Capitolo 6

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La sera prima
Dopo aver passato l'intero pomeriggio non soltanto a dovuto spaccarmi la schiena per pulire certe classi che sembrano essere state vittime di maiali bisonteschi,ma ho dovuto anche fare in modo di evitare Tommaso,cosa al quanto difficile visto e considerato che non faceva altro che radiografare ogni mio singolo movimento.
Tornata a casa mi getto sotto l'acqua calda e cerco di fare il più in fretta possibile visto che sto anche morendo di fame,dato che ho campato con un solo e misero panino.
Divorata la cena,manco fossi stata a digiuno per giorni,sono andata in camera di Lara per vedere come stava.
-Sto bene. Se penso che mi ha presa in giro capisco di essermi liberata di un cretino,e poi io merito di meglio-
Le sorrido,anche se mi sento colpevole perhé lei non sa che proprio sua sorella,in qualche modo,se la stava facendo proprio con il tipetto che l'ha fatta stare male.
Però io mi sto impegando ad evitarlo come se non lo conoscessi affatto.
E poi se mi stesse trattando come una delle tante?
Meglio non farsi imbambolare dal fascino del diavolo.
Oh ma tu guarda! Sono finita col passare il resto dei miei giorni a confondermi le idee per colpa di un idiota!
Ed io non sono il tipo di ragazza che fa queste cose,non me ne è mai importato niente.
Si okay ci rimanevo male quando i ragazzi non mi cercavano più dopo le mie figure di merda o le cavolate sparate a raffica,però ho sempre continuato la mia vita senza importarmene mai davvero.
E lo stronzo nonostante con lui avessi fatto nemmeno la metà di tutto ciò,resta.
Vuole sempre avere un contatto con me.
Ma non cadrò in tentazione,perché quello che vuole è soltanto portarmi a letto come ha fatto con tutte le altre.
-A che pensi?-
Mi sveglio dai miei soliti pensieri e ritorno alla realtà,dove sono sul letto di mia sorella a parlare di un ragazzo che dobbiamo evitare e disintegrare dalla nostra esistenza entrambe,senza che lei sappia della mia coinvolgenza.
-A come lo posso ammazzare per vendicarti!- o anche vendicare me.
Avevo detto fin dal primo giorno che lo avrei picchiato,e se la situazione si fosse creata,ovviamente a causa sua,organizzare un'attentato in pigiamone mentre mangio cioccolata è di certo il top.
-Hahah no dai non serve,in questo modo crederebbe di essere il centro del mondo,e non lo è,quindi meglio non illuderlo-
-Saggia sorellina!!-
La abbraccio e poi vado in camera mia,in preda ai sensi di colpa.

Adesso lo eviterai sempre,non c'é motivo di preoccuparsi.

Lo so ma quei baci che ci sono stati mi fanno stare male,se penso che per mia sorella quel tipetto è stato importante...a volte mi sento anche in colpa di essermi piaciuto parecchio.

Cercavo di tranquillizzarti un pò,sei troppo tesa.

SEI troppo tesa,aiutami a non pensare più a quel bocconcino sexy super idiota,e tutto andrà meglio!

Bocconcino sexy?!?!
Merda...sarà dura.

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Mi giro per l'ennesima volta nel letto,senza aver mai chiuso occhio per tutta la notte,sono stata vittima di pensieri in contrasto tra loro.
E dopo aver guardato tutti i film di Raul Bova anche fino alle 2:30,non è servito per distrarmi e stancarmi.
Mi alzo dal letto.
Lavo la faccia vittima dalle occhiaie,sono così inguardabile che per una volta metto il findotinta colorendomi un pò,metto la matita agli occhi,rimmel e poi vado a cambiarmi.
Indosso un leggins nero,una felpa enorme della Duff bear e poi le mie inseparabili vans nere.
Afferro lo zaino e corro a scuola.
Lra non viene con me perché oggi c'é un'assemblea di istituto,ovvero una marea di studenti rinchiusi in una stanza incapace di tenerci tutti,e chiaramente staremo tutti azzeccati come delle sardine in scatola.
Quasi quasi torno indietro,ma purtroppo sono già arrivata a destinazione.
Vedo in lontananza la puttanella della mia classe,Arianna,appiccicata a Tommaso,e lui ovviamente non resta impassibile ad una maglietta un pò troppo scollata ed ad un perizoma chiaramente evidente dal leggins quasi trasparente.
Ma dico io la madre non le dice niente? Bah. Chissene.
Imbambolata a guardare con evidente faccia schifata quei due,a svegliarmi dal mondo dei pensieri desideriosi di omicidio,due diamanti azzurri mi riportano sulla terra,dove ho fatto una delle mie figure di merda.
Lui guarda lei,poi la scanza e guarda me,in modo malizioso e sexy.
Ma io non mostro nessun interesse,e vado dritta in classe.
Ho fatto bene a decidere di lasciarlo stare,l'ho fatto a prescindere...eh beh sostituirmi è stato facile,quindi mai più problemi con lui.
Penso mentre sorrido soddisfatta ed anche un pò ironica se penso che,nel profondo,mi ha già presa in giro,anche se per poco e con poco.
Poso lo zaino in classe e prendo i soldi,intenta ad andare al bar per prendere una merendina,visto che a casa non mi andava di mangiare,e poi quella sarebbe stata anche la mia merenda. (Sono lunatica con il cibo a volte)
Di solito mangio come se non ci fosse un domani,per fortuna sono abbastanza magra e non mi lamento,anche se mi deprimo quando vedo quelle ragazze con la pancia piatta che anche quando si siedono non ci sono i rotolini.
Ma vabeh,pazienza.
Nel bar c'é troppa gente e forse scendere è stata una cattiva idea.
Vengo spinta di qua e di là quasi fossi una pallina da ping pong e,quando sto per raggiungere un posto in fondo al bancone,inciampo sul piede di una ragazza cadendo quasi a faccia a terra,se non fosse per la fortunata abilità umana a pararmi.
Tutti ridono,chi senza pudore e chi mordendosi il labbro per trattere la risata.
Io avvampo.
Alzo il cappuccio della felpa,afferro un kinder bueno lasciando i soldi a Marco,il ragazzo del bar,e scappo via,sbattendo violentemente contro...
Due occhi magnetici.
Verde foresta.
-Hey tutto bene?- chiede preoccupato.
-Si...s-scusa-
-Non preoccuparti-
Mi faccio piccola piccola,come se ci volesse tanto poi di fronte a lui,alto quasi...
-Neanche arrivata e già ti acchiappi i ragazzi? Mh precoce la ragazza-
LUI.
-Senti Tommaso,vaffanculo-
Detto proprio papale papale,sa sempre come farmi innervosire.
Sorrido dolcemente alla mia vittima e corro in classe,mangiando nervosamente nel frattempo lo snak.

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