CAPITOLO VI-POTERE

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"Ne sei assolutamente certo? Significherebbe partire per oltremare...e forse non tornare più..." Arya era seduta sul suo scranno, e fissava silenziosa Murtagh.

Il Cavaliere era giunto quella mattina, richiedendo un colloquio con la sovrana, nel quale aveva deciso di riferirle la sua intenzione di partire per oltremare, al fine di appoggiare il fratellastro Eragon nell'addestramento dei giovani Cavalieri.

All'incontro assistevano anche i novizi, assieme a innumerevoli elfi della capitale.

Digli di si. Sbottò scocciato Firnen, che non aveva mai avuto un buon rapporto né con Murtagh, né tantomeno con il suo drago. Così si tolgono dai piedi!

Arya sospirò. In effetti, avrebbe proprio voluto sbarazzarsi di quel giovane umano (giovane per lei, che di anni ne aveva 100 in più), ma doveva ammettere che, a parte l'incidente di alcuni giorni prima, la sua presenza si era rivelata parecchio utile, e i giovani Cavalieri miglioravano rapidamente. Così lei non era costretta ad assentarsi dai suoi impegni, e qualcuno si occupava degli allievi da addestrare.

Utile? Vogliamo parlare del casino che ha tirato fuori ieri sera? O della storia degli animaletti volanti? Quell'umano insolente è una mina vagante!

Murtagh nel frattempo la fissava in silenzio, in attesa di una risposta.

"Sono certa che Eragon se la caverebbe benissimo anche senza di te, che saresti più utile qui, ad addestrare i novizi..." Arya lo fissava, seria.

"Ahhh si? Non prendiamoci in giro, elfa. So bene che non ti sto simpatico, e che, se fosse per il tuo compagno, me ne sarei già andato da tempo. Ma sono stufo dell'atteggiamento sprezzante di voi orecchi appuntiti, al diavolo! Io me ne vado...così faccio un favore a me, e anche a voi..." il Cavaliere la fissava, un sopracciglio alzato.

"Non è vero che..."

Ohhh si che è vero invece, noi non ti sopportiamo proprio!

Firnen! Fece Arya, scandalizzata.

Come immaginavo...quindi non sarà un problema se tolgo il disturbo, no?

Arya lo fissava amareggiata, poi alzò le spalle: "Se questo è il tuo desiderio, suppongo di non poter far nulla per impedirtelo..."

"...potresti, solo che non vuoi perché non vedi l'ora di liberarti di me" intervenne Murtagh, fissandola divertito.

Arya sbuffò. Quell'umano sapeva essere dannatamente irritante.

Molto bene, visto che siamo giunti a una conclusione, io e il mio compagno toglieremo il disturbo.

Usciti dal palazzo Murtagh e Castigo vennero subito raggiunti dagli altri.

"Partirete subito?" chiese all'istante Alian, preoccupata.

Non preoccuparti, piccola alieva. Rimarremo qui per terminare il vostro allenamento. Le rispose Castigo.

"Invece credo proprio che non andrà così..." alle loro spalle era comparso un elfo molto singolare.

Alian lo fissò, incuriosita. Era ricoperto da una folta e lucente pelliccia nera, gli occhi verdi da felino brillavano famelici e derisori mentre da sotto la bocca gli spuntavano due candide zanne.

"Blodhgarm?" Murtagh osservava interrogativo l'elfo.

"Esatto..."

"Pensavo fossi con mio fratello..." (non gli piaceva considerarlo come un fratellastro, e quindi quando si riferiva a Eragon preferiva chiamarlo fratello)

Eragon: Alian and the New GenerationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora