina sicuro tra l'erba. Sto per alzarmi da terra, quando qualcosa cattura i miei occhi. Harry. I nostri occhi si incrociano, e la rabbia mi invade. Lui inizia a camminare verso di me, il suo sguardo non mi lascia nemmeno per un secondo. Mi allontano da lui, cercando di creare quanta più distanza possibile fra di noi.
"Bella!" mi chiama. Lo ignoro e cammino più veloce. Non c'è verso. L'inflessibile ragazzo aumenta il passo, iniziando quasi a correre e raggiungendomi. Tira gentilmente il mio braccio, e mi gira per guardarlo in faccia. Strattono via la mia mano, incrociando le braccia sul petto cercando di intimidirlo.
"Che vuoi?" scatto.
"Possiamo parlare?" mi prega.
"Va tutto bene Harry, scopati la nuova ragazza!". Un ragazzo del suo gruppo gli urla. Harry gli rivolge uno sguardo arrabbiato prima di tornare a guardare me.
"Ti prego Bella, possiamo parlare solo per un minuto?"
"Ok. Parla" gli ordino, facendo del mio meglio per mantenere la mia posizione. Harry guarda gli studenti che ci circondano, quasi tutti i loro occhi sono su di noi, e mi sento improvvisamente imbarazzata. Odio questo tipo di attenzioni. So che i miei compagni di scuola sono semplicemente incuriositi a causa delle brutta reputazione di Harry, e della mia innocenza. Devono sembrare strane le nostre frequenti conversazioni.
"Possiamo andare in un posto più isolato?" mi chiede, il volume della sua voce diminuisce ad ogni parola, per evitare che i nostri spettatori ascoltino. Sospiro, e permetto ad Harry di guidarmi tra due palazzine. Sono troppo arrabbiata con lui e con me stessa per sentirmi spaventata. Mi appoggio contro il muro di mattoni dell'edificio, le mia braccia ancora incrociate.
"Ok, siamo soli, ora spiegami perché mi hai dato buca ieri notte" gli chiedo. Harry mi fa un sorrisetto, ignorando la mia domanda.
"Sembra come se ti interessi" dice, sembrando piuttosto compiaciuto. Se fossi più coraggiosa, ed Harry meno spaventoso, gli tirerei un pugno.
"Ovvio che mi interessa! Non mi piace stare ad aspettare. Soprattutto per stronzi come te!" alzo la voce. Tutto quello che ricevo in risposta da Harry e il suo sorrisetto ancora lì. Sembra che si stia divertendo per tutta questa situazione, il che mi fa ribollire il sangue nelle vene. Mi viene voglia di urlare.
"Mi stai ascoltando?!" strillo. Il ghigno di Harry si trasforma in un sorriso, mentre rimane in silenzio. So che sta solo cercando di provocarmi, e non dovrei reagire al suo comportamento da bambino, ma non riesco a fare a meno di lasciarlo arrivare a me.
"Sei carina quando ti arrabbi" è tutto ciò che dice. Il suo tono affabile mi spinge oltre il limite, il mio intero corpo si riempie di rabbia.
"E' TUTTO CIO' CHE HAI DA DIRE DA PARTE TUA?!" urlo. "Non solo mi hai dato buca ieri notte, ma da quando sono in questa scuola, ci sarà un fottuto momento in cui mi lascerai da sola? Salti sempre fuori dal nulla, mi aiuti e poi ti comporti come un grande stronzo nei miei confronti!! Beh, allora sai cosa? Sono così fortuitamente stanca di te, e del tuo ego gigante, e della tua mancanza di rispetto, e de-" sono improvvisamente zittita da Harry che preme fermamente le sue labbra contro le mie.
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Break me // h.s. [Italian translation]
Fanfic"Era così, lui la prendeva e la rialzava. Senza il minimo sforzo. Il loro amore era questo. Quando lei si sentiva nel suo peggio, lui la vedeva nel suo meglio" STORIA DI slamminstyles TRADOTTA DALLA SOTTOSCRITTA (ovviamente con il cuo permesso) E...