Eragon: Alian and the New Generation

CAPITOLO VIII-L'ARMATURA E I SOPRAVVISSUTI

La dragonessa blu giaceva su un fianco, con Firnen accoccolato intorno a lei e un gruppo di stregoni elfici che si occupavano delle innumerevoli ferite che le ricoprivano il corpo rettilineo. Arya discuteva animatamente con alcuni anziani del Consiglio, Murtagh, invece, misurava il terreno a rapidi passi, impaziente di ricevere notizie del fratellastro.

La dragonessa era svenuta a causa dello sforzo compiuto nel trasportare, nonostante le ferite, tutti gli Eldunari e le uova che era riuscita a prendere con se. Per portarla nella città, Arya e Murtagh, assieme a innumerevoli stregoni, avevano dovuto unire le forze per trasportarla con la magia. Come l'aveva vista, Firnen, sempre posato e calmo, era letteralmente impazzito di rabbia, e solo l'intervento congiunto di Castigo e degli altri draghi lo aveva fatto calmare. Inizialmente la regina avrebbe voluto rimproverarli, per aver abbandonato e ingannato le guardie, ma poiché così erano riusciti a soccorrere la dragonessa aveva preferito lasciar perdere, concentrandosi piuttosto sul resoconto dell'accaduto che le avrebbero potuto fornire gli Eldunari.

E' accaduto tre settimane fa. Stava spiegando Umaroth in quel momento, la voce calma e profonda che rimbombava nella coscienza di Alian come un coro di campane. Gli Wivern, quel popolo che ha iniziato ad attaccarci circa un mese fa, hanno organizzato un attacco a sorpresa al luogo dove erano custoditi gli Eldunari e le uova. Saphira ed Eragon hanno lottato da soli per fermarli, preferendo tenere fuori dallo scontro i novizi, ma la forza del nemico era superiore. Così si sono separati. Saphira ha preso i draghi giovani e le uova, assieme a noi Eldunari, e abbiamo superato il mare, li però siamo stati colpiti da una tempesta. I draghi più giovani si trovano sulla costa, attualmente, e necessitano di soccorso immediato. Eragon nel frattempo ha portato in salvo i novizi, nascondendoli nella Volta delle Anime assieme ad alcuni Eldunari più anziani per proteggerli, poi è tornato per affrontare il nemico ma da allora abbiamo perso tutti i contatti con lui.

Murtagh si immobilizzò: "Aspetta, mi stai dicendo che c'erano oltre 50 cavalieri con lui e SOLO LUI ha avuto le palle di scendere sul campo di battaglia? E' uno scherzo? E' essenziale che mio fratello rimanga in vita per addestrare i futuri Cavalieri e invece è l'unico che forse potrebbe essere stato anche catturato? Ma siete deficienti?!?"

Il Cavaliere sarebbe anche andato a prendere a pugni l'Eldunari, se un'altra coscienza lo avesse bloccato.

Calma, piccolo traditore. Non fare mosse avventate!

Glaedr-Elda! Firnen posò lo sguardo su un grosso Eldunari dalle sfumature dorate.

Arya si fece avanti: "E' un piacere rivedervi, Ebrithil. Nonostante la situazione in cui ci troviamo"

E' un piacere anche per me, Arya. Ma ora dobbiamo pensare a questioni più importanti. Innanzitutto soccorrere i draghi rimasti indietro, poi recuperare i loro Cavalieri. Inoltre, dobbiamo assolutamente organizzare un piano per liberare Eragon, molto probabilmente lo avranno imprigionato.

Murtagh fremette, furioso, mentre Castigo falciava l'aria rabbioso con la coda alle sue spalle. "Io mi occupo dei giovani draghi...vado a prenderli, li curo e passiamo alla Volta delle Anime per prendere i loro compagni. Ci sono stati caduti?"

Uno dei grandi occhi della dragonessa color lapislazzuli si aprì, rivelando un'iride carica di dolore e sofferenza. Tre giovani draghi hanno lasciato i loro Cavalieri, e 15 Cavalieri sono morti, accompagnati dai loro compagni. Quanti Cavalieri rimangono qui ad Alagaesia in grado di combattere?

Saphira...

Sto bene, Firnen, non è niente. La dragonessa si strusciò sul fianco del compagno, fissandoli grave.