Pov Louis.
《Ragazzi, stasera si sta a cena dai vicini.》per poco non mi strozzai con il latte. 《Allora stasera avrò da fare.》tossì e mi schiarì la voce. 《Louis per favore, cerca di farti nuovi amici... sto cercando di aiutarti.》guardai prima il latte dentro la tazza, e poi mia madre.《Mi bastano gli amici che ho mamma.》《Ma se hai solo Niall!》rise.《Beh mi basta solo Niall.》sospirò dopo che mi alzai dal tavolo. 《Louis per favore... fallo per me.》non volevo litigare con mia madre, ma non volevo veramente andare a cena da quel tipo. Mi guardò quasi supplicandomi con lo sguardo. 《Okay, ma non mi vesto elegante. Cioè scordatelo.》le diedi un bacio sulla fronte e mi misi lo zaino in spalla. 《Ci vediamo dopo tesoro.》annuì e uscì di casa. Incominciai a camminare e dopo aver sorpassato due isolati, il rombo del motore di una moto mi fece girare. Si fermò proprio davanti a me togliendosi il casco. Quella specie di frocetto etero e riccioloso mi sorrise bastardo. 《Fai tanto il figo e poi vai a scuola a piedi?》sospirai sorpassandolo. 《Davvero, vuoi un passaggio?》mi girai guardandolo e alzando leggermente le spalle. 《Sto apposto così riccio.》scese dalla moto e mi porse un casco. 《Dai sali.》quanto avrei voluto pestarlo. Presi il casco e lo bloccai. 《Guido io.》stesi una mano per farmi passare le chiavi. 《Ooh scordatelo.》annuì ridendo.《Allora ci si vede.》mi rigirai incominciando a camminare. 《Va bene.》mi porse le chiavi. C'era una cosa che volevo fare da tempo: correre. Così infilai il casco, salì sulla moto e aspettai giusto un secondo per far salire il tipo dietro di me.《Ti conviene reggerti.》sorrisi beffardo sotto il casco e non gli diedi nemmeno il tempo di controbbattere che partì. Sorpassai varie macchine, salendo sui marciapiedi vuoti e arrivando a scuola in meno di cinque minuti. Parcheggiai la moto frenando e scesi. Harry scese insieme a me. 《No ma dico, sei completamente pazzo?》sorrisi porgendogli il casco e le chiavi. 《Sono più pazzo io che vado veloce in moto, o te che mi squadri come se volessi mangiarmi?》avete presente un peperone? Ecco quel ricciolino in meno di mezzo secondo diventò più rosso. Risi e me ne andai soddisfatto di averlo sputtanato abbastanza a se stesso.
Pov Harry.
"Non ci posso credere."
Era l'unica cosa che riuscivo a pensare dopo essere sceso dalla moto. 《Ehi Styles!》Zayn mi raggiunse correndo. Lo salutai con un cenno della testa. 《Mi spieghi perchè quel tipo guidava la tua moto?》ed ecco di nuovo le guance andarmi a fuoco. 《È il mio vicino di casa... andava a piedi così gli ho offerto un passaggio.》rise.《A me è sembrato che il passaggio te l'abbia dato lui.》alzai le spalle.《Ha rischiato di farmi venire un infarto quel coglione.》《Quel coglione che ora sta tornando di nuovo.》mi girai e in effetti stava veramente tornando da me. Si squadrò Malik come fosse veleno per i suoi occhi poi passò a guardare me. 《Ah riccio, volevo dirti che se mai dovesse capitare di nuovo una scena del genere, non mi toccare mai più i fianchi come hai fatto poco fa, o ti taglio le palle.》fece un sorriso finto e se ne andò. 《Tu mi devi spiegare un po' di cose.》Zayn era completamente paralizzato e non sapeva cosa dire o fare. 《Ma smettila.》gli diedi un leggero spintone e entrai a scuola.***
Le prime due ore passarono quasi subito. Dovetti incontrare Zayn, perchè nell'ora successica saremmo stati in classe insieme. Così andai al mio armadietto per prendere dei libri e ci incontrammo lì. 《Mh, hai capito qualcosa della scorsa lezione di biologia Haz?》alzai le spalle. 《Quasi niente.》rise ed entrò in classe. Il professore era giá seduto in cattedra. Ci mettemmo seduti all'ultimo banco della fila sulla sinistra. Il professore ci guardò ma non disse nulla. Poco dopo entrò anche il castano e mi bloccai completamente. Mi guardò per poi mettersi qualche banco più avanti il nostro, nella fila di mezzo. 《Uh, guarda un po' chi c'è.》la lezione iniziò subito dopo e il professore cominciò a spiegare. 《La smetti di fissarlo?》《Non lo sto fissando!》annuì. 《Si invece!》il professore sentenziò un 《Basta chiacchiere voi due, o vi separo.》indicò prima me e poi Zayn. Annuimmo ma poco dopo il moro vicino a me continuò.《Dai su, si vede lontano un miglio che lo fissi.》nonostante la voce bassa, il professore lo sentì. 《Ora basta. Malik, al posto di Tomlinson. E tu Louis, al posto di Malik.》il castano si girò verso di me. 《Io non mi ci metto vicino a quel tipo.》il professore annuì. 《Motivo in più per obbligarti a stare al banco con lui.》Louis si alzò svogliato prendendo la sua roba e venendo vicino a me. Cercai di parlare, ma quando aprì la bocca non uscì alcun suono, quindi mi limitai ad osservare le sue mani prendere appunti.《Hai intenzione di guardarmi tutto il tempo, oppure pensi che scriverai qualcosa.》alzai le spalle.《Sul serio smettila, mi da al cazzo quando mi guardano. Specialmente se sei tu a farlo riccio.》mi sistemai per bene sulla sedia. 《Tu smettila di chiamarmi riccio, e io la smetto di fissarti.》《Ti ho detto che non voglio avere niente a che fare con la tua famiglia.》mi avvicinai di poco per non urlare.《Beh, non credi che se mia madre e tua madre si stanno simpatiche e mia sorella va completamente pazza per te, dovrò per forza andarti bene?》scosse la testa. 《Posso tirarmi indietro da ciò che vuole mia madre.》《Secondo me no.》posò la penna e si decise a guardarmi. 《Bene, se veramente pensi questo, fa pure. Ma non ci rimanere di merda se non ti prenderò in considerazione.》il suo sguardo era cupo, quasi spento.《Mi chiedo perchè ancora tu non te la sia presa. Scommetto che da quando hai conosciuto me non ti scopi più nessuna. Non è così?》lo guardai cercando di non far trapelare emozioni. 《E non immagini che nottate mi faccio a letto ogni sera con una ragazza diversa. Non che a te interessi, certo.》corrugai la fronte. 《Hai ragione, non mi interessa.》la campanella suonò un attimo dopo e fu fuori in un secondo.
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Tutto può cambiare || L.S || #1
Fiksi PenggemarL'unica cosa che mi preoccupava è che stava cambiando davvero tutto. Louis era perfettamente consapevole del fatto che ne io ne lui eravamo più quelli di prima, il che spaventava entrambi. Non ero affatto pronto a niente del genere, e quello che...