Era ufficiale: odiavo Marzia. Ebbene sì! Da quando se la faceva con Brian, la sopportavo ancor meno perché aveva cominciato a leccarmi i piedi più di quanto non facesse in precedenza. Ed erano passati soltanto due giorni; due miseri giorni e lei non faceva altro che sorridermi, abbracciarmi, comprarmi il mio succo preferito a mensa, e altri favori del cavolo che da una come lei non volevo.
Quella purtroppo non era l'unica situazione antipatica in cui mi trovavo. Wendy aveva iniziato a rivolgermi a malapena la parola e mi evitava come la peste: a pranzo sedeva con ragazze che non conoscevo e, se ci incrociavamo nel corridoio, cambiava direzione o abbassava la testa per non salutarmi. Io non le avevo fatto niente, ma era ovvio che c'entrasse Jason perché aveva iniziato a comportarsi in quel modo dopo esser uscita a cena con lui.
Il disagio sociale non era finito. La ciliegina sulla torta era Cooper: mi salutava a mezza bocca e non riusciva più a guardarmi negli occhi. Di sicuro c'entrava la piccola parentesi imbarazzante che aveva coinvolto Brian. Se non fosse arrivato mio fratello, mi avrebbe baciato sul serio? Non facevo che chiedermelo da quella sera ed era frustrante l'essere consapevole che non avrei mai avuto la risposta.
Lasciai i libri e la tracolla in camera, felice che Marzia non fosse lì, e uscii solo con il libro che stavo leggendo. Mentre mi recavo nel giardino del campus, incrociai Bart, che fece cenno di fermarmi.
«Oggi a mensa non c'eri.» Tipo sveglio, eh?!
«Sono andata in biblioteca a studiare.»
«Volevo ricordarti l'orario della maratona.»
Deglutii. «Saremo i soliti?»
«Wendy non viene, non le piace Supernatural.» Jason però ci sarebbe stato. «Devo scappare. Ci vediamo alle cinque da me.» Sorrise e mi diede un bacio veloce sul naso. Ma che diavolo?!
Lo guardai allontanarsi chiedendomi se non ci volesse provare sul serio con me. In fondo avevo capito subito che gli piacevo, ma non aveva mai fatto nulla per farmi cadere ai suoi piedi. O magari non me ne accorgevo io. Fatto sta che ero stata chiara: niente ragazzi.
Trascorsi il resto della giornata a maledirmi per non aver trovato una scusa valida per declinare l'invito e saltare la maratona. Man mano che si avvicinavano le cinque, sentivo l'ansia aumentare.
Presi un bel respiro e mi decisi a spegnere l'iPod per iniziare a prepararmi. Indossai un vestito primaverile per non dover sempre fasciare le gambe nei jeans e lo abbinai a delle zeppe che esaltavano le mie gambe. Non dovevo farmi bella per nessuno, ma volevo cambiare un po'.
Completai il tutto con un filo di trucco e una spruzzata di profumo; presi la pochette e uscii dalla stanza sbattendo contro qualcuno. Alzai lo sguardo e incrociai gli occhi neri di Jason.
«C-ciao.» Incredibile, ma fu lui a balbettare.
«Ciao.»
«Sei bellissima.»
Sorrisi imbarazzata nonostante non fosse il primo complimento che mi rivolgeva. «Grazie.»
Si schiarì la voce. «Sono passato a prenderti per andare da Ted e Bart.»
Mi chiusi la porta alle spalle e mi avviai in corridoio. Alcune ragazze mi guardarono incuriosite, altre si davano di gomito. Era così da settembre, ma ormai eravamo a fine gennaio! Possibile che ancora dovevo essere la sorella di Brian? Era irritante. Sbuffai sonoramente e accelerai il passo. Ovviamente Jas non faticava a starmi accanto.
«Sono fastidiose» borbottai.
«Ti capisco. Sono all'ultimo anno ma non sono solo le matricole a indicarmi, a civettare tra loro o far finta di sbattermi contro. Dopo quattro anni resto ancora il nerd da sbattersi. Bella roba, eh?!»
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Romance[COMPLETA] Che succede quando il compagno di stanza di tuo fratello maggiore, nonché suo migliore amico, ti invita ad una maratona di telefilm con la sua compagnia? Che succede quando il ragazzo in questione ti è sempre piaciuto ma non puoi neanche...