Il mostro dagli occhi verdi

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Quando misi piede in mensa, notai subito Bart sbracciarsi per richiamare la mia attenzione; c'era decisamente riuscito, e aveva anche quella di metà dei presenti.

Per fargli capire che l'avevo visto, lo salutai con la mano e andai a prendermi il pranzo. Finita la fila, raggiunsi Bart e mi sedetti al posto libero di fronte a lui. Diedi il buongiorno a tutti e cominciai a mangiare, felice nel rendermi conto che erano bastate poche per sentirmi parte del gruppo.

«Ti sei ripresa?»

«Ho dormito tutto il fine settimana!»

«Ti vedo in forma, in effetti.»

«Grazie.» Sorrisi cordiale e riportai l'attenzione alla pasta per non dare a vedere la mia timidezza.

«Sarai dei nostri anche questo venerdì?»

«Certo! Sono contenta di essere ben accetta.»

«Piaci a tutti» confessò Ted dopo aver ingurgitato due polpette.

«E voi piacete a me.»

S'illuminarono in un gran sorriso, così come Rick e Patrick.

Continuammo a chiacchierare del più e del meno finché non arrivò una ragazza minuta che si fermò accanto a Ted, mi squadrò e poi occupò la sedia libera in fondo al tavolo.

«Ciao, Wendy! Lei è Luce, l'amica di Jason di cui ti parlavo.»

«Se è amica di Jas perché è qui con noi?»

Cominciavamo proprio col piede giusto... Mi vedeva come una minaccia? D'altronde era l'unica ragazza, ci stava un po' di gelosia.

«Ora è anche nostra amica» rispose fiero Rick.

«Parteciperà alle nostre maratone.»

«E comunque, non fare l'acidona e presentati come si deve» la rimbrottò Bart.

La ragazza roteò gli occhi al cielo, poi si sforzò di sorridere. «Sono Wendy, piacere.»

Mi schiarii la voce. «Piacere.»

«Dov'è Jason?»

«Oggi si è seduto al tavolo vip.»

«Vip?» chiesi non capendo.

«Ah-ha! Chiamiamo così la tavolata di tuo fratello.»

Wendy si sporse sul tavolo con gli occhi sgranati. «Sei tu la sorella di Keaton?»

«In persona.»

«Deve essere bello avere un fratello come lui.»

«Beh, sì. È sempre molto premuroso e affettuoso nei miei confronti.»

«Scommetto che è anche geloso.»

Tutti i ragazzi del tavolo deglutirono e mi guardarono aspettando la risposta.

«Ammetto che lo è, ma non si è mai immischiato nei miei affari di cuore.»

Ci fu un sincrono di sospiri e Wendy sembrò scocciata. «Credevo che i ragazzi dovessero prima superare il suo test.»

Scossi la testa. «L'unica regola che abbiamo è che lui non si porta a letto le mie migliori amiche ed io non esco con i suoi migliori amici.»

Negli occhi le passò una luce. «E Jason?»

«Siamo amici. Anzi, conoscenti. Niente di più.»

Trattenne a stento un sorrisetto soddisfatto, che le avrei strappato volentieri da quella faccia di merda.

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