Dopo tre squilli mia madre risponde al telefono.
"Hey tesoro! Com'è stata la tua prima settimana di scuola?" cinguetta. Mi stendo sul letto, ringraziando che Naomi sia fuori, in questa stranamente calda giornata di Ottobre.
"Hey, è stato ok" le dico, ripensando alla mia settimana passata. "Molti compiti" aggiungo. Sento un rumore in sottofondo e capisco che è intenta a caricare la lavatrice, separando i neri dai bianchi, come fa sempre.
"Ti sei fatta dei nuovi amici?" mi chiede con una voce un po' troppo speranzosa.
"Un po'" mento.
"Aw tesoro, è fantastico! Sono così fiera di te" posso sentirla sorridere tra le parole. "Nonostante mi manchi tanto, sono felice che tu sia lontana da questo posto e da tutti i brutti ricordi che-"
"Grazie mamma, ma ora devo andare. Ci sentiamo più tardi" la interrompo, chiudendo la telefonata. Sospiro e mi giro sul letto a pancia in su. Non so proprio cosa fare questo sabato pomeriggio. Non ho amici da chiamare e in più, ho già fatto tutti i compiti.
Decido di uscire e di farmi un giro per il campus. Il sole mi scalda la pelle, e una brezza leggera mi attraversa i capelli. Mi sorprendo di quanto sia grande il campus, sembra davvero non finire mai. Dopo aver camminato per una buona mezz'oretta, mi sento le gambe stanche e mi siedo su dell'erba vicino ad uno degli edifici per gli alloggi. Mi fermo ad osservare il paesaggio e cerco di liberare la mente da ogni pensiero.
"Bella, hey!" sento qualcuno chiamarmi, volto la testa e vedo Dylan prendere posto sull'erba al mio fianco. Quasi non lo riconosco, il suo labbro inferiore ha un taglio che lo divide in due, e lividi e cicatrici sparse gli ricoprono la faccia. La pelle che circonda il suo occhio sinistro è di colore viola e gonfia.
"Oh mio dio! Dylan, che ti è successo? Stai bene?" mi avvicino leggermente a lui per vedere meglio il suo viso ridotto quasi a brandelli. Dylan lascia uscire una risatina per la mia grande preoccupazione.
"Sì sto bene, ma se pensi che ora stia messo male avresti dovuto vedermi qualche giorno fa!" dice, rivolgendomi un sorriso, che sembra davvero fuori posto visto il suo stato.
"Ma cosa è successo?" insisto. Dylan abbassa lo sguardo, in modo da non incrociare più il mio.
"Oh, nulla. Sono solo caduto, tutto qui" risponde, mentre il suo sorriso si spegne. Non so cosa rispondergli così continuo a fissare i fili d'erba che mi circondano.
"Ascoltami, il motivo per cui sono venuto qui è per scusarmi" i nostri occhi s'incontrano mentre parla "Sono stato uno stronzo alla festa. Di solito non bevo così tanto, scusami davvero" gli sorrido.
"No, no è tutto apposto" scuoto la testa "Ammetto che anche io ho esagerato un po'". Scoppiamo entrambi a ridere al mio commento, Dylan annuisce dandomi ragione. Sono sorpresa di quanto sia facile parlare con lui. E mi rendo anche conto di quanto sia attraente, nonostante il suo viso rovinato. Se stessi cercando un ragazzo, di sicuro sceglierei lui. Non che ne stia cercando uno, perché per quanto odio ammetterlo, sono ancora impegnata con il ragazzo il cui viso è perennemente inciso nella mia mente. Quel ragazzo che mi ossessiona ogni notte, invadendo tutti i miei sogni. Il ragazzo che mi è quasi costato la vita.
"Quindi, quanto hai dovuto pagare Harry Styles per aiutarti l'altra sera?" scherza Dylan.
"Nulla" dico alzando le spalle "Penso che volesse solo essere carino"
"Harry Styles? Carino?" mi deride. Non ho pensato proprio ad Harry durante questa settimana. Perché ora Dylan sta uscendo fuori l'argomento?
"Allora non so perché mi abbia aiutata" rido "Voglio dire, non siamo amici ne fidanzati ne niente". Gli occhi di Dylan si rivolgono verso il campus davanti a noi.
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Break me // h.s. [Italian translation]
Hayran Kurgu"Era così, lui la prendeva e la rialzava. Senza il minimo sforzo. Il loro amore era questo. Quando lei si sentiva nel suo peggio, lui la vedeva nel suo meglio" STORIA DI slamminstyles TRADOTTA DALLA SOTTOSCRITTA (ovviamente con il cuo permesso) E...