Capitolo 194

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Harry's POV

Alla fine, nessuno dei due ha avuto bisogno di svegliarla. Ha sentito tutto della nostra conversazione e non appena abbiamo finito di parlare si è alzata a fatica dal divano, retta da Louis, poiché il mio sostegno non lo voleva. Si sono incamminati verso il parcheggio, è salita a malincuore nella mia macchina, ed ora eccoci qui, immersi in un imbarazzante silenzio, senza nulla da dirci, mentre sviamo gli sguardi..

Ha le gambe appoggiate sul cruscotto, e sono sicuro che lo ha fatto apposta, perché sa che mi da fastidio e sa anche che non posso dirle nulla ora come ora, visto che la amo troppo e mi sento troppo in colpa per come l'ho trattata.

Una parte di me non si sente nuova a questa situazione.. è come se la mia mente già sapesse che io e lei siamo fatti così, solo.. ogni volta che cerco di non farla più stare male, succede qualcosa che mi fa perdere quest'obbiettivo di vista e mi ritrovo a perderla, poco a poco, sempre di più.

Una mano in grembo e l'altra a reggere il suo viso bellissimo, lontano da me, volto verso il finestrino. Se vuoi capire quando una donna è incazzata con qualcuno allora guarda come sta seduta in macchina e capirai tutto. Nel caso qualcosa non vada come vorrebbe, avrà sicuramente il volto verso il finestrino, come a cercare di evadere dalla verità che incombe nel piccolo abitacolo della macchina.

La strada è quasi deserta visto e considerato che sono le quattro del mattino e nessuno è pazzo quanto noi da stare svegli fino a quest'ora.. O almeno, le persone che fanno le ore piccole ci sono, ma solo poche sono talmente pazze da uscire in macchina a godere delle ultime stelle prima che il giorno inghiotta anche queste..

Vorrei poter dire qualcosa.. ma che cosa si può dire a una persona ferita? Che cosa le dici: mi dispiace tanto? L'ho già detto troppe volte, e già troppe volte mi ha perdonato.

"Hai freddo?" chiedo senza nemmeno doverci pensare poi molto, poiché gli occhi mi cadono sulle sue gambe scoperte, ricoperte da pelle d'oca.

Evita di rispondermi per una manciata di secondi. "No." mente poi, con la voce che trema chiaramente.

Accendo il riscaldamento, sorridendo sotto i baffi per il modo in cui il suo corpo sembra subito rilassarsi con quell'aria calda che accarezza ogni centimetro di pelle scoperto. Lascia uscire un sospiro per poi portare entrambe le mani in grembo, la testa che pende leggermente di lato, e gli occhi che fanno fatica a stare aperti. So perché non vuole addormentarsi in macchina con me perché nella sua mente pensa che sono due le opzioni: o la lascio in macchina a dormire, o la porto io in casa.. e nessuna delle due le va molto a genio.

Ma l'immagine di lei che tenta quasi invano di tenere su le palpebre è troppo dolce, e io mi ritrovo a sorridere di nuovo.

Voglio che si addormenti.. non perché io voglia prenderla in braccio e portarla in casa (anche per questo lo ammetto) ma perché trovo assolutamente stupido il fatto che non voglia chiudere occhio..

Così, accendo la radio, e sono felice quando danno una canzone lenta, una di quelle canzoni che agiscono su di te in base allo stato d'animo.. E lei, dolcemente, si addormenta, con la testa che cade leggermente di lato, i capelli neri sul viso pallido con le guance rosee..

Nonostante tutto quello che è successo questa sera, o comunque nelle ultime 24 ore.. in questo momento mi sento bene, talmente bene che la mia mente mi chiede come mai ho interrotto la mia felicità con questa ragazza magnifica per una cosa che è successa mesi e mesi fa..? Come ho potuto anche solo trattarla male quando lei mi ha perdonato cose che nessun altro avrebbe nemmeno accettato di sentirsi dire..

Quando finalmente arrivo nel viale di casa, parcheggio la macchina e prendo un grande respiro guardandola, ancora lì, in un sonno profondo, che respira in modo regolare, con il petto che fa su e giù..

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