CAPITOLO VENTIQUATTRO

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Mr. Styles blocca la porta della classe e riprende Daisy. Le sue gambe intorno al suo torso e le sue braccia intorno alla sua vita. Lei non pesava niente per Harry.

"Stavo pensando," Daisy dice tra sdolcinati baci, i suoi occhi ora sono aperti e prova a tirarsi via da lui. "Riguardo" lui pressa la sua bocca sulla sua per zittirla. Lei geme e afferra la sua camicia. "Sesso."

Mr. Styles si tira via. Immediatamente Luna compare nella sua testa. La sua piccola Luna, se lei fosse una quindicenne. Il pensiero di eli che chiede ad un uomo vecchio del sesso lo disgusta.

"Daisy, no. Sei troppo giovane" lui balbetta. Lei sbatte gli occhi e poi sorride, "non sono più una bambina."

Harry lascia andare la sua vita dopo averla messa sui suoi piedi. Lui aveva sognato il momento in cuoi avrebbe fatto sesso con Diasy, ma ora che è vicino, inizia a vedere ciò che è sbagliato in ciò.

"Sei ancora una bambina, ora smettila di parlarne." esige duramente. Daisy non vuole arrendersi quindi ci prova ancora avvicinandosi. "Per favore, signore?" sussurra.

Harry si sente collassare sul pavimento e sciogliersi in qualsiasi secondo. La sua dolce voce e le spalle nude lo rendono insano. Ma l'immagine dell'adolescente Luna lo tiene lontano dal farlo.

"No, io ho una moglie che posso fottere." sputa.

Daisy è ferita.

Si sente umiliata. Harry non la guarda. Pizzica il suo labbro e guarda a terra. Lui pensa alle ragazze della scuola che hanno fatto sesso con lui, la maggior parte di loro già diplomate ora, ma alcune sono ancora sue studentesse. Non sono niente in confronto a Daisy però, era ancora duro svuotare la sua mente come aveva fatto sempre.

"Io," Daisy sussurra così molto dolcemente, "Io non voglio vederti mai più."

Di solito, Harry le avrebbe urlato di alzare la voce ma per qualche ragione lui la sentì parlare forte e chiaro questa volta. Guardò la sua bambina.

Il nastro aveva lasciato la sua faccia e lei armeggiava con l'orlo della sua camicia. La sua piccola faccia era pallida e i suoi occhi tristi.

Lui vuole urlarle per aver anche pensato di lasciarlo ma rimane fermo.

"Dì qualcosa per favore" Daisy sussurra e lo guarda negli occhi. Mr. Styles pensa a Audrey. La sua stupenda Dee, i suoi dolci occhi azzurri, le sue bellissime labbra. Lei aveva detto la stessa cosa quando aveva scoperto di lui e Daisy.

Sentì un'emozione che non aveva sentito per anni.

Colpa.

Lui si sentiva in colpa per cosa aveva fatto ad Audrey, si sentiva in colpa per cosa aveva fatto a Daisy, ma più di tutte, si sentiva in colpa per aver strappato la famiglia che Luna si meritava di avere.

Non disse una parola e lentamente camminò via. Uscì dalla classe, dai corridoi scolastici e andò nella sua macchina. Non si guardò mai indietro per Daisy.

Mr. Styles guirdò verso casa. Aprì la porta e corse per le scale. Audrey era lì, seduta sul letto, leggendo un libro. Era sorpresa di vedere suo marito a quest'ora.

"Dovresti essere a lavoro." dichiara dolcemente. Harry lentamente va verso il letto, si avvicina al suo corpo. "Io sono," balbetta scarsamente, la sua mano che cerca le sue, "Sono così dispiaciuto piccola." soffoca.

Audrey si tira a sedere. Le sue mani spostano i suoi capelli dal viso di lui. "Perchè ora?" sussurra. Lui chiude i suoi occhi alla sensazione di relax del suo respiro. Non vuole rispondere alla sua domanda.


-1 e stiamo al passo con la scrittrice originale.

Daisy Moon HS (italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora