Ci vollero un paio di giorni per completare i preparativi. Quando ebbero terminato si trovarono tutti presso il Palazzo di Tialdari, dove li attendevano Blodhgarm e un gruppo di stregoni elfici esperti che li avrebbero accompagnati, oltre che la regina e i Cavalieri superstiti per dare loro l'addio. Arya si avvicinò a Murtagh, trepidante: "State attenti, non immischiatevi in problemi inutili e non fate sciocchezze..." il suo sguardo si posò sul Cavaliere, che sbuffò sprezzante "...cercate Eragon, non risse futili. Il nostro scopo è innanzitutto quello di liberarlo. Buona fortuna"
Aspettate! Con possenti battiti d'ala, Saphira atterrò di fronte a loro. Si era ristabilita rapidamente, le ferite erano scomparse e le sue ali non erano più distrutte e sgualcite come lo erano giorni prima, ma era ancora magra e smunta, le squame sbiadite, solo un'ombra di come era un tempo. La sofferenza le adombrava gli occhi, annebbiati dalla perdita del suo compagno, e si muoveva lentamente, come se ogni singolo movimento le costasse una fatica infinita. Vengo anch'io...
Firnen si voltò verso di lei, sbalordito. No, assolutamente no! Non se ne parla nemmeno!
E' del MIO Cavaliere che stiamo parlando! Questo non ti riguarda!
Mi riguarda eccome invece! Tu e lui siete gli unici che possono assolvere all'incarico di addestrare i nuovi Cavalieri...non possiamo rischiare di perdervi! E poi, tu sei ancora debole. Non puoi combattere.
Sta zitto Firnen, non sai cosa significa stare lontani dal proprio compagno.
Il drago verde si ritrasse, ferito. Alian quasi ebbe pena per lui. Aveva appena ritrovato la sua compagna, e adesso era costretto a vederla partire.
"Saphira, non possiamo rischiare di perdere anche te" Arya la fissava seria.
La dragonessa sbuffò, poi, senza che nessuno se lo aspettasse, giunse in suo soccorso il più improbabile degli alleati. Castigo fissava serio l'elfa e il drago verde. Piantala fagiolo verde. Che cazzo ne sai te? La tua compagna se ne sta sempre qui al sicuro tra queste verdure giganti, non è mai stata in pericolo di vita dopo la tua nascita. Io e il mio compagno, al tempo di Galbatorix, passavamo le notti nel terrore del giorno dopo, quindi dacci un taglio. Saphira è la più grande qui, e sa cavarsela anche da sola, non le serve il...dragon sitter.
Firnen lo fissava di traverso, visibilmente irritato. Schioccò le fauci verso il drago rosso, minaccioso. Ma alla fine abbassò il capo.
Murtagh ridacchiò, divertito: "Sono d'accordo. E poi ci saremo anche io e Castigo"
Arya era rossa di rabbia e Firnen ringhiava furioso. Ma alla fine cedettero.
Partirono il giorno seguente.
Ci vollero due settimane buone per giungere a destinazione, una per arrivare alla costa, dove sette navi elfiche con tanto di equipaggio li stavano attendendo. In quella settimana si allenarono con le armature nuove, abituandosi al peso inconsueto e proseguendo con gli allenamenti. La seconda settima per giungere dall'altra parte. La nuova terra era bellissima, Eragon, in quegli anni, l'aveva battezzata Aiedail. Le foreste non erano composte da comuni alberi, ma da immense querce dalla corteccia bianca e le chiome violette, con i fiori color sangue e succose mele dorate, innumerevoli animali vi abitavano, cervi verdi ricoperti di muschio con e corna enormi, di oltre 34 palchi, grossi conigli volanti color argento e molto altro ancora.
L'Accademia si trovava su un'altissima rupe, raggiungibile solo a dorso di drago, e consisteva sostanzialmente in un immenso castello in marmo bianco costruito a misura di drago, fornito di stalle, terme, orto botanico, osservatorio, biblioteca, museo a laboratorio. Una struttura enorme.
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Eragon: Alian and the New Generation
FanfictionSono passati 250 anni dalla partenza di Eragon da Alagaesia. 250 anni di pace. 250 in cui i rapporti tra le razze si sono rinsaldati. E in sui sono comparsi i mezz'elfi. Alian è una mezz'elfa. Biasimata. Evitata. Ma un giorno le cose cambiano,perchè...