Capitolo 5

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Siamo qui,io ed il Dio Greco imbecille,con il bidello dalla faccia scioccata e la professoressa dalla faccia incazzata nera....beh dal colore reale però direi rossa.
Vabeh era squallida...ma questo fa parte di me oramai.
Ritornando al momento imbarazzante,io infilo con una velocità supersonica la maglietta di Tommaso,mentre la mia era bagnata e la mostravo al "pubblico" dello "spettacolino" dando spiegazioni,agitando le mani all'aria,sbuffando e disperata alimentando ancora di più la rabbia della prof.
Mentre l'idiota cronico qui vicino a me è totalmente rilassato,come se per lui fosse normale essere scoperto mezzo nudo con una ragazza altrettanto spogliata,che poi soltanto le magliette non avevamo,da sottolineare situazione creata per colpa del suo cervello minionico (beh si,i minions sono carinissimi ma anche piccoli,come il suo cervello).
Beh ma in fondo è di un puttaniere totale di cui sto parlando,quindi si,lui sarà anche abituato,ma io no!
E poi sorride con quel ghigno strafottente che rende la mente isterica e quelle sue fossette adorabili che la rendono pervertita.
Oh ma dai! Ora non è il momento!
-Non voglio altre spiegazioni Stolfi! Ciò che ho visto è abbastanza,ve la vedrete con il preside voi stessi! Andate e senza discussioni...muversi!-
Okay questa è davvero un sergente militare,tanto da farmi scattare in punta di piedi e mettere la mano in frote come saluto della marina,il cretino affianco a me se la ride,ed io capisco troppo tardi di essere una rincoglionita.
-Mi prende anche in giro signorina?! Bene! Avrà un punizione in più a quella che vi darà il preside!-
Ma perché sono così idiota?!

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-Il regolamento parla chiaro:niente amoreggi nei dintorni della scuola,tanto meno in infermeria...Stolfi lei sarà anche nuova ma mi sarei aspettato ugualmente contegno...lei,invece,Schiavo,sono 5 anni che diciamo sempre le stesse cose,direi che è arrivata l'ora di capire no? Quest'anno ha gli esami di maturità,mi aspetto grande impegno da parte sua-
Mentre ero imbambolata a guardare il vuoto imbarazzata per la scena di poco fa,il tipetto gioca con la carta di un taquino che stava sopra la scrivania costruendo aereoplanini.
-Senta,signore- inizia il deficente -questa volta non ho fatto niente,mi creda-
Per una volta potevo sentire un tono serio,per lo più un discorso serio,fuorouscire dalla sua bocca.
-È la signorina Stolfi che ha iniziato!-
Cosa?
Io ti castro figlio di buona donna!!!
Scatto in piedi oramai lucida sopo lo stato momentaneo in fase stand-by.
-Non è vero! Mi ha buttato l'acqua addosso! Ecco perché sono stata costretta a togliere la maglietta ed ad indossare la sua!-
Approposito.
Lui è ancora a petto nudo.
-Vede? Non la smette di guardarmi...ha approfittato della questione,sono soltanto una vittima- dice falsamente innocente.
Però merdasecca! È mai possibile che devo sempre incantarmi a guardare il muscoli di questo perfetto,e sottolineo perfetto,idiota?!
-Ma finiscila che tu non te lo sei fatto ripetere due volte di toglierti la maglietta!-
Silenzio di tomba.
Touche.
Hehehe

-Okay adesso basta! Oggi sostituirete i bidelli,pulirete tutte le classi e tutti i banchi...anche se sono già puliti! E adesso fuori-
Il tipo si alza e va via,mentre io me la prendo con comoda.
Passare una mezza giornata a pulire la scuola?
Per di più in compagnia di colui che odio di più in questa scuola ma che riesce comunque a togliermi il respiro per quanto è bello da mozzare il fiato?
Aiuto...panico.
-Grazie caprone-
Gli dico.
-Se tu non fossi una pazza imbranata non sarei stato costretto a vendicarmi-
-Ah si adesso la colpa è la mia?!
Siamo finiti in questo casino per colpa tua,non mia! In presidenza ci siamo finiti per quello che è succ-
Mi afferra le spalle e mi fa sbattere contro il muro,naso contro naso,labbra quasi incollate.
Credetemi,quel quasi mi fa dare di matto,soprattutto se so che bacia da Dio.
Sorride maliziosamente.
-In fondo è stato carino-
Divento rossa come un peperone.
-E tralaltro,potrei anche accontentarmi delle tue tettine,tavoletta-
Strabuzzo gli occhi e gli dò un pugno sulla sua tartaruga,facendomi male alla mano ed imprecando in aramaico.
Lui ride.
Ci prende gusto a prendermi in giro.
Lo guardo male.
-La maglia puoi tenerla- dice prima di andarsene.
Io ti ammazzerò un giorno!

Si...di baci.

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Suona la campanella,e l'inferno di pomeriggio inizia.
Prima però,vado al bar della scuola,intenta a comprare un panino visto che il mio stomaco sta divorando gli altri organi del mio corpo per quanto ha bisogno ardentemente di cibo.
Prendo un panino al prosciutto crudo ed una bottiglietta d'acqua naturale.
Mentre esco sbatto contro qualcuno...ehm...LUI.
Ha un'altra meglietta,avrà pensato bene di portare il cambio dopo educazione fisica.
-Tranquilla bellezza non c'é fretta,dopo puoi avermi tutto per te-
Oh ma guarda tu che presuntuoso!
Come se mi facesse piacere passare un pomeriggio intero SOLA a scuola con lui,con rischio di combinare chissà cosa...
Ehm. Beh. L'idea non è così male però.
Si ma non lo ammetterò mai!
Gli dò una spallata e corro in classe a mangiare.
Una volta che se ne sono andati tutti vado nel ripostiglio per prendere pezze e sgrassatori.
Però,gli sgrassatori sono su un mobiletto alto e,come al mio solito,inciampo vicino ad un secchio,per fortuna vuoto,e cado facendo un gran fraccasso e lasciando che mi cada parecchia roba addosso.
Tra cui la mazza della scopa in testa.
Entra Tommaso,mi guarda attentamente e scoppia in una fragorosa risata,però rido anche io,se penso a quanto io possa essere imbranata.
-Aiutami cretino!-
Ma chiude la porta e sono al buio sola,almeno era quello che credevo.
-Dio che idiota- penso ad alta voce.
Provo ad alzarmi ma LUI mi spinge di nuovo a terra.
-Ahi!-
-Shhh- sussurra mentre mette l'indice sulla mia bocca per ammutolirmi.
Mette la mani sui miei fianchi,e non capisco più niente fino a qiando non sento le sue labbra sulle mie.
Il mio cervello è andato a farsi fottere e le farfalle nello stomaco non vogliono andarsene.
Gli mordo il labbro inferiore e lui,quando riprende a torturare le mie labbra intensifica il bacio con la lingua,che trova ben presto la mia ed a vicenda esploriano le bocche dell'altro.
Mi sento schiacciare sempre di più alla parete e le sue mani da che erano sulla maglietta adesso erano sulla mia pelle,e stavano salendo.
Sempre più su.
Lentamente.
-B-basta- dico in un sospiro di piacere mentre scende a baciarmi il collo.
-So che effetto ti faccio Eleanor...lasciati andare- sussurra sul mio collo,prima di mordicchiarlo un pò.
Ora capisco perché le vittime dei film vampireschi non si ribellano quando si avvicinano al loro collo,le fanno prima godere e poi quando non sono mentalmente lucide attaccano.
Ma questa volta sono io ad attaccare.
Lo respingo con una forza che nemmeno credevo di avere facendogli perdere l'equilibrio.
Afferro l'occorrente per cui ero entrata qui ed apro la porta correndo nella mia classe,iniziando a svolgere il mio compito.
Ho ancora la pelle d'oca e soltanto pensare al suo tocco su di me non fa altro che alimentare il desiderio profondo che ho per lui.
Senza accorgermene avevo portato le mani sulle labbra,come per riassaporare i baci,lo stesso vale per il collo.

Scuoto la testa e ritorno in me,rimetto la mia maglietta una volta asciugata,e non so come trovo il coraggio per entrare in classe di Tommaso.
Poso la maglia piegata su un banco che è sicuramente il suo,visto le pieno di frasi insensate ma vere...tipo:
-Tommaso sei un figo che mi farei volentieri...Alessia della 4D,se hai bisogno vieni a chiamarmi...tutte mi amano,che posso farci- dice il puttaniere.
Sospiro rassegnata e mi giro guardando quei due pozzi d'acua che cercano di scavare a fondo nei miei grigi tempesta.
-Tranne una,me-
-Oh no,anche tu mi desideri,altrimenti non ricambieresti i miei baci-
Colpita ed affondata.
-Senti! A proposito di questo! Non puoi baciarmi ogni volta che ti viene voglia come fossi un giocattolino da usare quando ti pare! Sono stanca okay? Facciamo presto a pulire la scuola e andiamocene,che sono stanca di avere a che fare ancora con uno come t-
Merda.
Che ha fatto? Mi ha baciata.
Ancora!
Ma ci prende proprio gusto a farlo quando cavolo gli pare.
Mi fa sedere su un banco e si fa spazio tra le mie gambe,continuando a baciarmi.
Lo pizzico sul braccio.
-Ma hey!- dice quasi deluso.
-Ti ho avvertito,da adesso in poi basta baci!-
Mi fissa dritto negli occhi.
-Vedremo- dice sensualmente prima di andarsene in un'altra classe.

Bene,piano "evitalo o sei fottuta" in atto da adesso....ehm. Beh.
Proprio adesso sarà difficile...ma ci provo.

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