*Isabella's POV*
Il cuore mi batte forte, e fisso Harry con lo sguardo preoccupato, sperando che non possa sentire il rumore che proviene dal mio petto. Lui si gira per guardarmi ed io sposto immediatamente lo sguardo da un'altra parte. Perché si è offerto di accompagnarmi? E perché io gli ho detto di sì? La nostra breve camminata è completamente immersa nel silenzio, mentre l'ansia mi colpisce lo stomaco. Una volta che entriamo nel bar, ormai a me molto familiare, Harry mi dice di trovare un posto per sederci mentre lui ordina qualcosa da bere. Scarto il mio solito posto nell'angolo non volendo nascondere me ed Harry dal resto della gente. Scelgo un tavolo al centro del locale, e mi siedo. Fisso la finestra, guardando i passanti che percorrono il campus avanti e indietro, completamente ignari della giovane ragazza terrorizzata che implora silenziosamente che qualcuno l'aiuti. Il pensiero di essere da sola con Harry mi spaventa in un modo incredibile, visto il fatto che sono stata avvisata un milione di volte di stargli lontano ed evitarlo il più possibile. Mi giro e lo vedo venire verso di me con due tazze fumanti fra le mani. Ne poggia una davanti a me ed io farfuglio un veloce 'grazie'. Beviamo in silenzio, una scomoda tensione fra di noi. Dovrei essere io la prima a parlare?
"Quindi" Harry attira la mia attenzione "Ti piace questa scuola?" le sue labbra paffute si piegano ad ogni parola, non riesco a toglierli gli occhi di dosso, sono così piene e rosa. Lui nota il mio sguardo, ed io lo sposto subito in basso.
"Uh, sì. Sembrano tutti carini" Harry sembra scettico della mia risposta, la mia voce è piena di esitazione. Solleva piano la tazza verso la sua bocca, e prende un grande sorso. Osservo come le sue labbra si adattano al bordo, il suo pomo d'Adamo si muove su è giù mentre ingoia. I suoi occhi però, rimangono su di me per tutto il tempo, e quando i miei incontrano quel verde sfavillante, vedo le sue ciglia chiudersi in un occhiolino. Abbasso ancora una volta la testa, mentre sento le guance arrossirsi. Aveva capito che mi ero incantata a guardare le sue labbra, e ha affatto tutto questo apposta. Non potrei essere più mortificata. Fingo di tossire, cercando di ignorare il calore che mi pervade le guance.
"Quindi, um" inizio a sudare, cercando disperatamente un argomento di conversazione. "Perché non ti fidanzi?" le parole mi scivolano fuori prima che possa fermarle. Una combinazione di confusione, divertimento e serietà appare sui soffici lineamenti di Harry.
"Perché non mi fidanzo?" ripete.
"Um, scusa i-io.." scuoto la testa "Um.. volevo dire.. In che classe sei?"
"Perché mi chiedi delle mie relazioni?" sembra.. eccitato? No, probabilmente sta solo cercando di non ridermi in faccia. Ovviamente non è disposto ad abbandonare l'argomento, ed io sospiro.
"Dylan mi ha detto che tu non ti fidanzi mai" dico con la bocca nella tazza, prima di bere un sorso.
"Ha ragione" i miei occhi incontrano i suoi.
"Beh, perché?" chiedo sentendomi più coraggiosa. Harry si muove sulla sua sedia e fa spallucce.
"Perché non voglio"
"Ma perché no?" insisto. La mia frustrazione causa un evidenti divertimento negli occhi di Harry.
"Perché ti interessa?" ghigna. Sono sorpresa dalla sua domanda e mi muovo un po' a disagio sulla sedia, cercando di sembrare non così interessata.
"Non m'interessa" scatto. Piombiamo in un silenzio imbarazzante, nessuno dei due si permette di romperlo. Improvvisamente il cellulare di Harry, sul tavolo, inizia a vibrare. I nostri occhi fissano contemporaneamente lo schermo, poi Harry alza la testa per guardarmi.
"Torno subito" dice gentilemente, dopo aver guardato il nome sullo schermo.
"No, no, rimani pure. Stavo comunque per andarmene" rispondo, alzandomi dalla sedia. La delusione riempie gli occhi di Harry, ma tutto ciò che ricevo da lui è un cenno. Faccio piccoli passi verso la porta del bar, una parte di me spera che Harry mi chiami, correndo verso di me, e pregandomi di rimanere. Quando non lo fa, mi trovo ad essere molto più delusa di quello che immaginavo.
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Break me // h.s. [Italian translation]
Fanfiction"Era così, lui la prendeva e la rialzava. Senza il minimo sforzo. Il loro amore era questo. Quando lei si sentiva nel suo peggio, lui la vedeva nel suo meglio" STORIA DI slamminstyles TRADOTTA DALLA SOTTOSCRITTA (ovviamente con il cuo permesso) E...