Capitolo 12

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Shinichi era seduto vicino a lei su quel letto d'ospedale. Le teneva stretta la mano come per paura di poterla perdere di nuovo. Lei allungó faticosamente una mano al suo volto e lui gliela tenne stretta a se.
-Quanto tempo ancora hai prima di tornare Conan?-
Shinichi sentì quelle parole bruciare. Si era totalmente dimenticato di Conan.
-Non penso di avere ancora molto tempo Ran-
Lei si spinse, con l'aiuto delle braccia, verso le labbra di Shinichi lasciandolo per la seconda volta ad occhi aperti. Ma si lasciò andare subito anche lui a quel dolce bacio. Nel frattempo entrarono nella stanza Goro ed Eri. Subito Goro stava andando a staccarli ma Eri gli diede una gomitata nello stomaco facendolo stare fermo. Ran e Shinichi si separarono immediatamente quando li videro alle loro spalle.
-Signorina tu dovresti sposarti e fai queste cose?!-
Ovviamente Goro non riuscì a stare zitto per molto vedendo la figlia avvinghiata a Shinichi. Eri dietro si tappò la bocca per non ridere di fronte alla sbadatagine di Goro. Possibile che non aveva neanche l'intelligenza per capire che la figlia non amava affatto Araide? Ma Ran si girò verso Shinichi ed entrambi si sorrisero.
-Papà è questo l'uomo che io voglio sposare-
E davanti alla felicità della figlia a Goro scappò una lacrimuccia. Eri gli andò di dietro e gli accarezzò la schiena dolcemente anche lei un po' emozionata per la figlia. Anche Sonoko e Araide avevano assistito a tutta la scena dallo spessore della porta semichiusa. Sonoko sorrideva felice, invece, Araide, la salutò e andò via. Forse lui provoca veramente qualcosa per la piccola Ran. Shinichi si avvicinò a Ran e le sussurrò che era meglio se nessun'altro sarebbe venuto a sapere di Conan e le chiese di aspettare il suo ritorno.
-Ho aspettato mesi interi, ti aspetterò ancora amore mio-
Shinichi la baciò e poi si avviò verso Eri e Goro.
-Io dovrò partire di nuovo ma tornerò e stavolta tornerò presto...promesso-
Salutò anche quelli che un giorno sarebbero diventati i suoi suoceri e se ne andò via. Sarebbe rimasto ore intere con Ran ma purtroppo iniziò a sentire un caldo eccessivo e forte dolore al petto e questo voleva dire che l'antidoto lo stava abbandonando. Fece segnale alla madre dal corridoio che subito lo assistì fin quando non tornò bambino.
-Ora che Goro e gli altri sanno che dovresti essere con i tuoi genitori che farai?-
-Tranquilla mamma. Ora che Ran sa la verità diremo loro che i miei genitori sono dovuti partire di nuovo e che io avrò di un altro po' di ospitalità-
-Racconterai tutta la storia a Ran?-
-Lo farò con Ai non appena Ran uscirà dall'ospedale. Adesso entro da Ran. Ciao mamma e grazie di tutto-
Shinichi salutò la madre con un abbraccio e guardò il padre negli occhi per ringraziare anche lui di tutto. Poi andò da Sonoko.
-Ah, guarda chi si rivede!! Il marmocchio!!-
Sonoko schiacciò l'occhio a Shinichi dopo quel nome. Ormai lei non riusciva più a dirglielo per insultarlo ma lo diceva con affetto. Lui le sorrise e poi entrò da Ran. Goro era alzato mentre Eri era seduta dove prima c'era seduto lui.
-Ei moccioso e tu come mai qui?-
-Ciao Goro, sono venuto a vedere come sta Ran perché i giovani detective mi hanno detto che si è sentita male-
Ran lo guardava sorridendo dolcemente e le faceva un po' strano pensare che dietro quel bambino ci fosse Shinichi.
-Ran sei contenta? Il tuo Shinichi ti ha promesso che ritornerà e qui hai anche il piccolo Conan-
Ran rispose alla madre senza distogliere lo sguardo da Shinichi.
-Sai mamma ho come la sensazione che nessuno dei due mi abbia mai lasciata veramente-
E adesso Ran lo poteva dire con sicurezza. Il suo Shin le era sempre stato accanto. Anche quando erano bambini e Ran si cacciava in qualche guaio piccolo o grosso che era, Shinichi, era sempre lì a salvarla. Eri diede un bacio sulla fronte a Ran e Goro salutò pure la figlia per poi lasciarla con Conan.
-Shinichi ti posso fare una domanda?-
-Certo-
-Ricordi quando siamo andati a fare un giro su quella nave da combattimento?-
-Si certo è successo non molto tempo fa-
-Quando quella volta sono uscita dall'ospedale, Sonoko, mi ha detto che quando pensavate fossi annegata, tu, hai pianto. È vero Shin?-
-Si, Ran...per un momento ho veramente avuto paura di perderti-
-Ma alla fine hai mantenuto la promessa che mi hai fatto a Tropical Land e mi hai trovata-
Shinichi sorrise e si andò a sedere vicino a lei nel letto accarezzandole i capelli. Improvvisamente Ran notò che Shinichi stava stringendo il pugno per la rabbia.
-Shinichi cos'hai?-
-Odio il fatto di non poter stare con te come vorrei. Questo corpo me lo impedisce!-
Ran gli strinse la mano che poco prima teneva serrata in pugno e iniziò ad accarezzarla delicatamente.
-Shin...-
-Si?-
-Baciami-
Shinichi diventò tutto rosso e si immobilizzò. Shinichi si mostrava sempre molto intelligente e astuto e indubbiamente lo era. Ma lui era anche un gran romanticone ed era anche un po' timido.
-Tranquillo nessuno ci vedrà, Shin-
Questo non era tecnicamente vero dato che Sonoko stava ascoltando e osservando tutto da un piccolo spessore della porta. Shinichi si avvicinò a Ran e le diede un bacio a fior di labbra.
Ma si staccò immediatamente quando capì che anche Ran ci stava male quando lo vedeva in quello stato d'animo. Lei se ne accorse e provò a tirargli su il morale.
-Sai Conan essendo piccolino non bacia male!-
E riuscì a farlo ridere per un po'. Restarono un altro po' a parlare e a ridere per le solite battutacce di Shinichi. Riprese anche a parlare dei suoi casi e a raccontare qualche avventura di Sherlock Holmes. Anche quel lato di Shinichi, che a volte poteva apparire un po' noioso e poteva dare su ai nervi, a Ran mancava molto.
-Ed è finita così mio caro Watson!-
Dopo qualche altra risata Shin salutò Ran perché l'orario per le visite era terminato. Tanto Ran sarebbe stata dimessa l'indomani mattina e lo avrebbe trovato a casa con lei. La dovevano tenere sott'occhio solo quella notte per sicurezza. Shinichi e anche Sonoko tornarono a casa aspettando l'indomani.

Non basta più il ricordo, ora voglio il tuo ritornoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora