CAPITOLO VENTUNO

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"Mr. Styles, mio padre dice che siamo una famiglia di atei. Non pensoche appartengo alla chiesa." Daisy sussurra e disegna un piccolo fiore sulla sua coscia con una penna che ha trovato nel cruscotto.


La mano di Harry raggiunge il suo cavallo e si aggiusta. "Non mi importa cosa" si ferma, "tuo padre" deglutisce, "pensa di Dio."

Daisy smette di disegnare e guarda su a lui. "Qualche problema signore?" Lei chiede dolcemente, facendo cenno alla mano sul suo cavallo.

Lui quasi non può credere a questo lato di lei. Lei è veramente innocente e ingenua abbastanza da chiedere una simile cosa. "A volte dici cose che mi rendono molto felice." lui spiega il più vagamente che puà per proteggere la sua innocenza.

"Non eri così felice due minuti fa. Mi hai urlato" Daisy sposta la penna nel cruscotto ed esamina il piccolo disegno sulla sua coscia.

Mr. Styles guarda la strada con le sopracciglia aggrottate. "Se ti importa di qualcuno, lo rimproverai." cita la Bibbia [Scusatemi se la citazione non è questa ma sono puramente atea e non so com'è lol]. Daisy rotea i suoi occhi e beffeggia.

Lo sguardo di Harry ora è su di lei, "Sei stata una piccola monella." lui dichiara con rabbia. Daisy sospira.

"Sei cattivo." lei borbotta. Harry ferma la macchina. Si gira per guardarla completamente.

Lei porta le sue gambe giù dal cruscotto e si siede dritta, pronta per una sfida. Lei mastica la sua gomma rosa odiosamente. "Comportamento Daisy." Mr.Styles sgrida e porge la sua mano davanti la sua bocca. Lei guarda lui e poi il suo palmo. Lei lentamente prende la sua grande mano nelle sue e mette il suo indice nella sua bocca.

Le sue labbra si avvolgono attorno ad esso e ci gira la lingua intorno. Le espressioni del viso di Harry sono rigido e vivido. Le sue sopracciglia sono aggrottate come al solito.

Con la sua lingua lei attacca la gomma al suo dito e poi lascia andare la sua mano, facendola saltare fuori dalla sua bocca.

"Mr. Styles?" lei sussurra.

"Si?" lui replica, buttando la gomma fuori dl finestrino.

Lei afferra una ciocca di capelli tra il suo indice e il piccolo pollice. "Sono la tua dolce bambina?"

La coppia non andò mai in chiesa, Mr. Styles era troppo eccitato e seccato di pensare a Dio. Lui la portò a casa ma fermò la macchina tre case prima della sua, per assicurarsi che non fossero visti insieme.

"Papino?" Daisy era sul letto di suo padre guardando i suoi vecchi romanzi e facendo forme con le sue dita sulla polvere che copriva i libri. Suo padre mormorò in risposta mentre piegava la biancheria pulita.

"Sei ancora arrabbiato con Ethan?" lei chiede e fa correre il suo dito sugli appunti che suo adre ha fatto su quasi tutte le pagine vuote del libro. "No. Ma Ethan è un giovane uomo intelligente e dovrebbe sapere meglio del modo in cui si sta comportando al momento." la sua voce bassa borbotta.

Daisy ora lo guarda. I suoi capelli grigi erano tagliati corti e gli stava crescendo una leggera barba. Non avevano nulla di simile. Ma Ethan e Lewis erano quasi la stessa persona.

Lo sguardo di Daisy cade sul libro che sta tenendo. Lei incrocia le sue gambe e poggia la sua schiena contro il muro, "Cosa sta facendo Ethan di così brutto?"

Ora fu Lewis a girarsi per guardarla. Le sue sopracciglia aggrottate lo resero severo. "Non sono affari tuoi questi, Daisy" lui replica duramente.

Lei chiude il libro e si siede dritta. "Non mi piace essere lasciata fuori, voglio sapere." supplica.

"No. Vai a fare la cena cara, sono impegnato." lui ordina.


Si, un nuovo aggiornamento finalmente.
E si, sono ancora viva (per ora)


Salvatemiiii ahahaha


Alex




Daisy Moon HS (italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora