Capitolo 198

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Tutto quanto è pronto. Tutto al di fuori di me, io non sono, e mai sarò pronta, a cose del genere. Mi sento molto confusa, stressata, per nulla in vena di apparire su un red carpet, per nulla in vena di passare la mia serata con delle persone che non conosco, ma che conoscono me per via dei gossip. Non vi è nulla di più brutto che essere cosnosciuta dagli latri per via di voci, per via di quello che gli altri dicono su di te. Come possono loro conoscerti per davvero? Non mi conoscono per davvero la maggior parte delle persone che reputo mie amiche (esempio; Louise), figuriamoci se mi conoscono per davvero loro, che di me sanno solo nome, cognome, relazione.

"Quando vedo le tue espressioni in questi momenti, mi pento sempre amaramente di averti trascinato in questo schifo di vita." sospira Harry sistemandosi la camicia nera.

Gli volgo un debole sorriso, poi prendo la sua mano nella mia. "Sono solo sovvrapensiero.. sai comincio a pensare che tu abbia ragione, che ci sia quacuno che seriamente sta cercando di contattarmi senza riuscirci." sospiro. "Era a questo che pensavo, principalmente." riempio i polmoni d'aria.

Ieri infatti, quel numero nascosto mi ha richiamato, quando ero sul letto di camera mia con Gemma, ma appena ho fatto per rispondere, hanno messo giù, e mi sono ritrovata a ripensare ai discorsi che Harry aveva tenuto poco prima. Mi assale il dubbio: e se fosse qualcosa di importate? Se fosse qualcuno che ha urgente bisogno di mettersi in contatto con me ma non ci riesce?

"Ti assicuro che farò di tutto pur di metterti in contatto con questa persona, pur di scoprire chi sia a chiamarti." stringe la mia mano più forte per poi stringermi a se, con un braccio attorno alla mia vita.

"Ci conto." ironizzo mentre mi lascio andare contro il suo petto lasciato scoperto dalla camicia sbottonata sul davanti. Accarezzo il velluto di cui è fatta la sua giacca nera, e sposto gli occhi fino ai suoi pantaloni in tinta con la giacca: non potrebbe essere più perfetto di così, lo ammetto. Io, io spero solo di essere alla sua altezza, come ho sempre sperato. Mi trovo bene nel mio vestito bianco, ed ogni talvolta che mi sento un po' giù ed insicura, ripenso a ciò che Florence, la commessa che mi ha convinto a comprarlo, non ha smesso di ripermi in continuazione. Ma devo dire che non ho avuto bisogno di ripensare molto a lei, con uno come Harry che non smette di dire: 'sei bellissima' è difficile che la mia autostima vada a cagare..

Scorriamo per le strade di Londra come se fossimo globuli rossi all'interno delle vene della città, e poi.. di colpo arriviamo al cuore.. che sarebbe in questo caso: Lexington Park, ovvero, l'imponente edificio in cui si terranno i British Fashion Awards di quest'anno.

Le luci sono come sempre accese, c'è un vastissimo tappeto rosso che porta all'interno, e devo dire che è ancora più imponente di quello del Victoria's Secret. Mi accorgo subito che dal lato destro di esso, dietro le transenne, si trovano i paparazzi, con le loro fotocamere protese verso chiunque calpesti il tappeto. Alle loro spalle si erge un enorme schermo, dove, appaiono le persone che in quel momento stanno calpestando il red carpet (attualmente vi è raffigurato il bellissimo viso di Victoria Beckham).

Al lato sinistro invece, vi si trovano i fan e qualsiasi persona abbia voglia di godersi al meglio il red carpet dei Fashion Awards.

"Andrà tutto bene, e nel caso qualcosa non dovesse prorpio andare per il verso, la faremo andare bene noi." mi fa ridacchiare Harry mentre la nostra macchina si ferma davanti al tappeto rosso.

"Sicuro, come sempre." sorrido quando mi lascia un bacio sulla fronte. So che vorrebbe lasciarlo sulle labbra, ma Louise gli ha categoricamente vietato di baciarmi stasera, il mio rossetto rosso scuro non deve rovinarsi assolutamente. Ho nascosto la mia disapprovazione, non me ne può fregar di meno del rossetto, infondo, l'unico scopo per cui metto un rossetto è perché Harry possa rovinarlo..

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