Fotografie

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Ero tutta concentrata a guardare i broccoli lessi nel mio vassoio, quando un tonfo sulla tavola mi fece trasalire e scattare gli occhi verso la fonte del rumore.

«Ciao, Pat» salutai incerta, fissando l'album bordeaux sul quale ticchettava l'indice.

«Indovina cos'è!»

Mi aprii in un sorriso. «Le hai già stampate?!»

«Certo! Sono venute così bene che ho deciso di fare un album per ognuno di noi» spiegò raggiante lasciandomi a bocca aperta.

«Non ci credo! Grazie!»

«Questa è la tua copia.» La fece scorrere verso di me mentre si sedeva, e non impiegai più di tre secondi a prenderla e aprirla alla prima pagina.

L'album iniziava con tutti noi in posa sul divano. Aveva sistemato la fotocamera sul mobiletto della tv per far entrare nell'inquadratura l'intero gruppo. Le foto seguenti ritraevano momenti di quella serata, avvenuta pochi giorni prima, che non avrei mai scordato. Eravamo a casa dei cugini per la maratona- come al solito - ma quella volta Pat aveva deciso di divertirsi a scattarci foto a iosa, anche quando non ce lo aspettavamo. Alcune erano esilaranti, altre serie. Notai, dopo le prime cinque pagine, che la maggior parte degli scatti ritraevano me e Jas. La cosa mi fece uno strano effetto.

Alzai gli occhi e trovai Pat a guardarmi sorridente. «Essere il tuo soggetto principale m'inquieta.»

«Tu e Jason insieme siete i miei soggetti preferiti. Mmmh... forse no, in effetti. Il mio preferito è questo.» Indicò una foto in cui c'era solo Jason con l'aria di chi sta ammirando un'opera d'arte. «È Jas che ti guarda credendo di non essere visto. In quei momenti lascia trasparire i suoi sentimenti e diventa un soggetto perfetto.»

Se il cuore avesse continuato a battermi così forte, di sicuro l'avrebbe sentito l'intera mensa.

Deglutii i sentimenti che m'invadevano. «A me sembra il solito Cooper» mentii spudoratamente. Già m'immaginavo nel buio della mia stanza ad accarezzare l'espressione dolce e serena di Jas che mi osservava.

«Perché ti ha sempre guardato in quel modo.»

«Pat, sai che...» Sospirai.

«Non una parola in più, ma c'è una foto speciale alla fine dell'album. L'ho inserita solo nella copia tua e di Jason.»

Inarcai un sopracciglio e, sopraffatta dalla curiosità, andai dritta all'ultima pagina. Vidi subito che conteneva una sola foto in formato grande, al contrario delle altre pagine che ne avevano tre in formato standard. Ma non era quello che mi sorprendeva di più, bensì la scena racchiusa in quello scatto: io addormentata in braccio a Jason, che mi guardava sorridente mentre mi accarezzava la testa con una mano e la gamba con l'altra, sfiorandola appena con il pollice. Anche se era una foto, sembrava di poter vedere il dito muoversi delicato e sentire il mio respiro leggero e quello di Jas che si perdeva tra i miei capelli. Amavo quella foto.

«È semplicemente stupenda.»

«Voi lo siete.»

In lontananza vidi Cooper avvicinarsi al nostro tavolo e il sorriso che mi rivolse sembrò spegnermi il cervello. In pochi secondi fu da noi; salutò Pat con una pacca sulla spalla e girò intorno al tavolo per occupare il posto alla mia sinistra.

«L'ha dato anche a me» affermò gettando un'occhiata veloce all'album.

Tesi le labbra in un sorriso. «Ti è piaciuto?»

«Sì. Anche se sembra esser diventato un nostro fan. Inquietante, vero?»

Ridacchiai. «Sono dello stesso avviso. Però ha talento e le foto sono bellissime.»

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