Capitolo 8 - Incubo

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Rivolgo ad Harry un piccolo sorriso mentre mi raggiunge. E' quasi senza fiato, ma decide di parlare lo stesso. 

"Stai bene?" riesce a malapena a dire. Annuisco. 

"Sì, sto bene" gli dico. 

"Non ti ha toccata vero?" il suo tono diventa più duro. 

"No" abbasso gli occhi, non riuscendo più a sostenere il suo sguardo, le sue parole mandano dolorosi flashbacks nella mia testa. Qualcosa nelle mani di Harry attira la mia attenzione, e senza pensarci, le afferro per guardare meglio. Lui è sorpreso del mio gesto, ma non le allontana. Avvicino le sue mani grandi alla mia faccia e i miei occhi si spalancano alla vista delle sue nocche rotte e sanguinanti. 

"Stai bene?" esclamo. Harry ridacchia leggermente alla mia osservazione, facendomi rendere conto ci quello che sto facendo, così abbandono subito le sue mani. 

"Sì, sto bene" 

"Cosa è successo?" alzo di nuovo lo sguardo per guardarlo. 

"Hai dei bei occhi" dice all'improvviso, ignorando la mia domanda. Mi sento arrossire. 

"Uh, grazie" sorrido. Lo osservo e vedo che si sente abbastanza a disagio.

"Quindi, um, com'è stata la tua prima settimana qui?" Harry prova ad iniziare una conversazione. 

"Okay credo, non molto emozionante" rido piano. Harry però rimane serio, creando un momento abbastanza imbarazzante fra noi due. Apre la bocca per dire qualcosa, ma poi la richiude subito. Abbassa lo sguardo e mette le mani nelle tasche dei suoi pantaloni. 

"Devo andare" borbotta, superandomi fino a sparire completamente dalla mia vista. Ma che diavolo? Le emozioni altalenanti di Harry mi confondono sempre di più. Prima mi protegge, e corre verso di me, per accertarsi che stia bene, e poi, dopo che mi hi casognora? Mi gira la testa. 

"Ho bisogno di stare lontana da lui per il mio bene" prometto a me stessa, e spero davvero che sia una promessa che riuscirò a mantenere. 

Quando torno in stanza, c'è odore di fumo e profumo. Lily ed Eve indossano vestitini aderenti, e si stanno truccando a vicenda con un trucco che è tutto tranne che leggero. La porta del bagno è chiusa e presumo che Naomi sia lì dentro. Le loro teste si voltano nella mia direzione appena chiudo la porta dietro di me. Gli rivolgo un piccolo sorriso e mi siedo sul mio letto, prendendo in mano il mio zaino come se avessi delle cose da fare. Naomi esce dal bagno e le due ragazze iniziano a fare urletti isterici per il suo outfit. Insopportabili. Naomi mi lancia uno sguardo minaccioso prima di prendere la su borsetta. 

"Stiamo andando ad una festa" mi dice mentre si ammira le unghie. 

"Ok" 

"Non tornerò prima di domani" apre la porta "Cerca di non divertirti troppo senza di me" ghigna per poi uscire seguita dalle altre due. Sento le loro risate affievolirsi mentre si allontana dalla porta. Mi stendo sul letto, e mi ritrovo a chiudermi se Harry parteciperà alla festa dove sta andando Naomi. Se lo farà, di sicuro avrà qualche putrella che gli girerà introno tutto il tempo. Sento un morso di gelosia nel mio stomaco, e faccio uscire dalla mia testa qualsiasi altro pensiero su Harry, mentre scivolo nel sonno. 

Il cuore mi batte forte nel petto, ma cerco di non farci caso, continuando a correre. Sento i suoi passi pesanti alle mie spalle, ma non ho il coraggio di voltarmi. Sono pietrificata. Faccio una brusca svolta in un vicolo a circa un isolato dal club, dov'ero in precedenza, sperando che perda le mie tracce. Sono quasi a metà del vicolo, quando inciampo nei miei tacchi alti, cadendo a terra con un grande tonfo. Le mie ginocchia sono rotte e mi bruciano, ma quasi non le sento. Spalanco gli occhi mentre vedo la sua figura avvicinarsi a me. Sono immobilizzata, non riesco a muovermi o a pensare chiaramente. Posso vedere l'ebbrezza e la rabbia impresse nei suoi lineamenti contorti. 

"Charlie io-" cerco di dire, ma lui mi zittisce alzandomi in piedi con forza. Le mie gambe tremano, mentre penso a quale sarà la punizione che sto per ricevere. 

"Come ti sei permessa di scappare da me?" ruggisce, lanciandomi verso il muro di cemento. Il dolore si riversa nel mio corpo, appena la mia testa sbatte sulla superficie dura. So quanto lui odia quando piango, ma non riesco a fermare le lacrime, dai miei occhi imploranti. 

"Scusami" provo. Lui mi lancia un ghigno malizioso, i suoi occhi pieni di odio trapassano i miei. Afferra il mio polso, e lo stringe. Urlo dal dolore mentre immagino i segni viola che si iniziano a formare sulla mia pelle pallida. Le lacrime continuano a scendere dai miei occhi, e cerco di liberarmi dalla sua presa ferma. 

"Charlie per favore" lo prego. 

"Chiudi quella cazzo di bocca!" urla. La sua mano colpisce la mia faccia e sento il bruciore pervadermi ogni punto. 

"Scusami" singhiozzo. Lui scuote la testa, non facendo minimamente caso alle mie suppliche. 

"Ti sei presa gioco di me davanti a tutte quelle persone" sibila a denti stretti. Chiudo gli occhi e piccoli singhiozzi escono dalle mie labbra. Cerco di farlo impietosire, ma la sua rabbia sovrasta qualsiasi altra emozione. In un movimento veloce, vengo buttata a terra, il mio intero corpo è steso sulla superficie dura e urlo mentre il dolore mi pervade la spina dorsale. Sento di non poter più resistere, tutto intorno a me diventa sfocato. I piedi di Charlie colpiscono violentemente il mio stomaco e tutto si colora di nero. 

Mi sveglio di soprassalto nel mio letto, ho le guance rigate di lacrime, e tremo. 

"Era solo un sogno" ricordo a me stessa, avvicinando le ginocchia al petto. Ma non era un sogno, era un ricordo. Un ricordo che è sempre presente, ogni notte. Ogni volta che chiudo gli occhi. Mi gira la testa, la tristezza mi pervade, soffocandomi. Mi alzo e vado in bagno, le mie ginocchia traballanti mi sorreggono a malapena. Fisso il mio riflesso nello specchio, i mie occhi gonfi e le mie guance pallide. Odio la ragazza difronte a me. Ho bisogno di fermare questo dolore che brucia il mio cuore. E' in questo momento che attira la mia attenzione. Poggiato sulla vasca da bagno, un piccolo rasoio rosa. 

"E' passato così tanto tempo dall'ultima volta che l'ho fatto" penso tra me e me. Lo prendo senza pensarci, chiedendomi se è ciò di cui ho bisogno. Mi guardo un'ultima volta allo specchio, prima di prendere la mia decisione. 

Mi siedo sul pavimento del bagno, e lo premo sulla mia pelle, forte. Linee di sangue si disegnano sulla superficie del mio braccio e butto indietro la testa contro il muro. Chiudo gli occhi e permetto a tutti i pensieri brutti di abbandonare la mia mente. Lascio andare un profondo respiro. Finalmente silenzio. Allontano il rasoio e torno a letto. Dopo pochi minuti sto già dormendo. 







Break me // h.s. [Italian translation] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora