7.

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Mi alzo di scatto dal letto; sta notte non ho praticamente chiuso occhio a causa degli incubi che mi assalivano appena riuscivo ad addormentarmi. Decido così di vestirmi e di scendere a fare colazione, prima di uscire dalla mia stanza mi fermo sulla porta e mi volto a guardarla; chissà se ci ritornerò, non lo so, non ho ancora deciso. Scendo lentamente le scale, convinta di essere sola ma quando arrivo in cucina ci sono già i miei genitori e mia sorella che, silenziosamente, stanno facendo colazione; li saluto e mi siedo accanto a loro a tavola.
<<Amy sbrigati, dobbiamo andare>> mi dice poco dopo mia madre mentre si avvia verso la porta d'entrata assieme a mio padre e a mia sorella; li seguo. Faccio un respiro profondo e chiudo la porta; non voglio dover scegliere oggi, voglio restare ancora qui, con la mia famiglia, con i miei amici, con Felix. Appena penso a lui mi volto verso la strada, certa di scorgerlo in lontananza, certa di sentirlo chiamarmi a gran voce e ancora più sicura di fare la strada con lui verso la scuola; ma non è così, non lo vedo, non c'è. Mentre camminiamo verso il palazzo della scelta continuo ad interrogarmi sul perché Felix oggi non mi abbia aspettata; sono talmente immersa nei miei pensieri da non accorgermi di essere già arrivati e da non notare tutti quei ragazzi della mia età che oggi sceglieranno la loro nuova fazione. Quando entriamo la prima cosa che salta all'occhio è la divisione delle cinque fazioni: cinque grandi gruppi di persone che si comportano in cinque modi differenti e che si vestono in cinque modi diversi; le fazioni sono così diverse tra loro che non dovrebbe essere difficile trovare quella che ti rappresenta di più ma per me non è così semplice, non ho ancora deciso a quale voglio appartenere.
I cinque capifazione si riuniscono al centro della sala dove sono posti i cinque simboli delle rispettive fazioni dove, sopra uno dei quali faremmo scendere una goccia del nostro sangue per ricordarci la regola fondamentale che accomuna le cinque fazioni: la fazione prima del sangue. Dopo una breve introduzione da parte dei vari esponenti delle fazioni iniziano ad essere chiamati i primi nomi; finora hanno tutti scelto la propria fazione d'origine, i nomi vengono chiamati senza sosta, uno dopo l'altro ma, per ora, a parte qualche nome, non li conosco; così chino la testa ed aspetto di essere chiamata.
<<Felix>> annuncia la voce che spezza di continuo il silenzio tra un nome e l'altro. Alzo di scatto la testa per vederlo, è seduto tre o quattro file dietro di me ma non me ne ero accorta, lo fisso mentre mi sta passando accanto, lui mi sorride e sussurra:
<<sii coraggiosa>>
Cosa voleva dire con questo? Perché dovevo essere coraggiosa? Dovevo essere coraggiosa riguardo la sua scelta? O dovevo esserlo riguardo la mia? Felix raggiunge il centro della sala e, senza pensarci, si incide leggermente con il coltellino l'interno della mano e fa scendere una goccia di sangue sopra il simbolo degli eruditi. In tutta la sala si sentono dei chiacchiericci, ma io non commento, sto in silenzio; Felix ha compito una scelta difficile, si è allontanato dalla sua famiglia, dai suoi amici e da tutto ciò che conosceva; è stato coraggioso e lo sarò anche io.
La voce chiama un altro nome:
<<Amy>> nel sentirlo non sono terrorizzata come credevo; mi alzo, abbraccio forte mia sorella e mia madre poi mi fermo davanti a mio padre, non gli è mai piaciuto esprimere affetto in pubblico in più oggi non mi ha mai parlato, ma con mia grande sorpresa mi abbraccia e mi bisbiglia dolcemente all'orecchio:
<<non pensare a noi, sii coraggiosa>> gli sorrido e raggiungo velocemente il centro della stanza; mi fermo davanti ai simboli delle cinque fazioni, chi scegliere: la mia famiglia, gli abneganti? Felix, gli eruditi? I pacifici? I candidi? O gli intrepidi? In quel momento mi ritornano in mente le parole di mio padre e di Felix, devo essere coraggiosa, devo scegliere la fazione a cui mi sento più vicina anche se questo comporta l'allontanamento da tutto ciò a cui sono abituata. Prendo in mano il coltellino e senza esitare lo passo con forza sul palmo della mano, fisso nuovamente i simboli delle cinque fazioni ed infine chiudo il pugno sopra quello degli intrepidi e una goccia del mio sangue ci cade sopra.
Questa è la mia scelta coraggiosa: gli intrepidi.

I'm a divergent, and this is my story.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora