《Comumque...》ruppi il silenzio facendo sobbalzare Louis dal sedile. 《sei una bomba a fare i pompini. Quasi quasi....》lo vidi diventare rosso per poi alzare gli occhi al cielo. 《Cazzo Styles, non puoi dirmi ste cose mentre sto guidando!》risi profondamente all'affermazione del castano. 《Dicevo sul serio Lou, sei fantastico.》lo vidi sorridere. 《Dovresti vedermi a letto, Harold.》rise subito dopo. 《Sarai tu a vederlo Loueh perchè, si sa, topperò io!》mi guardó di nuovo ridendo.
《Lo credi davvero riccio?》annuí convinto di me stesso. Lui d'altro canto sorrise beffardo come a dire "vedremo".
Di colpo la mia testa cominció a vagare tra i piú profondi pensieri, e incominciai a irrigidirmi al pensiero delle sue mani sul mio petto, al calore dei nostri corpi senza le lenzuola di mezzo... quello che fu a distogliermi da quella scena, furono una serie di messaggi che in quel momento bombardarono il mio cellulare.
《Chi è?》Louis mi guardó con fare sospetto, al che mi irrigidí ancora di piú.
Due messaggi erano di Zayn, altri tre di niall, uno di Liam, e uno di mia madre.
Aprí prima quelli di Zayn, che dicevano su per giú la stessa cosa: "Bene, se ti fa del male lo uccido." Cosa da aspettarsi da Zayn.
Quelli di Niall erano sul fatto che aveva scommesso con gli altri due che prima o poi io e Lou saremmo andati in vacanza, niente di cui preoccuparsi.
Liam era contento invece, e mi disse che probabilmente lo avrebbe proposto anche a Zayn, un giorno.
Ma quello che piú mi fece rabbrividire fu quello di mia madre.
Scoppiai in lacrime alle sue parole, al che Louis fermó la macchina e si precipitó verso il mio viso.
《Ehi! Cos'è successo?》buttai il telefono a terra coprendomi il viso con le mani.
《È un messaggio di mia madre..》lo dissi talmente piano che non pensavo nemmeno mi avesse sentito. Cosí prese il mio cellulare e lesse il messaggio ad alta voce.
《Gemma ci ha detto tutto Harry. Voglio che tu sappia che la mamma ti ama, ma Robin... ha detto che non devi ripresentarti a casa o ti ammazza.
Mi dispiace Harry, lasceró le cose dalla mamma del tuo ragazzo... probabilmente non potró piú vedere ne lei, ne te.. mi dispiace, ma è cosí.》Louis chiuse il messaggio e poggió le mani sulle ginocchia, in completo silenzio.
Sarebbe successo un casino, mia madre lo avrebbe detto alla sua e cosí in poco tempo ci saremmo ritrovati senza una casa dove stare.
《Dobbiamo tornare indietro Harry.》piansi ancora di piú alle sue parole. Di colpo era diventato rigido e freddo.
《Di qualcosa Harry! Qui succede un casino!》abbassai la testa e mi strinsi in me stesso senza dire nulla. Louis mi guardó e sospiró.
《Ci fermeremo al primo Hotel che troviamo, poi ce ne torneremo a casa.》guardai fuori dal finestrino senza rispondere a quello che disse, e lo sentí ripartire senza aggiungere altro.***
Pov Louis
Era tarda sera e l'hotel in cui ci eravamo fermati, era caldo e accogliente, ma ció non bastava a distogliere la freddezza che si era formata tra me ed Harry.
《Come preferisci la camera Harry?》gli chiesi a voce bassa. Lui d'altro canto non mi rispose, si limitó a tenere la testa bassa e ad alzare le spalle.
Scelsi una camera a letti separati, alla fine in uno ci saremmo entrati ma visto la situazione, ogniuno si sarebbe fatto i fatti propri.
《La stanza è la 123, terzo piano.》disse la donna che mi porse la chiave. Con la coda dell'occhio vidi Harry che si incamminava nell'ascensore, senza nemmeno aspettarmi... infatti si chiuse subito dopo e dovetti aspettare che l'ascensore fu libero prima di salirci anche io.
Arrivato al terzo piano, cercai la stanza, e la individuai subito perchè Harry era li davanti, immobile come una statua, a fissare la maniglia in attesa del mio arrivo.
Aprí la porta ed entró, buttando la valigia in un angolino della stanza e precipitandosi al bagno.***
Pov Harry
Appena fui in bagno nella stanza d'albergo, mandai un messaggio a Zayn.
A: Zayn
"Ehi, sono ad un hotel poco fuori Londra, ti prego vieni a prendermi.. Lou non c'entra, è successo un casino."
La risposta non tardó ad arrivare.
Da: Zayn
"Mandami la posizione e sono da te!"
Gli mandai la posizione e chiusi i messaggi, lavandomi la faccia e uscendo dal bagno.
Guardai Louis sul suo letto che digitava qualcosa sul cellulare.
《Zayn verrà a prendermi.》ruppi il silenzio che regnava ormai sovrano nella stanza. Louis abbassó la testa, sussurrando un 《perchè?》e la mia risposta fu ovvia e veloce.
《Non voglio crearti altri problemi, meglio non farci vedere insieme per un po'》annuí, forse convinto che quel che stavo dicendo aveva un senso.
《Quando arriverà, partiremo insieme.》annuí, ma sapevo benissimo che appena Zayn fosse arrivato, io non avrei assolutamente svegliato Louis, e me ne sarei andato senza dire parola.
《Abbiamo fatto un casino》esclamai subito dopo sedendomi sul letto.
《No. Tu hai fatto un casino Harry.》Louis era serio, come se quello che veramente avesse fatto il casino fossi stato solo io.
《Mi stai prendendo in giro?》quasi urlai per la rabbia.
《Il coglione che ha detto a Gemma che stiamo insieme sei tu Louis, non io!》esclamai subito dopo.
《Certo, ma l'hai cominciata te questa merda. Se non ti avessi conosciuto...》abbassó lo sguardo e subito dopo la voce alle sue stesse parole.
《Se non ti avessi conosciuto, non saremo in questa merda.》continuó poi. Mi diede le spalle e io rabbrividí alle sue parole. Volevo dirgli tutto il peggio di me, ma non ci furono parole adatte a buttare veramente fuori quello che pensavo di lui.
《Forse per un momento mi sono illuso che fossi diverso dal ragazzo che conobbi al campeggio Louis. Forse dovevo capire che non eri affatto cambiato, dovevo lasciar perdere quando me ne resi conto.》Louis rise energicamente alle mie parole.
《Infatti ti sei illuso, e ora speri che tutto vada per il meglio quando invece andrà solo peggio.》mi guardó un secondo 《e si, dovevi lasciar perdere quando te ne resi conto.》rigiró lo sguardo e si infiló nelle lenzuola senza dire altro.
Io mi stesi sul letto, coi vestiti ancora addosso, chiusi gli occhi e aspettai l'arrivo di Zayn.
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Tutto può cambiare || L.S || #1
Fiksi PenggemarL'unica cosa che mi preoccupava è che stava cambiando davvero tutto. Louis era perfettamente consapevole del fatto che ne io ne lui eravamo più quelli di prima, il che spaventava entrambi. Non ero affatto pronto a niente del genere, e quello che...