Capitolo 1

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Una settimana prima
Milano, Italy
Quanto odio il traffico milanese! È impressionante! Ma dico solo io sono di corsa e devo andare a lavorare?

Comunque non mi sono presentata sono Angel, Angel Evans e ho 19 anni. Se ve lo state chiedendo: no non sono inglese o americana o almeno non del tutto mio nonno paterno è americano e credo che ai miei genitori piacessero i nomi in inglese, non ho mai potuto chiederglielo sono morti, o meglio, li hanno uccisi quando avevo 12 anni e da allora ho sempre vissuto in America da mio nonno insieme a mia cugina Elizabeth, detta Liz, fino a quando ho compiuto 18 anni e sono tornata qui dove tutto è cominciato o, per i miei genitori, finito. Voglio continuare il loro lavoro, erano agenti segreti tutti e due, io già in America avevo frequentato la scuola per diventare agente FBI insieme a Liz, visto che mio nonno è un ex agente ci hanno permesso di fare i corsi speciali anche se eravamo minorenni*.

Ma tornando a noi ora sono qui a Milano e lavoro per i servizi segreti italiani e in quest'anno mi hanno già affidato diversi incarichi perché, diciamocelo, a guardarmi l'ultima cosa che una persona penserebbe è che sono un agente segreto insomma cambio più tinte che magliette, il mio orecchio sinistro è completamente ricoperto da piercing, che tra l'altro ho anche al labbro e al naso, e poi per completare ho diversi tatuaggi, quindi a guardarmi allo specchio non ci crederei neanche io. E poi il mio carattere non aiuta, diciamo che non sono molto amichevole e a volte nelle mie operazioni il morto o il ferito non ci scappa sempre per legittima difesa. Insomma...
La suoneria del mio iPhone mi distrae dai miei pensieri. E chi volevi che fosse se non il grande capo?
-ANGEL! MA SI PUÒ SAPERE DOVE CAZZO SEI?!?!?!- strilla lo psicopatico al telefono.
-Mi dispiace ma se i guidatori della domenica hanno deciso di uscire di mercoledì non è colpa mia!-
-Vedi di muoverti è arrivata una telefonata da New York per te- e senza neanche aspettare una risposta mi attacca in faccia. Arghh! Quanto lo odio, a quanto pare devo ricredermi esistono persone con un carattere più di merda del mio! Comunque aspetta un secondo ha detto New York? Liz! Devo sbrigarmi è un casino di tempo che non la sento! Inizio a suonare il clacson cercando di far smuovere quella banda di indormenti e in un quarto d'ora arrivo da quel pazzo che mi ritrovo come capo.
-Allora- incomincia- ha chiamato questo numero per te, non ho capito nulla di quello che ha detto a parte Angel, New York e FBI per qui veditela tu e ora: FUORI DAL MIO UFFICIO!!-urla. Senza dire una parola esco. Sono sempre più convinta che quell'uomo debba prendersi una lunga e rilassante vacanza che ne so magari in... Uzbekistan?? Si penso proprio che l'Uzbekistan sia perfetto!
-Angel! Tesoro come stai?- risponde al telefono Liz, risvegliandomi dai miei pensieri.
-Benissimo grazie cuginetta del mio cuor! Ma come mai questa chiamata? Non sei super impegnata con il lavoro?-
-È proprio per questo che ti chiamo- il suo tono cambia completamente- noi qui siamo nella merda. C'è questa gang che sta spaventando NY e dintorni tra furti, assassinii e corse clandestine. La cosa sorprendente è che nonostante siano tutti sui 20 anni, non sono degli sprovveduti, non si sono mai fatti beccare e non abbiamo assolutamente nulla per incastrarli, non una prova, non un testimone, non un covo, abbiamo solo una cosa. Un nome: Luke Hemmings-

*in questa storia in America si diventa maggiorenni a 18 anni.

Undercover//Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora