Capitolo 3

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Il giorno dopo si diresse di nuovo verso il parco, stavolta con il suo fedelissimo libro sottobraccio e senza la sorella.

Stava già leggendo da qualche minuto quando lo strano ragazzino del giorno precedente apparve davanti a lei.

Lily sussultò dalla sorpresa.

-Non andartene!- la supplicò lo sconosciuto.

Lily lo guardó titubante, indecisa sul da farsi. Dopo qualche secondo, decise che poteva valere la pena sentire ciò che quello strano bambino aveva da dire, quindi si risistemò a gambe incrociate e aspettò.

Lo sconosciuto tirò un quasi impercettibile sospiro di sollievo.

-Come ti chiami?- gli chiese la bambina.

-Severus Piton- rispose il ragazzino.

-Io sono Lily Ev...- cominciò Lily prima che Severus Piton la interrompesse.

-So chi sei- disse.

Lily ammutulí.

-Mi spii?- chiese allora seccata e incuriosita allo stesso tempo.

Severus Piton arrossí fino alla punta delle orecchie.

-No io..ti ho solo vista qualche volta, mentre facevi le magie. Tu sei una strega... No, no! - aggiunse vedendo che l'espressione di Lily si stava tramutando in un espressione offesa- strega nel senso che fai le magie con la bacchetta magica. Anche io sono un mago- disse.

Lily lo fissava incredula, incapace di spiccare parola.
"Possibile che questo tipo, Severus Piton, abbia ragione?" pensò Lily fra sé e sé.

-Io..io non so cosa pensare..i maghi e le streghe non esistono!!- disse la bambina.

-Ne sei proprio sicura? Sono certo che almeno qualche volta ti sono capitate cose strane e ti sei chiesta se stavi impazzendo- disse Severus, quasi sorridendo.

Lily era pietrificata. Certo che ci aveva pensato, e piú di una volta, ma bastava questo per credergli?

-Io..certo che ci ho pensato. Ma non posso ancora crederti, non basta questo.-

-Mmh..va bene- disse Sev, e chiudendo la mano a pugno, ridusse a un cartoccio un tubo di ferro che c'era lí vicino, senza toccarlo.

Ora Lily era a bocca aperta. Adesso sì che gli credeva!

Se fosse stata una donna adulta, probabilmente avrebbe accompagnato quello strano tipo in un ospedale, ma, come tutti sanno, per i bambini è più facile credere a queste cose.

-Oh..Ehm..io credo di essermi convinta..- disse.

-Oh bene, finalmente! - sorrise.

-Come..come funziona tutto questo?- chiese Lily, ancora scioccata.

-Tranquilla, se vuoi ti spiego tutto io- le propose tutto felice Severus.

-Ora devo tornare a casa, se no i miei genitori e mia sorella si preoccuperanno- disse.

Sul volto di Piton si disegnò un ghigno quasi crudele.

-Tua sorella, la babbana?- disse, sempre ghignando.

-Sí esatto, lei. E ora, se non ti dispiace, vado.- e sé ne andò, un pochino offesa.

-Domani, stessa ora?- le urlò dietro Piton.

Lily assentí con un cenno della mano.

Tornando a casa Lily rifletté su quanto assurda fosse diventata la situazione in due giorni.
Arrivata a casa fece cena e andò dritta a letto.

Si addormentò pensando ancora una volta a quanto fosse assurda la situazione, ma si ritrovò a pregare che non fosse tutto un sogno.

Lily e James, insieme fino alla morteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora