Ripensamenti

102 9 2
                                    

Ilaria's p.o.v.

Era sera, il fruscio dei rami mi rilassava.

Non avrei mai pensato di ritrovarmi qui.

Da sola.

Avevo pensato ad un futuro per me e Matt, avevo sperato che vivessimo entrambi fino alla fine.

Non solo io.

I tributi rimasti erano talmente pochi che riuscivo a contarli sulle dita della mia mano sinistra.

Io, Mello, Yagami, Arianna ed uno strano tipo che avevo intravisto nella corsa mortale per gli zaini.

Insomma, nessuno usciva allo scoperto.
Cosa ancor peggior, nessuno cercava di farci uscire allo scoperto.

La mia testa era leggermente appoggiata al tronco dell'albero su cui mi ero legata per dormire.

Ma all'improvviso un rumore di passi riecheggiò sotto di me.

Era così strano sentire qualcun altro oltre a me.
Erano giorni che eravamo in questa situazione.
Forse erano due settimane che ero qui dentro.

"Allora Yagami accampiamoci qui per la notte."

"Dobbiamo trovare la tua compagna. Non capisci? È un pericolo." Aveva sbraitato Yagami sotto di me.

Così sono un pericolo, Yagami.

Avevo ripetuto nella mia mente mentre ridevo sotto i baffi.

Non riuscivo a capire per quale motivo dovessi mai essere un pericolo.

Ero solo una ragazza, sopraffatta dal lutto di una persona cara. Una ragazza assetata di vendetta. Non ero una minaccia, perché non avrei mai potuto uccidere Mello...

Questo Matt lo sapeva bene.
Lui era l'unico che capiva cosa provavo per Mello.
Lui era l'unico che mi capiva lì dentro.

Matt sapeva che se Mello avesse voluto uccidermi glielo avrei lasciato fare.

Ma questo Yagami non lo sapeva.
Per questo mi temeva.

"Oh ma sentilo. Femminuccia." Aveva pronunciato Mello mentre rideva a squarcia gola. Si vedeva che era una risata spinta, non sua.

...Quel Yagami non mi convince...

...tu sei solo mia...

...lui non deve capirlo...

Erano le parole di Mello. Forse c'era qualcosa sotto tutte le conversazioni con Yagami.

Forse stava semplicemente recitando una parte.
Forse mi amava ancora.
Forse mentiva per proteggermi.
Solo ora mi accorgevo in un possibile inganno nella loro alleanza.

Ma tutte le ipotesi sono ridotte ad un cinquanta e cinquanta.

"Puoi anche scendere." Aveva affermato Mello ridacchiando.

Guardava verso l'alto, con quei suoi occhi azzurri, gli stessi occhi in cui avevo visto una malinconia assurda, gli stessi occhi che si erano socchiusi per lasciarmi un bacio sulla fronte.

Ora guardava lì, nella mia direzione e rideva, come rideva solo quando eravamo insieme.

"Dai avanti, non crederai a quello che ho detto a 'sto principessino." Aveva annunciato sbuffando ed iniziando a calciare i piccoli sassolini che vi erano sul terreno.

"Se avessi voluto farti del male lo avrei già fatto. Pensaci!" Il suo tono era disperato, quasi triste.

"Okay- avevo pronunciato prima di fare un enorme sospiro- Ti credo."

Death GamesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora