Vicini di casa.

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Quando mi svegliai, la mattina dopo, tutta la mia roba dentro la tenda era sparita. Mi alzai pesantemente da terra e corsi fuori. 《Oh buongiorno bello addormentato, stavamo giusto aspettando te.》Robin mi guardò dall'alto. 《Vedi di sbrigarti a togliere questa tenda che ce ne andiamo.》annuì senza dire niente e cominciai a fare come mi aveva detto.
Dopo aver smontato, controllai di aver preso tutto e infilai il borsone in macchina. 《Harry, lo sapevi che i Tomlinson stanno proprio vicino casa nostra?》quella frase mi fece saltare completamente facendomi sbattere con la testa sulla giuntura dello sportello.《Johannah aveva detto qualche isolato più in lá.》mia sorella intervenne da dentro la macchina. 《Beh, i Ross si sobo trasferiti giorni fa, e non voleva per niente dirci che saremmo stati vicini di casa dal momento che sarebbe suonato strano.》salì in macchina massaggiandomi la testa. 《Dici che non ce l'ha detto perchè l'abbiamo incontrata qua al campeggio?》Gemma annuì. 《Si, questa mattina è passata a salutarci prima che partissimo, te ancora dormivi.》la incitai a continuare. 《Quindi?》alzò le spalle.《Avevano preso quella casa proprio un giorno dopo la partenza dei Ross, ma il primo giorno ci andò solo lei. Questo spiega il fatto di come è venuta a presentarsi l'altra sera.》annuì. 《Ma basta parlare di questo. Piuttosto...》mia madre si girò verso di noi.《Carino il figlio di Johannah eh Gem?》Gemma guardó prima mia madre, poi me. Alzai le spalle anche se sentivo le mie guance andare a fuoco.
"Oh maddai Harry, davvero? Ora arrossisci anche? Sto davvero impazzendo."
《Mah, carino.》sorrise a mia madre e si girò verso il finestrino. Io d'altro canto ero impegnato a guardarmi le scarpe sperando che il rossore se ne andasse.

***

Esattamente due ore dopo, fummo di nuovo a casa. 《Casa dolce casa!》buttai il borsone a terra ingocchiandomi a mo' di preghiera. 《Harry smettila e vedi di filare in camera tua a sistemare la tua roba.》mi sistemai per bene i capelli che nel frattempo erano caduti perfettamente sul mio viso impedendomi di guardare. 《Va bene, va bene, vado.》salì in camera mia e cominciai a sistemare tutto negli appositi mobili e scaffali. Mezz'ora dopo era giá tutto bello sistemato e ordinato. A volte mi facevo schifo da solo per quanto ero così fiscale e preciso, ma era più forte di me. Mi buttai sul letto non curandomi affatto di sembrare un qualche strano ominide in qualche strana posizione e chiusi per un momento gli occhi. Come se non bastasse, l'immagine di Louis mi piombò in testa costringendomi ad aprire gli occhi. Non potevo crederci. Tutto quello che credevo fosse una stupida supposizione piano piano si stava facendo vera, e se veramente fosse stato così, nessuno mi avrebbe più guardato in faccia.

***

Il giorno dopo, fu il momento di alzarmi per andare a scuola. Perchè si, ogni tot fine settimana i miei volevano andare in campeggio, e si, questi due giorni facevano proprio parte di quei tot fine settimana. Nonostante ciò, mi toccò alzarmi dal letto. Presi qualche abito dall'armadio, mi feci una doccia al volo e mi finì di preparare.
"Nuovo giorno, nuova vita Harry."
Finì di pettinarmi i capelli e scesi in salone. 《Mamma io vado.》salutai mia madre dalla porta d'ingresso. 《Okay tesoro buona scuola.》stavo anche facendo tardi. Chiusi la porta, indossai il casco e salì in moto partendo un attimo dopo. Passando davanti quella che in teoria dovrebbe essere stata casa Tomlinson, rabbrividì nel vedere un'ombra maschile togliersi la maglietta al piano di sopra.
"È stata solo una visione Harry, andavi troppo veloce. Solo una visione."
Cercai di rassicurarmi un momento dopo esserci passato davanti e accellerai.

***

《Ehi Styles.》Malik mi venne incontro non appena fui nel cortile della scuola. 《Malik.》ci salutammo dandoci la mano e subito dopo una spallata, classico saluto maschile. 《Hai sentito di quello nuovo?》lo guardai. 《Come scusa?》mi diede una pacca sulla schiena. 《Suvvia Harry, sei sempre sovrappensiero.》mi guardai intorno. 《Scusa, non ti stavo proprio ascoltando. Dicevi?》sospirò. 《Dicevo che c'è uno nuovo... oh santo cielo Harry ma vuoi ascoltarmi?》non diedi peso a Zayn che intanto tentava di parlarmi perchè in mezzo a tutta quella miriade di gente lo vidi. Era proprio lì fuori a ridere e scherzare con un biondino leggermente più alto di lui.
"Cristo santo Harry smettila di fissarlo."
Quando mi vide, non si fece cupo come pensavo facesse anzi mantenne il sorriso. Continuammo a guardarci fino a quando il biondino alla sua destra si girò nel punto esatto in cui stava guardando e gli schioccò due dita davanti la faccia subito dopo. Di punto in bianco il sorriso sparì e scosse la testa quasi per riprendersi. Mi guardò un ultimo secondo per poi dare una pacca sulla spalla dell'amico ed entrare a scuola. 《Dimmi che quello che ho visto non era vero.》preso da Louis, non avevo minimamente preso in considerazione il fatto che Zayn era ancora affianco a me. Tossì per schiarirmi la gola. 《Dipende da cos'hai visto Malik.》alzò le braccia come se quello che avessi detto non aveva un senso, ma non avevo tempo di stare a sentire le sue prediche, così entrai. 《Ehi ehi Styles aspetta!》andai verso il mio armadietto per prendere i libri che mi sarebbero serviti e mi incamminai in classe.《Vuoi fermarti?》Zayn mi prese dal polso facendomi girare verso di lui. 《Che c'è, non hai lezione?》lo guardai riprendere fiato. 《Si, ho lezione.》《Bene, allora ci vediamo dopo.》stavo per andarmene ma mi bloccò di nuovo. 《Ma prima mi dici perchè guardavi in quel modo il tipo nuovo.》alzai un sopracciglio. 《In quale modo?》deglutì pesantemente. 《Come quando vedi una bella mignotta per strada Harry.》girai la testa d'un lato cercando di rimanere sul vago. 《Non ti seguo, mi dispiace.》sbuffò. 《Come se fosse la cosa più bella che tu abbia mai visto.》sbarrai gli occhi.《Sono stato più chiaro?》gesticolai con le mani.《Davvero Zayn pensi che... Bleah... Che schifo dai!》e pensare che dopo essermelo visto a due centimetri dal viso non faceva tanto schifo. 《Beh prima non sembrava tanto "Bleah che schifo" sai?》alzai le spalle. 《L'ho solo incontrato al campeggio, niente di più.》annuì non convinto. 《Okay, buona lezione allora.》lo salutai con un cenno della testa e me ne andai in classe.

***

Quel giorno per fortuna, uscì prima di pranzo, così per le due riuscì a stare a casa. Come avevo pensato, a casa non c'era nessuno così poggiai tutto a terra e mi buttai pesantemente sul divano. Passavo minuti indeterminati a girare canali a caso e a cazzeggiare sul mio cellulare... avrei dovuto studiare ma l'idea non mi entusiasmava più di tanto. Alle cinque precise suonò il campanello. Pensavo fossero i miei, o per lo meno Gemma, ma quando aprì la porta rimasi quasi paralizzato. Louis teneva la testa bassa, con una mano si reggeva sullo stipite della porta mentre l'altra ce l'aveva dietro la schiena. 《Hai intenzione di dirmi cosa vuoi, o preferisci che chiudo di nuovo la porta?》non mi rispose limitandosi a guardarmi. 《Okay come preferisci.》stavo per chiudere la porta quando la bloccò con una mano. 《A casa non ci hanno ancora attaccato la corrente.》alzai un sopracciglio. 《E allora? Che vuoi da me?》sbuffò. 《Ho urgentemente bisogno di farmi una cazzo di doccia calda, posso?》corrugai la fronte. 《Scherzi vero?》scosse la testa mentre prese un piccolo zainetto da terra. 《No non scherzo.》mi diede una spallata ed entrò. 《Ho tutto quello che mi serve qua dentro. Ho solo bisogno di acqua calda.》si girò intorno. 《Comunque, bella casa.》mi ributtai sul divano. 《Si, in fondo al corridoio a destra.》indicò con un dito verso l'alto. 《Di sopra?》risi. 《No, proprio lì vicino la cucina. C'è un corridoio con due porte. Una porta nello scantinato, e l'altra nel secondo bagno.》alzò le spalle. 《Grazie.》cos'avrebbe fatto di male? Gli serviva solo un po' d'acqua. Ero pur sempre il suo vicino di casa. Sta di fatto che poco dopo sentì il getto d'acqua della doccia aprirsi, che si spense solo un quarto d'ora dopo. Continuai a guardare la televisione cercando di non curarmi del tipo che stava usufruendo della mia acqua perchè non avevano attaccato la corrente a casa sua. 《Ah comunque...》sentì la voce di Louis avvicinarsi. 《Hai dei bei capelli, li tieni veramente bene.》rimasi quasi paralizzato nel vedere che indossava solo un paio di pantaloni della tuta. Sopra era completamente a petto nudo e dio solo sa quanto mi mandò in tilt. 《Emh.. grazie.》distolsi lo sguardo da quei pettorali per guardarlo negli occhi.
"Cristo Harry ma che ti succede?"
Aveva la maglietta proprio sotto braccio. 《Vabbè, ora vado. Ci si vede.》aprì la porta per poi farsela richiudere alle spalle. Io d'altro canto rimasi fermo immobile sul divano ancora mezzo stordito per la vista che mi si era presentata davanti. Stava veramente prendendo tutto una piega che non andava bene. Non andava affatto bene.

Tutto può cambiare || L.S || #1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora