Capitolo 18

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Appena il suono acuto della campanella raggiunge le mie orecchie, il libro di fisica finisce letteralmente scaraventato dentro al mio Eastpack nero.

Il mio odio per la scuola sta raggiungendo livelli insostenibili, per non parlare del mio odio verso Luke Hemmings.

-Andiamo non puoi essere seriamente così depressa perché non ti parla!- esclama mia cugina, iniziando uno dei suoi noiosi e infondati monologhi sulla vita -Sono cose che succedono in una coppia, passerà!-

-Liz sei mai stata da uno psichiatra?- le chiedo guardandola male per l'enorme cazzata appena uscita dalla sua bocca.

-No- risponde scrollando le spalle.

-Si nota- concludo chiudendo l'armadietto con forza, per poi allontanarmi da lì il più in fretta possibile.

Sono dell'idea che mia cugina avrebbe un futuro come regista di telenovele, ha una fantasia degna di Beautiful.

Ma al momento non mi importa dei talenti di mia cugina che per oggi hanno solo contribuito ad aumentare il mio nervoso.

Proprio per questo, mentre tutta la scuola si dirige verso la mensa io vado a passo deciso verso l'uscita, ricevendo un poco piacevole mix di insulti da tutti coloro che hanno ricevuto una spallata decisamente poco delicata da parte mia.

Non ho nessuna intenzione di affrontare altre tre ore di lezione per oggi.

Mentre raggiungo l'uscita passo di fianco all'aula di musica all'interno della quale una chitarra acustica nera appoggiata al muro attira la mia attenzione. Così, dopo aver controllato che la ressa di persone se ne fosse andata, sgattaiolo nella classe afferrando lo strumento per poi lasciare l'edificio senza essere vista.

Sono obbligata ad andare a piedi visto che questa mattina Liz mi ha imposto di andare a scuola senza moto sostenendo che "do troppo nell'occhio quando invece dovrei essere sotto copertura".

A dire la verità non sono del tutto sicura che abbia afferrato la differenza tra essere un agente sotto copertura e giocare a nascondino.

Dopo aver camminato per dieci minuti buoni ed aver ricevuto diverse occhiate stranite da parte dei passanti per via della chitarra nella mia mano finalmente, arrivo in spiaggia.

Come pensavo, è deserta, non è una delle spiagge più popolari, in realtà si tratta di una piccola spiaggetta isolata che scoperto qualche giorno fa, è davvero un ottimo posto per pensare e riuscire un po' a spegnere il mondo

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Come pensavo, è deserta, non è una delle spiagge più popolari, in realtà si tratta di una piccola spiaggetta isolata che scoperto qualche giorno fa, è davvero un ottimo posto per pensare e riuscire un po' a spegnere il mondo.

Mi siedo su una delle tante rocce in riva al mare per poi imbracciare la chitarra.

Ormai è passata più di una settimana da quando ho visto e parlato, o meglio, litigato con Luke e quindi anche da quando ho fatto quel sogno ma ciò nonostante non riesco a smettere di pensare a quella melodia.

Undercover//Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora