Capitolo 2

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Tunia arretrò e gridò dallo spavento.
Lily, sebbene anche lei fosse molto spaventa, decise di non darlo troppo a vedere e con un'enorme sforzo di volontà rimase ferma dov'era, concedendosi solo un piccolo sussulto.

-Io so perché tu sai fare tutte quelle cose strane, tu sei una strega!- disse lo sconosciuto.

Lily si offese.

-Non é una cosa carina da dire!- disse e, con sua grande soddisfazione, lo sconosciuto impallidí.

-No, no, non intendevo dire quello!- cercò di giustificarsi il ragazzino.

-Lei -e indicò Petunia- non può fare magie perché é una babbana- disse, ma appena pronunciò quelle parole si rese conto, con orrore, che non avrebbe potuto dire cosa piú sbagliata.

Tunia, non potendo capire il significato di quella parola, la prese come un'offesa.

-Vieni, andiamo via Lily- disse la bambina.

Lily non disse niente, ma seguí la sorella fuori dal parco, provando un misto di compassione e curiosità nei riguardi del bambino.
Mentre tornavano a casa, Lily e Petunia concordarono di non dire niente alla mamma.

Una volta tornata a casa si distese sul suo amato letto ed estrasse il suo diario segreto color verde acqua. Ci scrisse tutti gli avvenimenti della giornata, come al solito. Si ritrovò a pensare alle parole dette dallo sconosciuto. "E se io fossi davvero una strega?", si ritrovò a pensare. Certo, questo avrebbe spiegato davvero molte cose, per esempio tutte le cose strane accadute nel corso degli anni, però era una storia cosí assurda... cosí difficile da credere...
Lily decise di sgombrare tutti i pensieri dalla mente e si mise a leggere.

Erano passate quasi tre ore quando finalmente i suoi occhietti stanchi si chiusero e lei si addormentò profondamente, dimenticandosi anche di mangiare, e sprofondò in sogni di streghe, incantesimi strani e scuole di magia.

Lily e James, insieme fino alla morteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora