CAPITOLO VENTISEI

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La figlia di Mr. Styles aveva quasi sei anni ora. Correva in giro e parlava per ore. Faceva tante domande ed Harry pensava a Daisy. Era sempre troppo personale.

Audrey era di nuovo la sua luce, gli si stendeva accanto con le ciocce di capelli in disordine sul volto e la pancia tonda che cresceva. Stavano aspettando il loro secondo bambino. Un maschio, che presto sarebbe stato chiamato Jagger.

Harry baciava Audrey ogni mattina, le sorrideva la sera e la fotteva la notte. Lui era contento.

Era stato licenziato a lavoro dopo aver provocato uno degli studenti, che è finito con lui con un occhio nero e il ragazzo con due braccia rotte.

A causa del suo tempo libero, aveva iniziato a cucinare e diventare il padre che si supponeva fosse.

Audrey era stesa sul divano, Luna sul suo grembo col volto che si strofinava contro lo stomaco di sua mamma. Era più grande ma non era cresciuta molto, eccetto per i suoi capelli ricci, che le arrivavano al sedere.

Harry le osservava dalla sua sedia. Audrey sussurrò qualcosa che fece ridacchiare Luna. "Cosa diavolo avete da ridere voi due?" chiese con un sorriso.

"Niente." Luna ridacchiò e guardò sua madre. Harry gemette mentre si alzava dalla sedia e crollava sul divano. Si mise sopra di loro, giocosamente, ma con attenzione per la pancia di Dee. Lui le solleticò, ridendo avidamente e urlando alle sue due ragazze. Quando si fermò, Audrey diede giocosamente uno schiaffo sul suo volto, facendo spostare ad Harry il corpo più vicino al suo e ghignò.

Luna si spostò da sotto suo padre sopra la sua schiena e provò a solleticargli i fianchi. "La tua pelle è troppo dura papino!" urlò e lui si alzò per rincorrere giocosamente in cerchio Luna.

Dopo aver giocato un po', Luna si strofinò gli occhi e sbadigliò. Harry la prese da terra e la portò in camera sua. Le mise il pigiama e strofinòi suoi piccoli denti. Lei saltò sul suo piccolo letto e si ranicchiò nel cuscino. "Ti voglio bene, piccola." la profonda voce di Harry sussurrò. La baciò e lei sospirò con gli occhi chiusi.

Al piano inferiore, Audrey si era spostata dal divano ed era in cucina tenendosi la pancia. "Dee." la sua bassa voce la chiamò e lei lo guardò con un sorriso. "Hai bisogno di qualcosa?" lui chiese e lei scosse la testa. Camminò verso di lei e fece scivolare le mani sulla sua schiena. La baciò a fondo. Lei gemette e strinse le mani tra i suoi capelli.

Lui posò le mani sul suo sedere e la parte superiore della coscia, e la posò sul bancone. Le loro labbra non si lasciarono mai. Sbottonò rapidamente i suoi jeans neri e si tolse la maglia dalla testa. "Fottimi." disse Audrey senza fiato. Lui strappò le sue mutandine rosse da sotto il suo vestito nero.


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Daisy Moon is coming backkk!

Daisy Moon HS (italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora