Mi trovavo steso nel cortile della scuola con un occhio nero e il sangue che usciva dal naso. Avevo provato a difendermi ma tutto ciò che dicevano, mi sembrava sermpre più fottutamente vero. Così mi lasciai menare, come fossi un cane bastonato e ora sto marcendo qui, con nessuno intorno e i professori che mi guardano dalla porta di entrata. Zayn e Liam non hanno potuto difendermi, Niall mangiava e nemmeno se n'è accorto... ma ciò che più mi fa male e mi fa più a pezzi è che Louis era lì mentre accadeva. Stava immobile a guardarmi gemere dal dolore per i calci nello stomaco e non fece niente, era inerme, come se non mi conoscesse affatto. Decisi di provare ad alzarmi una volta entrati tutti, ma invano. Se poggiavo un piede a terra per alzarmi, mi cedeva non appena poggiavo l'altro. Avrei voluto avere una mano, ma decisi di fare di testa mia, così raggiunsi scuola a carponi. Certo la cosa è un po' strana e fa ridere, ma non appena fui dentro, riuscì ad alzarmi appoggiandomi al muro. Camminai per quelle che sembravano ore ma che in realtà furono solo pochi minuti ed entrai in una delle classi che avevo quel giorno. Il professore mi guardò allarmandosi mentre Liam mi corse in contro. Ovviamente, c'era anche Louis, ma non si mosse. 《Styles sta bene?》caddi tra le braccia del mio amico che fu pronto a sorreggermi come il professore che prese un mio braccio portandoselo dietro al collo. Volevo vomitare tutto il dolore che avevo in corpo ma non lo feci. Rimasi in silenzio aspettando di svenire da un momento all'altro. Mi portarono nel corridoio più appartato di tutti e mi stesero tra sue sedie. Non riuscivo a respirare e avevo i muscoli completamente bloccati. 《Vado a chiamare un'infermiera.》Liam rimase con me mentre il professore si addentrava tra vari corridoi. 《Che è successo Harry?》non riuscivo a parlare e non ebbi il tempo di rispondere che subito tre infermiere arrivarono con una barella per portarmi via.
***
Probabilmente svenì nel tragitto dal corridoio all'infemeria, perchè quando mi risvegliai ero in un ospedale. Non c'era nessuno nella stanza, se non um peluche su una poltrona e dei fiori sul comodino alla mia destra. Avevo un ago conficcato nella mano, e un aggieggio che faceva "bip" ogni due secondi praticamente nell'orecchio. Ad interrompere i miei pensieri, entrò un uomo dai capelli leggermente lunghi e un camice lungo bianco. Aveva una cartellina in mano.《Ah, ti sei svegliato.》mi sorrise. 《Per-per quanto ho dormito?》avevo la gola che mi faceva male.《Qualche ora. Non ti preoccupare, hai solo qualche frattura di qua e di là.》cercai di ridere in una smorfia di dolore che impaurì anche me. 《Si, so che sembra grave, ma guarirai.》si mise seduto sulla sedia accanto al lettino e alzò lo schienale. 《Ricordi qualcosa?》presi fiato guardando un punto preciso del pavimento. Probabilmente avevo lo sguardo vuoto, pechè con la coda dell'occhio potei benissimo constatare che gli occhi del dottore erano praticamente puntati su di me. 《Ricordo che ero al mio armadietto questa mattina.》la mia voce era roca, ma le immagini scorrevano precise davanti i miei occhi.《Incontrai i miei amici, che mi chiesero se andava tutto bene. Probabilmente ieri sera avevo bevuto dopo una bella dormita, quindi gli risposi che andava tutto bene e che non devavo preoccuparsi.》cercai di schiarirmi la voce.《A scuola era tutto normale, come ogni mattina.》lo guardai. Aveva i gomiti appoggiati al lettino e si era tolto gli occhiali. I miei occhi passarono di nuovo ad un punto fisso dietro le sue spalle. 《Quando i miei amici si allomtanarono, continuai a prendere tutti i libri che mi sarebbero dovuti servire praticamente oggi, e uscì in cortile per cercare un ragazzo.》《Sei gay Harry?》non smisi di fissare quel punto e con le poche forze che avevo alzai le spalle.《Questo non importa.》tornai a guardo negli occhi. Abbassò la testa per rialzarla subito dopo.《E dimmi, c'era quel ragazzo che cercavi?》sospirai. 《Si, c'era. Ricordo che era con altri due ragazzi, probabilmente fratelli. Gli andai in contro e gli dissi"Dobbiamo parlare".
Fu pronto a contrabbattere spingendomi leggermente.
"Non abbiamo niente di cui parlare noi due riccio."
Furono quelle le sue parole. Non avevamo niente di cui parlare nemmeno dopo esserci baciati. Ricordo che feci qualche passo indietro senza smettere di guardarlo. Poi mi venne in contro e mi sussurrò all'orecchio un "Non complicarmi le cose più di quanto siano giá complicate. E ti prego, perdonami..."
Nel momento esatto in cui quel perdonami colpì le mie orecchie, mi ritrovai steso in due da un suo pugno dritto nello stomaco. Alzai la testa per guardarlo negli occhi ma davanti a me non c'era più, bensì trovai i due ragazzi che prima erano con lui. Cominciarono a tirarmi pugni, calci e chi più ne ha, più ne metta.
"Sei uno sfigato gay. Per quale motivo hai mandato in giro che Louis è un pezzo di frocio come te? Eh mezza checca?"
Quello più alto mi prese dal colletto della camicia e cominciò a mollarmi pugni in faccia peggio di prima.》incrociò le dita delle mani e poggiò i comiti sui ginocchi.《E perchè non ti sei difeso?》abbassai la testa e la risposta fu immediata.《Perchè tutto quello che dicevano era vero.》《Non può essere solo per quello Harry.》《Avevo paura. Avevo paura di farmi vedere da quel ragazzo per quello che sono veramente. Non sono mai stato uno sfigato e se necessario avrei potuto spaccare la testa a chiunque. Ma quei due... sapevano il fatto loro e non ho potuto... io..》una lacrima mi rigò il viso e fui pronto a fermarla. 《Questo ragazzo per caso si chiama Louis?》disse alzandosi.《E lei che ne sa?》lo guardai.《Quando eri in ambulanza, dicevi cose del tipo "Louis era lì. Lui c'era."》abbassai la testa e chiusi gli occhi.《E sta anche aspettando fuori dalla stanza Harry.》sgranai gli occhi.《Ora lo faccio entrare e chiarite questa cosa, una volta per tutte chiaro?》non ebbi il tempo di contrabbattere che uscì. Le tende esterne delle finestre che davano sul corridoio erano aperte e lo vidi. Era in piedi, davanti una finestra ad osservare il cielo buio.Louis pov.
Quando il dottore uscì, mi girai verso di lui e notai che le tendine della camera dove era il riccio erano aperte. Lo cercai con lo sguardo e non appena lo vidi, notai che faceva difficoltá a girarsi da un lato. 《Voglio che chiudiate le tende... sa com'è.》il signor Smith annuì.《Ci sono telecamere, se gli stacchi anche solo un capello, noi ce ne rendiamo conto. Sentiremo anche la tua versione Louis, te lo posso assicurare.》probabilmente aveva preso in simpatia Harry e questo mi dava ai nervi. Entrai nella stanza e anche se se ne accorse, rimase girato su un lato. Presi la sedia che aveva alle spalle e la portai dall'altro lato del letto per poterlo guardare negli occhi. Tuttavia questi erano chiusi, stava facendo finta di dormire.《So che puoi sentirmi.》aprì gli occhi. Il verde smeraldo era contornato da un rosso acceso, mai visto su di lui. Aveva le occhiaie e uno dei due occhi era nero e leggermente più chiuso.《E io so benissimo che ora puoi alzarti e andartene a fanculo.》fece una smorfia di dolore quando provò a girarsi dall'altro lato ma lo bloccai.《Mi dispiace okay?》mi guardò ridendo poi si alzò il camice fino al mento. Rabbrividì alla vista del suo petto pieno di lividi e leggeri tagli.《Ti dispiace? Davvero?》abbassai la testa appena vidi una lacrima corrergli lungo il viso.《Io mi sono fidato e come un coglione ora ci sono andato di mezzo.》aveva la voce roca.《Ti avevo detto di starmi lontano. Perchè non l'hai fatto?》《Perchè volevo vedere oltre.》guardava un punto preciso nel vuoto.《Sei troppo fragile per farlo Harry.》alzò le spalle.《Hai avuto quello che volevi, ti starò lontano.》abbassai il volto.《Ora non puoi più farlo perchè sono nella merda come te.》《Non m'importa Louis. Se prima credevo che c'era del buono in te, ora ho perso tutte le speranze. Ci rinuncio.》sputò quelle parole con talmente tanto odio che rabbrividì. 《Sei un criminale. Ecco perchè devo starti alla larga.》mi guardò.《E poi un etero, non da importanza a due stupidi baci con un altro ragazzo, non è così?》mi stava facendo male proprio come io feci con lui. Mi alzai dirigendomi verso la porta. 《E poi, vuoi davvero che tutti sappiano che uno dei tuoi amici è gay Louis?》lo guardai.《Probabilmente lo sono anche io Harry, quindi perchè nasconderlo?》uscì dalla camera a testa bassa e cominciai a camminare per i vari corridoi. Una volta fuori respirai profondamente e mi incamminai a casa. Non sapevo benissimo se quello che avevo perso era un "futuro" amico, o un amico vero e proprio... ma di una cosa ero certo. Avevo perso qualcuno, e quella volta avevo fatto veramente male.
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Tutto può cambiare || L.S || #1
Fiksi PenggemarL'unica cosa che mi preoccupava è che stava cambiando davvero tutto. Louis era perfettamente consapevole del fatto che ne io ne lui eravamo più quelli di prima, il che spaventava entrambi. Non ero affatto pronto a niente del genere, e quello che...