Capitolo 17

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SONO VIVA!
Scusate, scusate e scusate ancora per l'assenza ma sono stata impegnatissima in queste settimane quindi spero che questo capitolo vi piaccia e vi prometto che cercherò sempre di aggiornare il più possibile!
Buona lettura!

ANGEL'S POV
La faccia di Luke nel momento in cui mi sono tolta il casco è stato qualcosa di memorabile, avrei dovuto scattagli una foto.

Peccato che il mio piccolo momento di gloria viene interrotto immediatamente dalle urla della mia amata cugina che fa il suo ingresso trionfale in pista seguita dalla mia migliore amica.

-ANGEL EVANS!- strilla mentre Taylor cerca invano di fermarla dal fare la scenata del secolo -sono due giorni, DUE FOTTUTISSIMI GIORNI che sei sparita e io come una povera deficiente ero pure preoccupata e invece ti ritrovo su questa dannata pista dopo una gara in moto dove potevi morire?!- grida ancora più forte.

-Liz datti una calmata cazzo!- ribatto incazzata -stiamo dando spettacolo! E comunque non farla tanto grave, non è stato niente di che e, come puoi vedere, stiamo tutti bene-

Non faccio in tempo a finire la frase che un gruppo di pseudo medici arriva al traguardo trasportando i corpi inermi di altri concorrenti su barelle o, semplicemente, tenendoli in braccio.

Liz lancia un grido correndo verso di loro ma viene immediatamente allontanata da Michael che la abbraccia cercando di calmarla per poi trascinarla dentro il locale.

Liz lancia un grido correndo verso di loro ma viene immediatamente allontanata da Michael che la abbraccia cercando di calmarla per poi trascinarla dentro il locale

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Taylor dal canto suo non sembra minimamente toccata dalla situazione e resta a guardare la scena solo con un ombra di tristezza negli occhi.

Io, invece, ritorno a guardare Hemmings che mi sta ancora fissando.

-Hai intenzione di continuare ancora per molto?- chiedo scocciata.

Lui sembra riprendersi e mi trascina via per un braccio nonostante io cerchi di ribellarmi.

-Dove mi stai portando?!- grido -lasciami subito!-

Si ferma solamente quando arriviamo in un parco che non avevo mai visto ma che credo sia sempre di loro proprietà.

-CHE CAZZO TI È SALTATO IN MENTE EH?!- tuona stringendomi i polsi con violenza facendomi male.

-Luke lasciami!- grido.

-Luke un cazzo!- continua senza né abbassare il tono né lasciare la presa -Si può sapere cosa ci facevi su quella pista eh?!-

-Correvo- ribatto con scherno.

Vedo i suoi occhi scurirsi e sento la presa farsi più forte facendomi digrignare i denti.

-PARLA. ORA!- scandisce respirando a pieni polmoni cercando di mantenere la calma.

-Mi hai chiesto cosa stessi facendo su quella pista e te l'ho detto- continuo istigandolo -correvo, ma penso che tu mi abbia vista-

Vedo la sua vena del collo ingrossarsi pochi secondi prima di sentire la mia schiena scontrarsi rudemente contro un albero, provocandomi un dolore lancinante.

Undercover//Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora