Eragon: Alian and the New Generation

CAPITOLO V-EMPATIA

Murtagh la fissava, il sopracciglio alzato, comodamente seduto sulla poltrona del suo studio, con i piedi incrociati sulla scrivania e Castigo che gli copriva le spalle, accoccolato subito dietro di lui.

"E allora? Si può sapere perché sei qui? Pensavo di avervi dato degli esercizi da svolgere..."

"Terminati"

"Certo...e tu vuoi farmi credere che hai già svolto un incantesimo senza l'utilizzo dell'Antica Lingua? Mi prendi per scemo?"

Forse un po' lo è, visto che si è già scordato come hai fatto a stendere il suo drago l'altro giorno...

Zitto Hyp, sto cercando di socializzare con questo idiota. E non è facile, non ti ci mettere pure tu!

Come non detto...

Alian osservò per un secondo il maestro. Al livido sulla guancia se ne era aggiunto uno sulla spalla, e aveva la testa fasciata, come se non bastasse, aveva notato che zoppicava leggermente dalla gamba destra.

Sospirò, si guardò intorno. Poi il suo sguardo si posò su Zar'oc, appoggiata al muro. Sorrise, attingendo alla fonte di energia dentro di se, e in un secondo quella schizzò verso il suo proprietario, che fece appena in tempo a prenderla prima che gli cadesse sulla testa già traumatizzata. Murtagh la fissò, inebetito, e lei gli sorrise, come a dire "visto che non sono impedita?"

Uno sbuffo di fumo. Alle spalle del Cavaliere Castigo stava sghignazzando rumorosamente.

Tiè...te l'ha fatta! Il drago proiettò il pensiero in modo che anche loro lo potessero sentire, e Alian sorrise divertita.

Murtagh, dal canto suo, mise su un finto broncio e la guardò di sbieco: "E allora? Che vuoi che sia una cosettina così?"

Murtagh...

Zitto Castigo, la mocciosa mi ha fatto irritare. Vediamo di cosa è capace!

Ma è solo una ragazzina!

Se volete fare certi discorsi, potreste almeno evitare di farvi sentire? Quello che avete detto sulla mia compagna è alquanto offensivo. Hypnos li osservava, serio e per nulla pentito di aver appena ripreso un drago grande cento volte lui e uno dei più famosi Cavalieri della storia di Alagaesia.

Calma Hyp, non sono offesa. E poi non mi dispiace. Credevo che il nostro maestrino fosse un cuore di pietra, invece a quanto pare sono pure riuscita a farlo irritare. Sto facendo progressi, anche se sono solo una mocciosa...

Sorrise vedendo l'espressione del Cavaliere incupirsi: "Perché non mi mostri cosa sai fare? Parlare non porta a nulla"

"Siete voi il maestro, dite e io farò"

Murtagh sorrise.

Quel sorrisino non mi piace, scommetto che ti chiederà di fare delle cose assurde...sicura di voler andare avanti?

Certo, e poi, se mi servisse energia, ci sei anche tu, no?

Come ti pare...

Iniziò così la lezione del giorno. Come aveva previsto Hypnos, le richieste del Cavaliere erano totalmente insensate, cose come far volare i cervi (che si divincolavano terrorizzati guardando il terreno a cui erano legati allontanarsi sempre di più sotto i loro piedi) o far miagolare le linci (che scandalizzate non riuscivano nemmeno a far intimorire le prede a cui davano la caccia). Ogni volta che lei riusciva nell'impresa senza ricorrere all'Antica Lingua, Murtagh si stizziva sempre di più, ideando prove sempre più bizzarre e insolite al fine di farle commettere qualche passo falso.