Il Dragon era abbastanza lontano da casa di Ted e Bart, così ci dividemmo in due macchine: Patrick, Rick e Jas nella sua; Brian, i coinquilini ed io nella macchina di mio fratello. All'inizio avevo provato a imbucarmi in quella di Jas, ma Brian era stato più che eloquente col suo sguardo intimidatorio, quindi avevo lasciato perdere con una sbuffata e mi ero infilata nei sedili posteriori affiancata poi da Bart. Anche se tra me e lui si era risolto tutto e non c'erano imbarazzo né tensione, Jason non abbassava mai la guardia quando ero in sua compagnia e, ogni tanto, mi abbracciava o mi dava dei baci sulla guancia mentre parlavo con Bart solo per ribadire il concetto lei è mia, sciò. La cosa mi mandava in bestia perché non ero proprietà di nessuno, ma sia io che Bart lasciavamo correre per poi prenderlo in giro quando restavamo da soli.
«Hai visto che faccia ha fatto Jas?» chiese proprio lui, avvicinandosi al mio orecchio.
«Non riesce proprio a contenersi.»
«Quel ragazzo è un libro aperto!»
Ridacchiai divertita. «Mi dispiace però che la prenda così a cuore.»
«È normale quando si è cotti di qualcuno.» Quelle parole mi colpirono perché nessuno aveva mai detto una cosa del genere in modo così diretto.
«Ma, non credo che...» Lo guardai in difficoltà e mi arruffò i capelli.
«Non dirò più niente.» I suoi occhi si posarono per un attimo sulle mie labbra e temetti che azzerasse quella poca distanza fra noi, ma l'arrivo di un sms spezzò quella strana atmosfera.
Sono dietro di voi e mi sono rotto il cazzo di vederti appiccicata a quello!
Mi voltai e notai che la sua macchina non era molto distante dalla nostra e anch'io potevo vedere bene all'interno.
Concentrati sulla guida, cretino! È pericoloso usare il cell al volante.
Se non si allontana e toglie il braccio dal poggiatesta, vi tampono.
Mi voltai ancora per guardarlo e capire dalla sua espressione se scherzasse, ma la sua fronte corrucciata diceva chiaramente che l'avrebbe fatto sul serio.
«Bart, ti dispiacerebbe sederti un po' più in là e togliere il braccio?» chiesi con non poca vergogna.
«Luce, tutto ok?» s'informò mio fratello guardandomi dallo specchietto retrovisore.
Sbuffai. «Sì, tranquillo.»
«Se allunghi le mani su mia sorella, ti castro!» Ma come, non gli piaceva Bart?
«Lascialo in pace. Ho già un amico psicopatico, non ho bisogno anche di un fratello iperprotettivo.»
Bart sembrò avere un'illuminazione. «Non dirmi che il messaggio era di Jason?! Ti ha detto lui di...?» Indicò la distanza fra noi.
Controllai che Brian non mi guardasse e feci sì con la testa, poi portai l'indice alle labbra per fargli cenno di non dire nulla. Scosse la testa con espressione contrariata e severa.
«Ha avuto una giornata difficile» sussurrai in sua difesa.
«È un comportamento ingiustificabile e non capisco come tu non sia stufa di stare dietro questi giochetti e gesti inaccettabili. Non sei un oggetto di sua proprietà, per la miseria!»
«Non alzare la voce!»
«Che succede?» chiese di nuovo Brian.
«Chiedilo al tuo amichetto del cuore» affermò con disprezzo Bart e mi sentii gelare il sangue nelle vene.
«Ti ha fatto qualcosa?»
«No, Brian. Pensa a guidare.»
Strinse di più le mani sul volante e iniziò a cercare parcheggio. Due minuti dopo eravamo fuori dall'auto ad aspettare il resto del gruppo, che ci raggiunse in poco tempo. Subito Jason mi si fece vicino e mi sorrise, come se fosse contento di vedermi dopo tanto tempo. Mi diede una spallata giocosa, poi si chinò sul mio orecchio. «Scusa per quel messaggio da coglione possessivo. Oggi non sto bene, non mi sento neanche più io.»
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Amici
Romance[COMPLETA] Che succede quando il compagno di stanza di tuo fratello maggiore, nonché suo migliore amico, ti invita ad una maratona di telefilm con la sua compagnia? Che succede quando il ragazzo in questione ti è sempre piaciuto ma non puoi neanche...