Occasione.

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Pov Louis.

《La smetti di dire che il riccio ha ragione?》Niall alzò le spalle.《Lo sai anche tu che ha ragione.》sbattei il pugno sulla scrivania della mia stanza. 《Non sono gay Niall!》mi guardò dal letto.《Vale la pena provare no? Dai non dirmi che non hai avuto dubbi anche tu questa settimana.》la mia testa finì proprio in mezzo alle mani, che nel frattempo avevo appoggiato sulla scrivania.《Perchè deve cambiare tutto? Ora mi suona persino strana la parola omofobo. Io non sono così.》Niall si alzò poggiandomi una mano sulla spalla.《Non sei nemmeno il ragazzo stronzo che credi di essere. Prova ad essere un po' più flessibile con Harry.》scossi la testa. 《È l'unico che sa tenermi testa e questo mi fa incazzare. Quindi no, scordatelo. Non sarò più flessibile con quel tipo.》alzò le spalle.《Okay, ma dagli un'occasione.》lo guardai alzandomi.《Io non ne ho avute di occasioni... perchè devo darne una a lui?》sorrise leggermente.《Perchè potrebbe farti cambiare il modo di vedere le cose.》

Pov Harry.

La scorsa notte qualcuno bussò alla porta. Pensai fossero i miei genitori tornati da lavoro, ma quando aprì, mi ritrovai davanti una ragazza completamente zuppa. 《Cosa ci fai qui a quest'ora?》alzò le spalle.《Perdonami... avevo un appuntamenti col mio ragazzo ma all'ultimo mi ha dato buca. Ha cominciato a piovere e dal momento che ero praticamente in mezzo al nulla me la sono fatta a piedi fino a qui... questa era l'unica casa con le luci accese. Pensavo di non disturbare.》scossi la testa. 《Non disturbi affatto. Entra pure.》il mio intento era solo uno: portarla a letto... ma quando vidi il suo viso, un viso di una ragazza che non aspettava altro che farsi una bella scopata per poi andarsene il giorno dopo, mi feci schifo da solo per aver pensato anche solo per un secondo di farmela. 《Hai per caso un bagno? Ho urgente bisogno di asciugarmi.》annuì.《In fondo al corridoio a destra.》nel mentre scese anche mia sorella.《Harry chi era all...》di colpo divenne rossa.《Scusate, ho interrotto qualcosa?》scossi la testa seguita dalla moretta di fianco a me.《No... Come dicevo ad Harry, il mio ragazzo mi ha dato buca all'ultimo momento. Solo che ha cominciato a piovere, quindi me la sono fatta a piedi fino a qui... questa era l'unica casa con le luci accese.》mia sorella le sorrise.《Mi chiamo Gemma.》le porse la mano. 《Lara.》la ragazza le sorrise a sua volta stringedole la mano. Dormì in camera di Gemma, dal momento che non avevo nessuna intenzione di piazzarmi sul divano e non volevamo mandarla a casa da sola a mezza notte sotto la pioggia.

***

Il mattino seguente quando mi svegliai, Lara era scesa in cucina con mia sorella a preparare la colazione. Io d'altro canto scesi e mi buttai sul divano. Dopo pochi minuti suonarono alla porta così mi alzai per andare ad aprire. 《Hai un momento riccio?》Louis piombò in casa mia senza nemmeno darmi il tempo di realizzare cosa stava accadendo. 《Se proprio devo.》sbuffai seguendolo in salone. Davo le spalle alla cucina quindi non mi resi conto che Gemma e Lara entrarono nel salone quasi subito dopo di noi. Louis mi attirò al suo fianco e si squadrò la ragazza vicino a Gemma. 《Lara?》la moretta lo guardò per poi sgranare gli occhi.《Louis... che ci fai qui?》guardò prima me, poi di nuovo lei.《No, la domanda esatta è, che cazzo ci fai tu qui(?)》Lara alzò le braccia.《Mi trovavo di passaggio.》il castano al mio fianco fece un passo avanti.《E di tante case proprio qui dovevi venire?》la ragazza di fronte a lui lo guardò male.《E sentiamo, perchè non sarei dovuta venire qui?》ci furono secondi interminabili di silenzio puro fino a quando la testa di Louis si abbassò.《Perchè Harry è il mio ragazzo. Quindi vedi di levarti dai coglioni.》la tazza in mano a Gemma cadde a terra frantumandosi, Lara invece aveva praticamente la bocca spalancata e io d'altro canto non sapevo ne cosa dire, ne tantomeno cosa fare. La mora prese la sua borsa e uscì di casa correndo. 《Io emh... devo pulire questo casino.. oddio scusate.》Gemma invece se ne andò in cucina. Louis aveva il respiro affannato e io probabilmente ero bianco cadaverico.《Stai bene riccio?》mi guardò per un millisecondo per poi abbassare la testa.《Secondo te?》alzai le braccia al cielo.《A questo proposito... dobbiamo parlare.》salì le scale come se potesse fare come se fosse a casa sua. Lo seguì in camera mia.《Mi spieghi che succede?》si mise una mano in fronte.《Quella è la ragazza che mi ha accusato di essere gay Harry.》risi intensamente.《E ora tu gliel'hai confermato. Bravo idiota.》sentenziai le ultime due parole talmente tanto forte che mi stupì io stesso.《Cos'altro avrei dovuto fare? Ero venuto a dirti che forse non sei l'unico che vuole provare.》alzai un sopracciglio.《Provare cosa? A baciarti forse? Scusami ma passo.》mi sbattè al muro intrappolandomi con le braccia.《Pensi che non so che avresti voluto farti Lara ieri notte? Pensi che non so che hai rinunciato perchè aveva la faccia troppo da puttana e che sarebbe stato troppo semplice?》potevo sentire il suo respiro sulle mie labbra.《Lo sappiamo entrambi che questa vicinanza non ci da fastidio.》mi guardava dritto negli occhi, alternando lo sguardo che a volte si posizionava anche sulle mie labbra.《Sappiamo entrambi che qualcosa sta cambiando riccio.》respirai a fondo.《Si, ma non sappiamo se è questo quello che sta cambiando.》si avvicinò ancora di qualche millimetro.《Se non fosse stato questo, avresti giá fatto in modo di spingermi via da te... eppure sono ancora qui. Vale la pena tentare no?》volevo fare come aveva detto lui. Volevo spingerlo via da me con tutte le forze possibili. Ma quando le mie mani si posarono sul suo petto riuscirono solo a ribaltare la situazione, facendo si che quello intrappolato fosse lui.《Allora vuoi giocare riccio.》mi avvicinai a due millimetri dal suo viso.《Imparerai che a me i giochi piacciono.》non ci pensai due volte a baciarlo e devo dire che era come baciare una ragazza che di esperienze ne aveva avute a milioni, solo che non era una ragazza. Era Louis.

Pov Louis.

Non so per quanto andò avanti quel bacio, ne perchè me lo feci dare. So solo che per una volta era quello che volevo e nessuno mi stava impendendo di farlo. Quindi continuai a baciarlo, sempre con più foga, sempre con più voglia e quello che riuscivo a sentire erano solo le sue mani su di me che più mi toccavano, più ne volevo ancora. Eravamo senza fiato ma nessuno dei due, per quanto stanchi, osava staccarsi. Fu proprio quello a farmi capire che forse non era mai stato come la pensavo io. Le sue labbra sulle mie erano una cosa che volevo da sempre, ma che non sono mai riuscito a trovare. Nonostante questo però, c'era qualcosa che mi opprimeva ancora di più. Avrei dovuto nasconderlo al mondo intero e questo non mi era d'aiuto, così mi staccai e senza pensarci due volte aprì la porta della sua camera e me ne andai. Una volta fuori casa sua corsi il più lontano possibile da li, sperando che non mi seguisse. Non prendevo fiato da minuti interi e la maggior parte l'avevo perso per quel fottuto bacio che ora mi stava mandando letteralmente in tilt. Non ci stavo capendo più niente e di colpo tutto sembrava così reale e leggero che quasi non mi riconoscevo più. Avrei dovuto nasconderlo al mondo, e come sempre avrei dovuto mantenere il segreto. Eppure quel ricciolino aveva veramentr cambiato il mio modo di pensare ed entrambi siamo riusciti a darci un'occasione... quella che a me non è mai stata data.

Tutto può cambiare || L.S || #1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora