Era sabato mattina e non mi capacitavo del perché alle nove del mattino fossi sveglia a fissare il soffitto anziché dormire come un ghiro in letargo. Ero rientrata dalla maratona alle cinque e mi trovavo in uno stato semicomatoso. Quattro ore scarse di sonno non erano nulla.
Mi girai sull'altro fianco per riparare gli occhi dalla poca luce che entrava dalla finestra, ma non riuscivo comunque a dormire.
Inviai un sms a Jason pentendomene subito dopo. Perché l'avevo fatto? La verità era che poche ore prima mi aveva riaccompagnato al campus e mi aveva augurato la buonanotte dandomi anche un bacio in fronte, lasciandomi così una gran voglia di abbracciarlo e restare ancora con lui.
La risposta arrivò poco dopo: Sì, stavo dormendo. Sì mi hai svegliato e sono arrabbiato perché stavo facendo un sogno bellissimo!
Che sogno?
Sognavo te...
Il cuore cominciò a martellarmi nel petto.
Se vieni qui posso realizzarlo.
Non sai neanche cos'ho sognato.
Dimmelo.
Facevamo colazione insieme con una montagna di pancakes.
Ero indecisa se provocarlo o meno e alla fine decisi di buttarmi e provarci: Credevo avessi sognato qualcosa di erotico. Che delusione!
Quella non poteva essere la vera Luce Keaton!
La parte erotica l'ho omessa...
Non è vero. Mi stai prendendo in giro!
Non lo farei mai
Sono curiosa, ma ho paura di sapere. Però dimmelo!
Eravamo nudi, sotto le coperte, e avevamo appena fatto l'amore.
O. Mio. Dio! In che guaio mi ero cacciata?
Decisi di non rispondere e lasciai il cellulare sul comodino sperando che non scrivesse altro e che, quando ci saremmo visti, avrebbe fatto finta di nulla.
Restai venti minuti a girarmi nel letto come una trottola, poi qualcuno bussò alla porta e schizzai in piedi per evitare che Marzia si svegliasse. Aprii leggermente e mi ritrovai davanti Jason. Sgranai gli occhi e deglutii a stento, ma quel disagio non era per lo scambio di sms, bensì nel vederlo ancora spettinato, con la tuta che di sicuro gli faceva da pigiama, e a corto di fiato.
«Non hai risposto al messaggio.»
Distolsi lo sguardo imbarazzata. «Non l'ho sentito arrivare.»
Sbuffò. «Ti ho messo in difficoltà.» Non era una domanda. «Prendilo come uno scherzo, ok?»
«Secondo te ci riuscirei?» quasi mi alterai.
«Non lo so, ma non voglio che eviti il mio sguardo come ora.» Mi afferrò il mento tra le mani obbligandomi a guardarlo.
«Che stiamo combinando?»
«Non lo so, cazzo! Brian ci fa fuori...»
Mi adombrai. «Amici?»
«Potrei impazzire a restarti accanto senza toccarti come vorrei, o a-»
«Ti prego, non continuare!» Nascosi il viso tra le mani cercando di cancellare ciò che era appena uscito dalle sue splendide labbra.
Mi passò le braccia intorno alla testa e mi strinse forte a sé. «Proverò a esserti amico, ma se la cosa mi sta troppo stretta, mollo tutto.»
Sentii la tristezza invadermi al pensiero che avrei potuto perderlo. «D'accordo.»
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Amici
Romance[COMPLETA] Che succede quando il compagno di stanza di tuo fratello maggiore, nonché suo migliore amico, ti invita ad una maratona di telefilm con la sua compagnia? Che succede quando il ragazzo in questione ti è sempre piaciuto ma non puoi neanche...