Capitolo 200

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(A.n. Ciao bellissime. Ditemi che non sono l'unica ad essere emotivamente instabile per la fine del tour vi prego.. Anyway, spero che voi abbiate passato un bellissimo e terrificante Halloween. Un bacione xx)

Mi giro e rigiro nel letto, vuoto ma caldo, con l'alone del suo profumo, Tom Ford, ancora tra le lenzuola, la fragranza dei suoi capelli ancora sul suo cuscino, che ritrova tra le braccia. Sorrido, sorrido alla pioggia,immancabile, di Londra.

Stringo di più a me il suo cuscino ed affondo il naso così a fondo su di esso che è quasi come se lo avessi qui.

La mia mente viaggia alla serata di ieri, è stato bello, non rilassante e non posso togliere il fatto che ero parecchio in imbarazzo ed agitata, ma è stata una delle serate più belle della mia vita. Tutto quello che faccio con lui ha un valore tutto suo, tutto ciò che facciamo insieme ha un valore. Sono felice, perché oggi comincia ufficialmente la sua pausa, un anno intero in cui poter stare insieme come una coppia normale. Certo mi mancherà vederlo saltellare da una parte all'altra del palco, mi mancherà anche vederlo fare l'idiota con le sue fan buttando loro l'acqua addosso.. Ma se c'è una cosa che mi mancherà più di tutte è vederlo lì a cercare di far sorridere quelle ragazze che piangono ai suoi piedi.. Perché infondo lui è la loro ragione di vita nello stesso modo in cui è anche la mia.

Mi alzo, mi stiracchio, stropiccio gli occhi e cammino fino al soggiorno. Lo trovo intento ai fornelli a fare qualcosa che sicuramente non sarà un pasticcio, è abbastanza bravo a cucinare, lo ammetto. Sorrido alla vista della sua schiena nuda che mi dà le spalle, l'unica cosa che ha indosso sono i suoi dannatissimi boxer rigorosamente neri.
Prendo un grande respiro..

Quando si accorge della mia presenza si volta e sorride, un sorriso che va da un capo all'altro del volto.

"Buongiorno.." Apre le braccia perché io vi trovi rifugio. Mi fiondo tra esse e la mia mente non può fare a meno di ricordarmi che respirare Tom Ford Fragrance dal suo cuscino e respirarlo poi dalla su pelle, è una cosa totalmente diversa.

"Buongiorno a te. Come mai così mattiniero oggi? Che io sappia non ce molto da fare.. ." Sorrido alludendo al fatto che adesso è libero.

Ricambia elettrizzato con uno dei suoi soliti sorrisi  sghembi che rivelano le fossette.

"Volevo preparare qualcosa da mangiare.. E poi dovremmo andare in po' in giro." Sospira. "Penso che mi sia venuta voglia di comprare delle camicie nuove." Mi acciglio mentre mi metto seduta su uno degli sgabelli della cucina.

"Harry, nell'armadio ce ne saranno come minimo 20, e chissà quante ne hai a casa di tua madre e.. Ti devo per caso ricordare quante ne abbiamo lasciate a Los Angeles?" Lo guardo facendolo ridere.

"Non mi interessa. Ne voglio un'altra." Mi provoca sorridendo. "Pronta a ritornare ad Holmes Chapel?" Mi chiede con un sorrisetto.

"Direi proprio di sì. Non torno a casa da non so quanto tempo. Odio ammetterlo ma mi mancano alcune persone di quel posto di merda." Sospiro mentre mi mette davanti un piatto con quello che ha cucinato, poi si sistema affianco a me e cominciamo a magiare la nostra colazione.

"Sai.. Anche loro saranno contenti di rivederti, tuo padre sopratutto. Certe volte quando lo vedo mi ricorda un sacco mia mamma. Secondo me non si abitueranno mai al fatto che siamo fuori casa per la maggior parte del tempo. Ed Anne mi vorrà a casa per tanto visto e considerato che c'è la pausa ora." Mi guarda come per chiedermi conferma se per me va bene passare la maggior parte del tempo nel Cheshire.

"È ok, si.." Annuisco sincera. "Del resto quel posto non è così brutto quando ci sei tu in giro." Sorrido arrossendo. Subito la mia mente mi riporta agli inizi. Quando mi provocava e quando i nostri litigi si trasformarono in baci segreti.

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