Eragon: Alian and the New Generation

CAPITOLO XVI-LA DANZA DELLA ROSA NERA

Non ci vollero molti minuti perché capissero che Deianira non era per nulla un'avversaria da sottovalutare. Le catene si muovevano furiose tutto intorno a lei dandole un raggio d'azione molto ampio mentre loro non potevano nemmeno avvicinarsi che rischiavano di trovarsi infilzati dalle lame velenose che terminavano l'estremità delle catene. Con le loro armi, fatte per il combattimento ravvicinato, non avevano speranze di sconfiggerla: Jakhrys si era gettato all'attacco già innumerevoli volte, e tutte senza successo. Optarono quindi per l'utilizzo della magia, ma anche quella pareva non sortire molto effetto. Le fiamme si infrangevano inutili contro le catene, l'acqua evaporava diventando nebbia calda, le onde d'energia venivano assorbite dall'arma del nemico, per poi essere rigettate contro di loro. Deianira si muoveva rapida, saltando da un lato all'altro e cogliendoli non di rado di sorpresa alle spalle, in poco tempo l'energia richiesta dai continui incantesimi d'attacco e di difesa iniziò a calare, e loro sempre più sfiniti erano perennemente bloccati in una difesa stentorea e disorganizzata. Quello messo peggio era Jakhrys, che a causa del peso della sua spada a due mani faticava difendersi in tempo dai rapidi attacchi della Wivern, Alian faceva quello che poteva, ma in poco tempo fu evidente che non sarebbe servito a molto.

"E schiatta porca puttana!" fece improvvisamente il giovane. L'armatura era scheggiata e rotta in più punti, un'ampia ferita gli rigava di rosso la tempia e dal fianco gocciolava copioso sangue purpureo a causa di un taglio molto profondo subito momenti prima. Il veleno era ormai entrato in circolo e riusciva a stento a reggersi in piedi.

Alian lo fissò preoccupata. Anche lei non era messa bene, ma gli incantesimi che la proteggevano erano ancora in piedi e quindi non era stata ancora ferita. "Dovresti darti una calmata, razza di masochista!"

"Col cavolo, sono io l'uomo qui e quindi ti devo proteggere ,baby!" le sorrise dolce, ma una fitta di dolore gli attraversò il fianco e cadde bocconi per terra.

"Jak!" gridò Alian correndogli incontro. Lo prese tra le braccia, fissando preoccupata la ferita che iniziava a circondarsi di un insolito alone violaceo.

Sopra di loro, nel frattempo, Doran e Hypnos proseguivano imperterriti lo scontro contro Deimos, la gigantesca viverna di Deianira.

Vista la mole della bestia, i due draghi avevano preferito affrontarla da soli, lasciando fuori i loro preziosi compagni da un combattimento simile. Deimos era grande almeno il doppio di loro, ma visibilmente meno veloce e poco portato per le battaglie nella nebbia, che alta e spessa facilitava parecchio il lavoro dei due draghi. Non che fosse comunque molto facile. Nei combattimenti ravvicinati la viverna era visibilmente in vantaggio, in quanto poteva contare della coda e delle zanne avvelenate, se invece provavano a sconfiggerla cogliendola alle spalle per poi tentare di arrostirla era più semplice. Nonostante ciò, era una strategia che richiedeva tempo, e loro si affaticavano molto più facilmente della viverna, più grande ed esperta di combattimenti prolungati.

Dobbiamo muoverci a metterla KO, altrimenti saremo nella merda fino al collo. Fece improvvisamente Hypnos, dopo un altro attacco andato a vuoto.

Se riuscissi a bloccarla per qualche secondo, potremmo almeno ferirla. Ma è difficile.

Siamo più agili e veloci di lei, conduciamola sopra le navi degli Urgali. Con le loro catapulte la terranno a bada quel che basta per permetterci di ucciderla. Suggerì Hypnos.

Spostarono quindi lo scontro nel mezzo della battaglia navale. La flotta degli Wivern si era ormai scontrata frontalmente contro la prima linea di navi alleate, aggancianciando battaglia. Un gruppo di veloci galee elfiche si era staccato dall'ala destra, per raggirare gli avversari e bloccarli in una morsa letale, nonostante ciò però la situazione era ancora in stallo. Se infatti loro potevano contare sugli arieti da sfondamento e sulle catapulte, gli avversari vantavano un numero di navi maggiore.