Capitolo 11

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-Oddio che cazzo ho fatto?!?!-
Urlo disperata dal bagno.
Volevo tingere i capelli di una tonalità più chiara ma il colore che ho preso era verde!
Dio ma come si fa ad essere così imbranata?!
Sono sola a casa il che vuol dire che prendere una corda ed impiccarmi potrebbe essere una cosa fattibile,senza intrusioni.
Perché penso questo? Perché è il karma.
Ho sbagliato con Tommaso e mia sorella e adesso qualsiasi cosa tocco si trasforma in calca,sono diventata un'antimida!
Adesso i capelli.
Non ci sto male però a me non piacciono per niente.
Fortuna che però non è un verde acceso,ma quasi mischiatto all'azzurro il che lo rende chiaro.
Questo diciamo che rende il casino accettabile.
Sospiro rassegnata e vado a letto a dormire con il desiderio di risvegliarmi esattamente com'ero qualche ora fa.

[...]

Le sue mani vagavano sulla mia schiena e mille brividi non lasciavano il mio corpo,le magliette erano a terra in quello sgabuzzino e tutto quello che si udiva era lo schioccare dei baci e i nostri ansimi.
Mi stava baciando il collo e stava scendendo giù ai seni,con le mani aspettava sempre di più per slacciare il reggiseno e quell'attesa mi stava facendo impazzire.
-Tommaso...muoviti- dico in un sussurro.
Ma lui si allontana.
Si riveste.
E resta lì impalato a fissarmi.
Poi due mani appaiono dal nulla appoggiandosi sul suo petto e facendolo girare.
Li sento baciarsi.
Ma che cazz...?
Mi avvicino e mia sorella lo trascinò via.

Driiiin!
Scatto seduta sul letto in preda al terrore.
Anche i sogni deve tormentarmi?
Devo soltanto liberarme,eliminando il problema.
Detto così potrei sembrate una pazza omicida,ma in realtà voglio soltanto essere in pace,e l'unico modo è lasciar stare tutto.
Almeno eviterei di svegliarmi con delle occhiaie ogni giorno sempre più marcate.
Vado in bagno e faccio al mio riflesso una linguaccia.
Lavo i denti,la faccia,e pettino i capelli ad occhi chiusi,mi fa impressione guardarli.
Metto un leggins nero ed una canotta grigia,una felpa e delle scarpe da ginnastica, avrei avuto educazione fisica alla prima ora.
Che inferno.
Metto l'eyeliner e mascara con i correttore,tanto per essere presentabile.
Afferro il cellulare, lo zaino e corro a scuola.
Prima di girare l'angolo metto il cappuccio,almeno avrei evitato gli occhi addosso.
Ma non il mio obiettivo.
Eccolo lì, quel Dio Greco,che sta liberamente flirtando con una del primo.
Mi guarda,io giro la faccia e proseguo dritto.
Ma poi sento una mano afferrarmi il braccio e spingermi al muro del corridoio isolato,eh già sono tutti fuori o nelle classi.
Non avevo calcolato il cappuccio che si era abbassato e lui ride vedendo i miei capelli.
-Ma che hai fatto? Hahaha-
-Un piccolo incidente- dico morfificata dalla vergogna.
Poi smette di ridere e mi squadra da capo a piedi.
Ammicca un sorriso malizioso e poi mette le mani sul mio sedere avvicinandomi a lui e baciandomi il collo.
Sento una leggera pressione da parte dei suoi pantaloni il che mi spaventa un po.
Lo allontano.
-Dobbiamo parlare-
-Proprio adesso piccola?- dice prima di riprendere a baciarmi con foga.
-...si- dico quasi in un sospiro.
Si stacca dal mio collo ma le sue mani restano dov'erano.
-Inizia-
Le parole non escono dalla mia bocca.
È davvero quello che voglio? Lasciar star tutto?
-Eleanor ci sei?- mi sveglia dal mio stato di trance.
- si ci sono ma...ho dimenticato cosa dovevo dirti,forse non era importante-
-Okay- dice prima di baciarmi sulle labbra.
Un bacio inizialmente casto,ma poi diventa sempre più passionale con le lingue che si cercano.
Poi lo allontano di scatto.
-Le lezioni!-
Ride.
-Oramai ci conviene entrare a seconda...o non entrare proprio-
Alzo gli occhi al cielo.
-E che faremo per un ora?-
-Tante cose-
Mi prende per mano e mi porta giù, nell'aula di anatomia che viene usata soltanto per educazione sessuale,un idea del preside.
Non lo facevo così pervertito.
Mi fa sedere su un banco e riprende a baciarmi.
Ancora più viglioso di prima.
Non so né come né quando ma gli sfilo la maglia e resto incantata dai suoi pettorali.
Mi bacia sul collo.
-Oggi verrai in palestra?-
-si-
-Ti va di fare una lezione speciale?-
Dice dopo avermi tolto la canotta e preso a baciare i seni.
-Si-
Sta per slacciare il reggiseno ma si ferma.
E mi porge la maglietta.
-Non voglio che la tua prima volta sia qui,deve essere in un letto...deve essere memorabile per te e lo sarà così per me-
Gli salto addosso abbracciandolo e lui mi stringe ancora più forte.
Non so spiegarlo ma il desiderio che provo per lui fa sempre in modo di volerlo fare.
Se arrivassi al punto forse un po esiterei,ma lo voglio talmente tanto che con lui potrei superare questa paura.
-Ho un po vergogna di dirti una cosa-
-Dimmi tutto-
Sospiro.
-Io adesso....ho voglia-
Lampadina accesa...sento andare in fiamme la faccia.
Vedo il suo sguardo illuminarsi.
-Allora piano B,non si va a scuola,io ho casa libera...almeno il posto è meglio di questo-
Annuisco un po imbarazzata.
-Se devi farlo per paura che possa andare via non farlo...io aspetto tel'ho detto-
-No! Non è per questo-
Sorride.
-Allora andiamo-
Mi prende per mano e andiamo.
Ammetto di avere un po d'ansia,ma lo voglio e non mi importa.
"Nella vita bisogna essere egoisti".
Ed io voglio averlo egoisticamente tutto per me.





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