un'amore impossibile

Malika

Vidi un'ombra su un ramo alto di un albero vicino alla nostra radura.

Fiutai l'aria

Non era uno dei nostri.

Lo vidi poi spiccare il volo e andarsene nel centro della foresta, guardai il mio capo branco per sussurrargli cosa , i miei occhi da lupo , avevano visto.

Lui mi diede l'ordine di seguire quel uomo.

Mi stupì, ero alla mia prima trasformazione e già mi davano un compito, ero orgogliosa di questo ma ancora ero inesperta.

Ma era un'ordine e dovevo ubbidire.

Andai vicino alla pianta in cui avevo visto l'ombra e annusai.

Abbassai il muso a terra e iniziai a correre nella direzione di quello strano essere.

I miei passi erano veloci ma silenziosi, i miei occhi gialli scrutano qualsiasi cosa si muovesse .

Stava arrivando l'alba dovevo sbrigarmi se volevo conoscere il mio intruso.

Corsi per non so quanto tempo quando lo vidi.

Era in piedi sull'orlo di un precipizio , un ragazzo di non più di vent'anni , alto , abbastanza muscoloso e...molto affascinante .

La domanda che mi porsi era del perché si trovava li .

Io rimasi nascosta dietro un cespuglio per osservarlo meglio .

Dovevo capire di chi si trattasse per poi rivelarlo al mio capo.

Il ragazzo si voltò lentamente e puntò i suoi strani occhi verso di me con un ghigno stampato sul viso.

" io mi chiamo Tristan, so che mi hai visto sul ramo e sapevo che mi avresti seguito"

Io lo guardai con occhi confusi, Come faceva ad averlo intuito?

" uno dei miei straordinari poteri è quello di prevedere il futuro"

Continuò lui .

" e so anche che presto o tardi io e te ci batteremo in una sanguinosa guerra. Puoi dire al tuo capo branco che hai incontrato Tristan e che la mia vendetta arriverà "

Lo continuai a guardare da dietro il cespuglio ma stavolta ringhiai, il mio istinto da lupo fece tutto il resto, sbalzai fuori e gli saltai addosso per ucciderlo.

Lui si spostò all'ultimo momento e io atterrai sul punto in cui lui stava in piedi.

Lo avevo mancato.

" bene direi che hai capito chi sono "

Disse lui facendo uscire i canini

"Io ora me ne vado, ciao novellina"

Spiccò il volo con le sue ali da pipistrello e lo persi di vista .

Il sole stava sorgendo e il mio corpo da lupo si stava trasformando di nuovo nella ragazza che ero.

Nella ragazza di sedici anni che io non volevo essere, il lupo che era in me mi aveva corrotto.
Preferivo essere lupo e non quella ragazza che aveva un sacco di problemi anche con la giustizia .

Ma questa era tutta un'altra storia , forse l'avrei raccontata più avanti magari davanti ad un trancio di pizza .

Mi alzai in piedi e mi guardai le mani, si ora avevo le mani e non più le zampe veloci da lupo.

Tornai alla radura dove nel frattempo anche gli altri lupi del branco si erano trasformati.