CAPITOLO OTTO

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Crediti a: reckless

Alla Vigilia di Natale Harry è sceso a casa di Daisy Moon, non sulla veranda ma attraverso la finestra dai tu tubi di scarico. Ha bussato sul vetro e Daisy velocemente la ha aperto, le loro labbra si toccarono prima che potessero dire una cosa.

"Voglio portarti da qualche parte" Harry ha detto dopo aver strisciato verso la finestra, Daisy era spaventata ma di più eccitata, "Dove?" lei ha chiesto e Harry notò lo scintillio nei suoi occhi blu chiaro.

Lui ha riso alla sua frivolezza, "Quella è una sorpresa piccola." Daisy era già in piedi ad afferrare la sua grande giacca di pelle e un paio di scarpe nere. SIccome lei aveva una piccola pausa da scuola, non indossa la sua solita gonna a pieghe e calzini al ginocchio, ma invece alcuni jeans stretti e un maglione a collo alto. Le si adattava perfettamente.

Anche duro Harry Styles non avrebbe mai potuto avere abbastanza della cortezza delle sue gonne.

"Non puoi scavalcare attraverso la finestra Daisy cara. E' pericoloso." Harry ha afferrato la sua piccola vita come lei ha messo piede sul davanzale della finestra. Lei girò la sua testa per guardare l'uomo e ha detto, "guardami".

Con rapidità scalvalcò la finestra e afferrò il tubo di scarico. Strategicamente posizionò i suoi piccoli piedi e in pochi secondi era a terra. Harry la fissava.

Lei aveva ignorato completamente il suo avvertimento ma non lo aveva infuriato. Lui rise alla fierezza della sua ragazza.

Lui scavalcò la finestra un po' goffo per via delle sue lunghe gambe e braccia, ma arrivò giù salvo. Daisy rise di lui mentre entravano nella sua macchina nera.

Lei da colpetti con un piccolo pezzo di una ricevuta, che aveva trovato nel suo cruscotto, sul suo volto per l'intera guida finchè Styles solletica i suoi fianchi e lei ride troppo forte da non ricordarsi cosa stava facendo.

Quando Harry tira la macchina, Daisy è tutta contro il vetro. Lei vede un vecchio edificio e velocemente realizza che è la Whitechapel Gallery.

"Stiamo andando lì?" Daisy chiede eccitata. Harry annuisce con la sua testa e il sorriso di Daisy si allarga. "Mio padre in passato veniva spesso liì,ho sempre voluto andare dentro." lei borbotta mentre i due camminano verso le porte.

"Bene" Harry risponde e afferra la sua piccola mano. Questo gesto riscalda il cuore di Daisy e sorride.

Loro decidono di non prendere un tour e camminano in giro. Daisy è corsa verso il primo grande disegno che ha visto, trascinando Harry insieme a lei.

Lui ridacchia mentre lei legge la descrizione dell'opera d'arte con molto interesse. Questo ciclo si ripete fino a quando alcuni degli impiegati del museo li informano che stanno chiudendo. Il sorriso di Daisy è intornacato in modo permanente sul suo viso.

Come escono fuori, Daisy cammina verso la macchina mentre Harry la tira verso gli altri negozi. "Dove stiamo andando ora Mr. Styles?" lei chiede e lui può sentire il suo sorriso attraverso la sua voce.

Harry si guarda nella sua giacca e mostra a Daisy un pezzo di carta stropiacciato mentre camminano. Lei lo appiana e lo legge a fondo.

Ma prima che potesse finire, Harry la tira in un ristorante e dà il suo nome all'uomo di fronte. Lui annuisce e li lascia entrare. Harry tira Daisy in uno stand nel retro e la lascia sedersi.

Daisy borbotta qualcosa inudibile mentre Harry afferra la sua mano sul tavolo. "Alza la tua voce Daisy" lui chiede.

Il sorriso di Daisy scompare e dice "Ho detto che non pensavo avresti voluto essere visto con me."

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Scusate volevo pubblicare prima ma siccome sapevo che a giorni mi arrivava il computer nuovo ed è più comodo tradurre rispetto al cellulare ho voluto aspettare. E stamattina ho tradotto tutto per voi;)

Votate e commentate,fatemi sapere vostri pareri e se vi piace la storia

Alex xx

Daisy Moon HS (italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora