Più tardi quel giorno, arranco verso il mio dormitorio, completamente esausta. Mi fa male la testa e non ho più forza nel mio corpo dopo un'intera lezione di nuoto. Un pensiero però sembra rimanere fisso nella mia mente. Harry. Mi confonde così tanto. Un minuto è arrogante e quello dopo mi salva da un attacco di panico. Il giorno dopo mi chiede come sto, solo per ridermi in faccia e respingermi. Sospiro mentre apro la porta della mia stanza, decidendo di spegnere per un po' tutti i miei pensieri su Harry. Mi ero detta di stargli lontana per un motivo. Nel momento in cui entro nel piccolo spazio, vengo aggredita da Naomi. E' in piedi difronte a me con le braccia incrociate sul petto e un espressione minacciosa.
"Um, hey" dico sedendomi sul mio letto.
"Alcune persone dicono di averti vista con Harry ieri sera alla festa" Ho fatto così tanto per respingere Harry. "E' vero?" continua.
"Sì, diciamo. Ho avuto dei problemi e lui mi h semplicemente aiutata. Tutto qui" dico, cercando disperatamente in tutti i modi di evitare qualsiasi litigio. Naomi alza gli occhi al cielo.
"Quale parte di 'stai lontana da Harry' non ti è chiara? Harry è un ragazzo cattivo. Se hai intenzione di uscire con lui allora non puoi uscire con me" sibila.
"Non avevo nessuna intenzione di continuare ad uscire con te" le parole mi escono dalla bocca prima che possa fermarle. Naomi sembra sorpresa dalla mia improvvisa maleducazione. Ma riprende velocemente la sua sicurezza e inizia a prendermi in giro.
"Bene. Tanto non piacevi a nessuno dei miei amici. Pensano tutti che tu sia puritana e strana" sorride, mentre esce dalla stanza sbattendo la porta dietro di se. Perché devo sempre aprire la mia stupida bocca? Sì, Naomi non è proprio la persona con cui vorrei uscire, ma è la cosa più vicina che ho, o che avevo, ad un'amica. Mi rendo improvvisamente conto di quanto sono sola, in questa stanza piena di roba inutile e senza qualcun'altro. Sono sola con i miei pensieri, e iniziano a consumarmi troppo presto, sento l'oscurità scorrermi lungo la schiena ed entrare in ogni parte del mio corpo. Chiudo gli occhi cercando di riprendere il controllo, ma tutto ciò che vedo sono i suoi occhi. Un colore dolce, luminoso e pieno di rabbia. Vedo i suoi occhi ovunque. Vedo le sue mani, rotte e sanguinanti mentre mi stringono l'avambraccio, lasciando dei segni viola. Calde lacrime famigliari iniziano a scendere dai miei occhi, lungo le mie guance. Potrei girare tutto il paese e lui sarebbe ancora con me. Ogni secondo di ogni giorno, mi sento come dei pezzi rotti che lui ha lasciato per terra. Ha preso una parte di me come io ho fatto con lui. Il mio primo amore, pieno di vita e speranza. La felicità che mi aveva portato, me l'ha tolta. Tutto è crollato sotto i miei piedi, mentre cercavo di tenere lui, di tenere noi.
Mi gira la testa, e cerco di raggiungere la porta per uscire un po'. Ho bisogno di aria fresca. Esco, ed inizio a camminare per il prato erboso del campus. Non so dove sto andando, ma spero che la mia meta sia vicina. Le lacrime continuano a scorrere sul mio viso. Devo sembrare una pazza, ma non mi interessa. Svolto all'improvviso ritrovandomi in un vialetto tra due edifici. Cammino così velocemente da sentirmi affannata, e all'improvviso crollo a terra sul cemento freddo. Forti sospiri mi rendono difficile riprendere il respiro. L'aria fredda di Ottobre mi colpisce ed io tremo.
"Bella?" una voce mi chiama.
"Bella?" ripete sembrando più vicina a me. So già chi è prima che arrivi.
"Cosa vuoi?" scatto, nuove lacrime mi fuoriescono dagli occhi, mentre Harry svolta l'angolo per entrare nel vialetto. Si accovaccia accanto a me, ha uno sguardo preoccupato.
"Cosa è successo? Ti ha fatto del male?". Mi asciugo gli occhi.
"Cosa?" rispondo con voce roca. Harry si avvicina per raccogliere una lacrima, ma subito si ritrae. Abbasso lo sguardo sulle sue mani grandi, ha le nocche piene di lividi e tagli. Harry lo nota e subito toglie le sue mani dal mio campo di visione, mettendole nelle tasche della giacca.
"Dylan" dice come se fosse ovvio.
"Cosa?" ripeto confusa.
"Dylan! Ti ha fatto del male?" Harry alza la voce, impaziente.
"Di che stai parlando? Perché Dylan dovrebbe farmi del male?" chiedo, la mia voce un po' più chiara.
"Ti ha quasi fatto male la scorsa notte!" urla. Non ho idea di come rispondergli, perché pensa che Dylan potrebbe farmi del male?
"Dylan non mi ha fatto del male, okay?!" scatto, perdendo il mio sguardo e trattenendomi dallo scoppiare a piangere ancora. Harry si sede accanto a me sull'asfalto.
"Allora perché stavi piangendo?" chiede. Mi sembra davvero interessato. Abbandono la testa sul muro, e quasi scoppio a ridere. Se solo potessi dirglielo. Se solo potessi spiegargli il dolore che provo ogni giorno, la paura che mi divora ogni notte. All'improvviso realizzo una cosa.
"Come mi hai trovata?" gli chiedo, alzando la testa e voltandomi verso di lui. Harry apre la bocca, poi la chiude di nuovo, ovviamente pensando attentamente a come rispondere.
"I-io ti ho vista piangere e ho pensato che fosse stato Dylan, quindi non so, ti ho solo.."
"Seguita" dico finendo la sua frase. Lui annuisce. Vorrei allungarmi verso di lui per abbracciarlo, è così vicino, ma sembra come se ci sia una grande distanza tra di noi. Non so se è Harry che voglio davvero, o solo un po' di conforto da una persona in generale.
"Perché ti preoccupi?" farfuglio. Gli occhi di Harry incontrano i miei, e per un momento penso che mi stia per dirmi che mi aiuterà, ma invece dice:
"Non lo faccio"
Imbarazzata e arrabbiata, mi alzo in piedi e mi allontano velocemente. Harry non fa nessun tentativo per fermarmi, ed io raccomando a me stessa di non piangere. Cosa pensavo, che avrebbe potuto essere il mio eroe? Probabilmente stava solo cercando di trovare un motivo per iniziare un litigio con Dylan. Come posso essere stata così stupida? Cosa pensavo, che Harry ed io potessimo diventare amici? E' ridicolo. L'unico "amico" che avevo in questa scuola era Naomi, ma ormai l'ho persa. Decido di escludere me stessa da qualsiasi altra amicizia quest'anno, questo è ciò che sono e sto bene così. Le altre persone non riescono a capire, e più ci provano più sembra che stiano cercando di rompere il mio muro e scoprire i miei segreti. Mi appunto anche di restare lontana da Harry Styles. So che è come le brutte notizie. Solo il pensiero del suo nome mi fa rabbrividire, e decido di respingere qualsiasi altro pensiero su di lui nella parte più profonda della mia mente.
In tutto questo tempo arrivo al mio dormitorio, e appena entro in stanza mi sento così stanca che mi butto sul letto e collasso in sonno profondo.
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Break me // h.s. [Italian translation]
Fanfic"Era così, lui la prendeva e la rialzava. Senza il minimo sforzo. Il loro amore era questo. Quando lei si sentiva nel suo peggio, lui la vedeva nel suo meglio" STORIA DI slamminstyles TRADOTTA DALLA SOTTOSCRITTA (ovviamente con il cuo permesso) E...