Angel Evans: 19 anni, agente segreto sotto copertura.
Luke Hemmings: 19 anni, motociclista clandestino e uno dei peggiori gangster americani.
Due stronzi.
Due teste calde.
Due anime tormentate.
Due vite che si incroceranno.
Un...
I'm back bitches!! Scusatemi per l'enorme assenza. Spero che vi piaccia. Vi anticipo: capitolo dolcioso *_*
Alla mia affermazione segue qualche secondo di silenzio che viene poi coperto da una sua rumorosa risata.
-Stai scherzando, spero- dice poi calmando le risate.
-Ti sembro una che scherza?- chiedo inarcando un sopracciglio.
-Andiamo, nessuna ragazza ha mai partecipato al ROD e di certo non sarai tu la prima!- mi risponde, con un mezzo sorriso di scherno.
-Questo non sta a te deciderlo- gli dico guardandolo male.
-Beh non mi pare, dal momento che vuoi gareggiare al posto mio!- esclama.
-Quanto scommettiamo che sono più forte di te?- rido.
-Quanto scommettiamo che non sai neanche far partire una moto?- ribatte continuando ad usare quel fastidioso tono da superiore.
-So far correre una moto molto più veloce di quanto pensi. Se non mi credi puoi sempre chiedere ad Hemmings e Styles, anche se non credo saranno molto felici di comunicarti la loro rovinosa sconfitta- continuo.
-Li hai seriamente battuti?- chiede sorpreso -Io credevo che Hemmings ti portasse solo a letto, non anche sulle piste- commenta.
-Per tua informazione, Hemmings non mi porta da nessuna parte. Sulle piste ci arrivo tranquillamente a piedi e, per il letto, beh lì credo si debba accontentare delle mani- gli rispondo tra i denti.
-E' davvero quello che vuoi?- mi chiede tornando serio.
-Cosa?- chiedo non capendo.
-Partecipare al ROD- risponde.
-Beh mi pareva fosse abbastanza chiaro- dico acida.
-Allora facciamo così, visto che ci tieni cosi tanto e ti credi così forte su due ruote, ti sfido. Se vinci, il posto per il ROD è tuo ma, se perdi, tornerai a Milano con me- propone.
-Accetto- rispondo -ma a patto che nessuno sapra niente di tutto questo fino all'inizio del ROD-
-Come vuoi tu- risponde -allora ci vediamo in pista il 30 alle 23 in punto, il posto te lo comunico poi-
Io inarco un sopracciglio confusa, ero convinta che avremmo gareggiato qui.
-Pensavi davvero che avremmo corso qui? Nella tana del lupo?- dice ridendo alla vista del mio sguardo perplesso -tesoro, pensavo fosse chiaro, il percorso lo decido io- continua con un sorriso maligno.
-Evans?- mi chiama una voce conosciuta piuttosto annoiata -muovi il culo le tue amichette ti stanno cercando-
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-Arrivo- rispondo alzando gli occhi al cielo, iniziando ad avvicinarmi all'entrata.
-Evans?- mi richiama Benjamin -Spero non ti dispiaccia tornare a Milano- conclude con un sorriso sornione.
