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Scendo le scale il più velocemente possibile, non aspetto Gwen e non aspetto nemmeno Felix; voglio solamente arrivare a casa il prima possibile e non mi accorgo nemmeno di star correndo lungo le strade della mia fazione. Finalmente raggiungo casa, salgo le scale velocemente, entro nella mia stanza e mi butto sul letto. Resto lì a fissare il soffitto, non riesco a togliermi dalla testa le parole di Tanya; cosa farò adesso? Cosa sceglierò domani durante il giorno della scelta? Il test mi avrebbe dovuto dire a che fazione appartengo veramente ma non è successo. Intrepidi, candidi o pacifici? In realtà non saprei cosa scegliere perché mi sento di appartenere a tutte tre le fazioni; sono solare e allegra come i pacifici, sono sincera ed onesta come i candidi e sono anche coraggiosa ed impulsiva come gli intrepidi.

Sento bussare alla porta d'ingresso, mi alzo di scatto dal letto, corro giù per le scale e apro la porta; è Felix. Mi sorride ed entrando mi guarda con fare sospetto:
<<dov'eri finita?>> mi chiede, abbasso lo sguardo: <<pensavo fossi già uscito e allora sono tornata a casa>> non potevo inventarmi una scusa peggiore. Felix mi fa un timido sorriso, mi conosce fin troppo bene e sicuramente ha capito che gli sto mentendo ma non è curioso e non cerca di indagare; si limita a sedersi sul divano, io lo seguo e mi siedo accanto a lui
<<allora, com'è andato il test?>> mi chiede interrompendo il silenzio che si era formato nella stanza, mi metto a ridere: <<... E il tuo?>> gli faccio l'occhiolino; ci mettiamo a ridere entrambi e iniziamo a scherzare e a farci il solletico tra di noi come sempre, come quando eravamo piccoli, entrambi siamo spaventati per ciò che accadrà domani ma oggi siamo ancora degli abneganti, dei vicini di casa, degli amici e vogliamo poter esserlo fino all'ultimo.
<<Domani la nostra amicizia finirà?>> gli chiedo diventando subito seria e guardandolo fisso negli occhi; anche Felix smette di ridere e ricambiando il mio sguardo mi sussurra:
<< la nostra amicizia non finirà mai>> mi bacia la fronte e mi abbraccia. Vorrei poter bloccare il tempo ora, durante questo abbraccio, non voglio dovermi separare da lui gli voglio troppo bene; ma sfortunatamente non posso, Felix prenderà una strada ed io un'altra. Restiamo in silenzio, una nelle braccia dell'altro, fino a che il sole non è tramontato del tutto;
<<è ora di cena, devo tornare a casa>>
<<okay>> rispondo con un filo di voce. Esce dalla porta e si incammina verso casa girandosi verso di me ogni cinque passi per vedere se sono ancora lì a salutarlo, resto ferma sulla porta mentre lo vedo allontanarsi, finché non svolta l'angolo, fino all'ultimo secondo ci siamo guardati negli occhi per riuscir ad imprimere quelle immagini nella nostra mente, per riuscir a ricordarci quei momenti per tutta la vita. Ora non lo vedo più e contro la mia volontà i miei occhi si riempiono di lacrime che non riesco a trattenere e inizio a piangere ancora lì, fuori, vicino alla porta.

I'm a divergent, and this is my story.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora