Are you my brother? || Larry version

Capitolo 13

Harry

"Si mangia!" Esultano contemporaneamente Louis e Niall.

"Allora, com'è che siete fratelli, voi due?" Chiede Zayn.

"In poche parole, sua madre è mia madre e Robin è mio padre." Dice Louis, masticando i suoi pancakes.

"Oh... Quindi non sei uno Styles..." Dice Liam. "Meno male, due ci bastano già." Continua.

Lou ci guarda, poi alza le spalle e stappa la bottiglia di sciroppo e ne ricopre la sua colazione.

Poi la passa a Niall che gli sorride soddisfatto.

Eh no Niall.

Okay, è carino, molto carino. No okay sto mentendo è bellissimo.

Ma non sei gay.

Mi tiro uno schiaffo mentale, non dovrei pensare a mio fratello così... Non sono gay.

Ma è bellissimo. Con i capelli castani scompigliati e gli occhi azzurri concentrati sul piatto.

"Ho un'idea ! Andiamo a fare un giro?" Dice Liam.

"Uhm per me ok. " Diciamo in accordo.

-

"Ho sempre voluto vedere il London Eye Dal vivo !" esclama Louis e non posso fare a meno di ridere.

"Quella è solo l'immagine sul retro di una confezione di cereali... Se vuoi oggi ti ci porto" gli sorrido.

"Sarebbe fantastico!" esulta.

-

Dopo la colazione ci mettiamo d'accordo su che cosa fare nel pomeriggio.
I ragazzi non possono venire, andremo solo io Gem e Lou.

Staremo prima al London Eye solo per un po', poi faremo un piccolo tour per Londra e accompagneremo Louis in aeroporto.

"Chi hai detto che viene oggi?" Mi chiede per l'ennesima volta il mio "nuova" fratello. sbuffo, poi rispondo.

"Mio padre. Verrà qui per pranzo. Poi avremo il pomeriggio tra fratelli. " Elenco. Lui sorride e mi si scioglie il cuore.

"Fantastico!" Esulta. "Dobbiamo andare al Blackfriars Bridge. Alcune scene del mio libro preferito si svolgono lì! E poi dobbiamo andare a vedere il Big Ben e poi alla ruota panoramica." È euforico.

"Com'è tuo padre?" Chiede.

"Abbastanza simpatico, se poi gli piaci, sei a cavallo. Sii te stesso e andrà magnificamente. " Lui annuisce.

"Vado a cambiarmi, mi avvisi quando arriva?"

"Certo." Gli sorrido.

-

Le 12;25. Tra cinque minuti papà dovrebbe essere qui. Meglio che incomincio ad andare ad avvisare Lou.

Salgo le scale e arrivo davanti alla porta della mia vecchia stanza. Busso lievemente.

"Entra!"

Eseguo e mi ritrovo l'immagine di Louis, seduto sul davanzale della finestra, propio dove mi mettevo io da piccolo. Indossa un paio di skinny jeans neri e un maglioncino porpora.

Sta messaggiando con qualcuno.

Quando nota che lo sto fissando, alza lo sguardo.

"Sto messaggiando con mamma, cioè... L'altra mamma..." È a disagio.

"Non ti preoccupare, pensavi che fossero i tuoi genitori fino a due giorni fa è normale."

"Già." A gli occhi un po lucidi.

"Ehi, stai bene?" Gli chiedo. Annuisce debolmente e si passa la mano sugli occhi. Poi mi guarda.

"Si, certo. Scendiamo?" Chiede.

"Si, penso che ormai sia arrivato, è molto puntuale." Gli faccio l'occhiolino.

-

Quando scendiamo, un uomo alto, con i capelli marroni scuro e gli occhi verdi, è in salotto e lo abbraccio di slancio.

"Ciao papà." Ho sempre avuto un bel rapporto con mio padre.

"Ciao Harry, allora? Non mi presenti tuo fratello ?"

Perché ha un tono che non mi piace?

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Ale.