Capitolo 14

521 35 7
                                    

<<Eccoci qui>> dice in un sospiro Tommaso.
<<Lo vedo>>
Ci giriamo contemporaneamente verso Sky che è praticamente andata in coma e questo fa ridere entrambi.
<<Ascolta>> inizia a dire dopo che io pensavo e speravo di dover entrare e concludere la giornata con un bel sonnellino.
<<Mi dispiace,ok?>>
Strabuzzo gli occhi.
<<Cosa?>> gli chiedo incredula.
<<Mi dispiace di aver fatto il coglione. Mi dispiace di essermi fermato davanti un briciolo di difficoltà e mi dispiace di averti dimostrato il contrario di quello che io avrei voluto>> ammette tutto d'un soffio.
<<Cioè?>> chiedo con un filo di voce,imbarazzata per l'argomento tirato in ballo che io avrei preferito evitare a vita.
<<Cioè che mi piaci. Insomma,non aspettarti che io ti dica ti amo e di stare per sempre felici e contenti con te,però voglio provarci. Voglio vedere come ci si sente ad avere una sola persona che ti riempia le giornate. Anche se quella persona è una pazza come te. Perché per soddisfare un matto c'è bisogno di una folle>>
Ma come riesce a dire cose brutte e belle insieme? Nella stessa frase poi.
Questo ragazzo non smetterà mai di sorprendermi.
Sorrido,un po' in colpa.
<<Be' anche a me dispiace,insomma sono scappata via per mesi,ho anche aspettato e sperato che tu facessi qualcosa affinché io potessi tornare indietro. Ma avevi le tue ragioni,sono stata davvero psicopatica e me ne pento. Ma so anche che è passato del tempo e le cose con il tempo cambiano,quindi>>
<<Quindi niente>> mi interrompe bruscamente facendomi sussultare e sostenere il suo sguardo,quando prima fissavo il manubrio dell'auto fissando il vuoto.
<<È vero,ne è passato di tempo,un tempo in cui non sono andato a letto con nessuna né tantomeno volevo. Un tempo in cui ho pensato costantemente a te ed ai tuoi occhi grigi tempesta che quando sorridi si illuminano quasi a sembrare che un fascio di luce li colpisca. Questo tempo mi ha aiutato a capire che non ha senso averne cento quando potresti averne una che ti farà stare bene,bene per davvero>> continua a dire altre cose smielate e quasi surreali però la mia tesa non riesce più a seguirlo perché il mio livello di attenzione è ceduto.
Sono un disastro lo so,ma che posso farci.
<<So che sono una testa di cazzo però>>
Lo bacio.
Ok non so cosa mi sia preso.
Forse vedere le sue labbra che si muovevano ininterrottamente durante la sua confessione hanno scatenato in me un coraggio che credevo di non avere.
Ammetto che le sue labbra grandi,morbide e che sanno di menta mi sono davvero mancate.
Lui inizialmente si è irrigidito alla distanza azzerata di colpo,però poi subito ha lasciato cadere le sue mani sui miei fianchi accarezzandomi la schiena e stringendomi di più a sé mentre io gli stavo iniziando a strattonare quei capelli morbidi che mi piacevano tanto.
Le lingue giocano ad acchiapparella ed assaporano l'una la bocca dell'altro.
Vibrazioni ovunque.
Quando mi tocca la fronte per spostarmi i capelli sento un gran male dove ho battuto la testa e questo fa sì che io mi allontani bruscamente da lui facendolo male alle labbra.
<<Scusa>> diciamo in contemporanea per poi sorriderci.
Riprendiamo fiato e poi senza dire altro portiamo Sky in camera sua.
La svesto e la lascio riposare mentre scendo in cucina dove Tommaso mi sta preparando il ghiaccio.
Lo afferro e lo poggio sul bernoccolo,però inizia a sciogliersi ed a scapparmi dalle mani.
Lui ride.
<<Dovresti metterne di più in un fazzoletto,non a mani nude>>
Ah.
Quanto sono idiota.
È che la sua presenza mi rende più scema del solito però al tempo stesso riesco a sentirmi a mio agio con lui.
Sarà che in fin dei conti è scemo anche lui.
Mi prepara il fazzoletto con i cubetti di ghiaccio e me lo porge.
Restiamo a fissarci per un bel pó.
<<Prima mi hai rubato il ruolo>>
Corrugo la fronte non capendo.
<<Di solito sono io a rubarti dei baci>>
Sorrido.
<<Be' direi che l'alunna ha superato il maestro>>
<<Già...e la cosa non mi dispiace affatto>>
Poso il ghiaccio una volta che il dolore è passato e faccio per andare da Sky per poi dormire,ma scivolo sul ghiaccio sciolto che prima ho fatto cadere per sbaglio e che,evidentemente non me ne sono accorta (visto che stava ancora a terra).
Ma per una volta.
Per una fottuta volta non sono caduta,almeno non per terra.
Bensì addosso a Tommaso schiacciandolo con la mia schiena.
E così ci ritroviamo abbracciati.
Ed io perdo cento battiti,se non di più.
Sento che anche lui ha il battito accelerato e la cosa mi fa piacere.
<<Non così presto>>
<<Ma sono quasi le due>>
E prima che io potessi mettere a fuoco qualcosa,mi sento girare e le labbra travolgere in un bacio poco casto.
Va bene adesso posso morire essendo sicura di essere in paradiso.
O almeno all'inferno con una piacevole accoglienza.
Non lo allontano,anzi,gli butto le braccia al collo e mi alzo sulle punte per baciarlo ancora meglio.
Lui mi afferra per le gambe e cammina per la stanza trascinandomi non so dove.
Sono un po' in ansia ma non sono spaventata.
Mi fa sdraiare sul divano e lui si stende su di me,tra le mie gambe,continuando a baciarmi.
Sento la sua mano che mi accarezza l'interno coscia sinistro e si avvicina alle mie mutandine.
Dovrei fermarlo,ma non voglio.
E mi sono detta fin troppe volte che non è il momento giusto o altre stronzate del genere.
Per una volta sarà meglio che io faccia ciò che mi pare,altrimenti una vita intera di rimpianti sarà una punizione troppo grande da sopportare.
Non mi sono resa conto,poiché pensando come al mio solito,che aveva raggiunto la mia intimità e che stava infilando un dito,il tutto mentre continuava a baciarmi per poi scendere al collo.
Sento un leggero fastidio ma ciò non mi spinge a volere che si fermi. Poi ne infila due,e va più a fondo ed è adesso che sento un bruciore,ok non è per niente piacevole questo.
Inizio a mugolare un po' e non so neanche io per cosa.
Lui si ferma e mi guarda.
Potrei giurare di essere rossa come un peperone e sono contenta che la luce sia spenta.
<<Tranquilla,cerca di rilassarti...ma se vuoi che io mi ferma,basta dirlo,ok?>>
Annuisco.
<<Voglio sentirtelo dire>>
Sorrido <<Va bene>>
Mi bacia e continua.
Dopo un tempo che mi sembra infinito dove il bruciore mi invade mentre le sue dita entrano ed escono da me,sento un brivido di piacere,intenso. E lo sento ovunque.
Respiro affannosamente e rumorosamente,come lui,che sento sulla mia pelle delle imprecazioni di piacere che non riesco a decifrare.
Il mio corpo è come se sapesse cosa fare prima ancora che io possa capirci qualcosa.
Poi lui si ferma.
Mi sfila le mutandine.
Oh no.
Si toglie la canotta e quella visione scaccia via ogni paranoia.
È davvero bellissimo.
Insomma ok è un figo e tutto,però non so.
Questa volta ha qualcosa di diverso.
È davvero bello e voglio sul serio che lui sia mio.
Beh forse già lo è ma devo ancora rendermene conto.
A restare imbambolata a fissarlo non mi sono resa conto che si era infilato un preservativo.
Ma i ragazzi ne portano sempre uno in tasca?
Quando ritorna da me annullo anche quei pensieri fuori luogo e penso soltanto ai suoi baci caldi,umidi,che sanno di menta.
Con una rapidità mi toglie il vestito e per fortuna non si è impigliato,altrimenti la figura di merda sarebbe stata peggiore di tutte le altre fatte fino ad adesso.
Le sue mani su di me non mi fanno capire più niente e chiudo gli occhi assaporando ogni tocco,ogni bacio,ogni morso.
Poi sento che si spinge con delicatezza dentro di me e porca troia fa un male tremendo.
Soffoca i miei mugolii di dolore con i suoi baci.
Mentre spinge lentamente.
Ho le lacrime agli occhi ma non per il dolore,perché man mano sta svanendo lasciando spazio al piacere,ma bensì perché è così bello,ed intenso,che è l'unico modo per esternare come mi sento.
L'unico modo dopo quello che sto facendo ovviamente.
Perché donando tutta me stessa,anima e corpo,a questo ragazzo che è capace con poco di farmi star bene come una fattona e con un nulla di distruggermi,non credo che sia poco.
Al momento sto donando tutto di me,non soltanto la mia verginità.
Gli sto facendo capire che mi fido di lui,che voglio essere sua e che l'idea che lui sia mio,solo mio,mi fa ammattire.
"Non ti dirò che ti amo,ma che voglio provarci"
L'amore non si dice,si fa.
Ed è ciò che stiamo facendo,quindi non mi interessa.
Voglio permettermi di fare questa splendida pazzia.
<<Sei mia...tutta mia>> dice in un soffio e non mi lascia nemmeno il tempo di rispondergli che affoghiamo ed annulliamo tutto il resto: le persone,i problemi,le insicurezze.
Tutto.
Per esserci soltanto noi due e lasciar spazio ai sentimenti di sopraffarci.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 24, 2017 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Potrai mai amarmi?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora