Terremoto

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Arianna's p.o.v.

Vengo svegliata di soprassalto da un tremolio sotto di me.

Si stanno formando crepe ovunque.

Oh, no.

No, no, no.

"Cazzarola!" urlo, cercando di scendere dal ramo e di squagliarmela da lì.

"Lawliet! Matsuda!" Grido, e loro si svegliano immediatamente.

"Su, presto!"

Mentre crepe si formano ovunque intorno a noi, e gli alberi cadono ad uno ad uno, l'ansia cresce dentro di noi.

Corriamo senza meta, in mezzo all'infinita foresta che sta cadendo a pezzi.

"Dobbiamo andare alla cornucopia" dice Lawliet, strattonandomi per mano.

Lawliet è davanti e mi tiene saldo per mano, io al centro e Matsuda in fondo.

Ci cadono rami sulla testa, e si formano crepe improvvise più o meno profonde davanti e dietro di noi.

Ad un certo punto, mentre corro col fiatone, sento un grido.

"Aiutoooooo!"

È Matsuda.

Mi volto, e vedo l'inevitabile.

Sta penzolando proprio sul burrone di una crepa.

"Matsuda!" esclamo, dirigendomi verso di lui.

Improvvisamente un albero mi sta per cadere addosso, così indietreggio.

Sento anche Lawliet che mi strattona, gridandomi: "Dobbiamo andare, non c'è tempo!"

Rivolgo uno sguardo implorante a Matsuda, sperando che prima o poi mi perdoni per quello che sto per fare.

Sento che non dovrei lasciarlo lì, eppure il mio istinto di sopravvivenza è troppo forte.

Me ne sto qui immobile, mentre la foresta e il suolo si sfracellano sotto i miei occhi.

Lawliet mi guarda, allarmato.

"Mi dispiace, ma.." inizia Lawliet, intendendo implicitamente Matsuda.

Lo guardo, in lacrime.

Mi ci ero affezionata, seppur per poco.

È stato un mio compagno di avventura, e non lo dimenticherò mai, sempre che riesca a uscire viva da qui.

"Addio, Matsuda" dico, dal profondo del mio cuore.

Non voglio farlo, non devo farlo.

Eppure, gli Hunger Games sono così.

Un attimo prima hai alleati, un attimo dopo..

Mi metto a correre, insieme a Lawliet, verso quella che riteniamo essere la strada che dà sulla cornucopia.

Mille pensieri affiorano nella mia mente, mentre ripenso a Matsuda.

Mi era simpatico, quel ragazzo.

Aveva solo qualche anno più di me, ma la sua mente era quella di un bambino.

Il suo sorriso mi ricordava tanto quello della mia amata sorella, che ho dovuto lasciare per colpa di questi stupidi giochi.

La chioma di Lawliet ondeggia avanti a me. E di colpo ritorno alla realtà.

No, ma cosa sto facendo?!

"Lawliet, devo tornare indietro"

"Ma cosa dici?"

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