Capitolo 210

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(A.n ciao a tutte. Notizie per voi bellissime ragazze. Centuries 3 volge al termine, e con esso anche la 'saga' di Centuries. Questo è il terzultimo capitolo, quindi siamo davvero molto vicini alla fine, ho altre notizie per voi, ma ogni cosa a suo tempo e quindi, per ora, aggiungo nient'altro se non un enorme bacio a tutte e un incoraggiamento a votare e commentare. Ciaoo xx)

"Ragazzi mi raccomando, non adescate ragazze dai loschi intenti." si raccomanda Harry giocoso con me al suo fianco che ridacchio, stringendomi di più nelle spalle per il leggero vento che soffia, freddo e pulito, contro i nostri visi, mentre camminiamo al buio per le strade di Winford. Quasi felici e quasi spensierati sotto i cumuli di macerie che compongono ognuno di noi.

Louis e Zayn ridacchiano, Gemma lancia uno sguardo di rimprovero a tutti e tre.

"Harry, non vorrei dire, ma la tua ragazza non mi sembra avere delle intenzioni meno losche di quelle delle ragazze che ci troveremo noi." Zayn schiaccia l'occhiolino voltandosi verso me ed Harry che camminiamo dietro i tre.

"Attento a quel che dici Malik, posso diventare molto più losca ed inquietante se qualcuno come te cerca di alludere alla mia vita sessuale senza il mio permesso." faccio ridere tutti quanti.

"Speriamo che ci sia molto da bere. " Louis si sfrega le mani infreddolite "Almeno potremmo riscaldarci. Vi ricordate l'ultima volta che siamo andati in un pub irlandese con Niall?" ridacchia guardando i suoi amici.

I tre ragazzi si lanciano delle occhiate ambigue e piene di segreti che io e Gemma, non riuscendo a capire, possiamo solo provare ad intuire. Ma bisogna lasciare ben presto l'intuizione da aprte perché ci avviciniamo sempre di più al pub, e non è difficile scorgere la piccola fila di persone che si affretta ad entrare nel posticino.

La via in cui camminiamo è abbastanza buia e umida, non ci sono luci, ad eccezione di quella debole dei lampioni e quella un po' più forte che proviene dalle vetrine del piccolo pub. Vi sono esposti dei vini e dei liquori di vario genere, accompagnati con panini e grappoli d'uva finti che ci fanno ridacchiare alla vista.

"Affrettate il passo stronzetti." ride Louis super eccitato di trovarsi in un posto simile. Penso che l'idea che lo emoziona di più sia quella che si trova in un posto un po' meno grande di quelli in cui va di solito.

Quando entriamo un tepore caldo ci avvolge tutti quanti e i nostri muscoli si rilassano all'istante, scacciando gli ultimi brividi che ancora sono attaccati alla pelle.

"Però.. niente male." nota Gemma che si toglie il cappotto per poterlo appendere all'ingresso del piccolo locale. Per ora pare essere un luogo calmo, ma da quello che posso vedere, dal tipo di frequentanti più che altro, non è difficile intuire che resterà calmo ancora per poco. Nonostante ciò il chacchiericcio generale è sommesso, esattamente in abbinamento con le luci dorate che decorano tutti di uno scintillio quasi magico. Un grosso bancone di legno scuro si appiattisce contro il muro, con una serie di sgabelli molto alti dalla parte dei clienti, che li hanno quasi occupati tutti. Alle spalle dei baristi (due) c'è quella che vorrò definire come 'una grande biblioteca di alcolici'; questo perché la struttura del mobile (anche esso in legno scuro) è molto simile a quella di una libreria piena di scaffali, solo che al posto di contenere libri contiene bottiglie di ogni genere, blu, rosse, trasparenti.. quasi mi affascinano tutti questi colori. Sommando quelle bottiglie a questo posto così piccolo e quasi angusto mi sembra quasi di stare in un posto magico, e forse questa era proprio l'idea che i proprietari volevano dare.

Quando procediamo verso il bancone, rendendoci quindi visibili a tutti i presenti, questi alzano la testa verso di noi con uno sguardo di sorpresa che quasi chiede che cosa ci facciano degli intrusi nel loro piccolo posto magico.

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