Capitolo 13

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Sono passati mesi,la scuola è quasi finita e l'estate sta per spalancare le sue porte divorandomi nel ciclone di un caldo paragonabile ad un forno crematorio (riferimento puramente casuale ai 30º già a maggio,ma Vabeh dettagli).
Dopo l'ultima volta che ho visto Tommaso,le cose sono andate un po' diversamente e ci sono stati vari cambiamenti in generale:
Con Sky ho sempre più un rapporto bellissimo,mentre la aiutavo con Ron in modalità cupido mi sentivo sempre più una fallita,perché mi rendevo conto che più andavo avanti e più il mio destino era essere zitella,e vivere sola con gli animali mentre mi dondolo su una sedia a cucire tutine di lana per i miei cani e gatti come regalo di Natale.
Ehm ok come futuro mi sembra manco quello di una barbona,ma se non altro ho reso l'idea di come mi vedrò.
Mia sorella da quando è tornata a casa per le vacanze di Pasqua e non è più andata via,perché fortunatamente abbiamo chiarito.
Abbiamo investigato manco fossimo l'ispettore Sherlock Holmes e Watson perché eravamo curiose di alcuni movimenti strani di nostra madre,scoprendo che se la faceva con il vicino.
Da non escludere che mia sorella si è sistemata in campo di cuore con un mio compagno di classe e fanno sempre i piccioncini piccini picciò facendomi vomitare arcobaleni.
Nei momenti in cui faccio l'ennesima candela mi sono dedicata maggiormente alla pizza,che l'avevo un po' trascurata dopo che qualcuno mi ha reso difficile un periodo che sarebbe dovuto andare in tutt'altro modo.
Ma Vabeh sono sopravvissuta e quindi ne vado fiera.
A scuola mi fiondavo sempre nei libri quando era intervallo,ma anche nei momenti più inopportuni. Insomma ogni scusa era buona per non portare il culo fuori da quella classe in modo da non trovarmi a dover affrontare lo stesso arrogante/presuntuoso/modesto/stronzo che dopo aver colto il messaggio della mia decisione non mi ha più scocciata (cosa buona ma anche no).
Speravo che mi facesse trovare i cornetti sul banco ogni mattina oppure che venisse a prendermi a casa per plagiarmi del fatto che tenesse a me davanti ad un panino del McDonald's.
Ma questa è la vita reale,dove una volta che mandi a fanculo la gente,è raro che tornino.
Sospiro sul pullman mentre sto andando a scuola e lo faccio così forte che faccio girare non poche persone verso di me (sarà strano ma ultimamente la gente sta sempre in silenzio,forse è il caldo oppure lo stress di fine anno).
Divento rossa come un peperone e nascondo la testa tra le spalle manco fossi una tartaruga e torno a guardare fuori dal finestrino,rendendomi conto che è la mia scuola quella che vedo e che devo scendere.
Ma stamattina qualcuno lassù ce l'ha con me perché il pullman non si ferma e quindi devo fare una corsa manco fossi flash.
Peccato che lui è un figo della madonna così come qualsiasi cosa fa,ed è di conseguenza perfetto. Mentre io sono un'imbranata cronica e mi ritrovo su un sediolino in fondo,quindi immaginate la mia fatica per correre ma non urtare nessuno e soprattutto non inciampare nei miei stessi passi.
Cosa che,ovviamente,non riesco ad evitare ed infatti,dopo aver urlato un <<Devo scendere!!!>> con la e prolungata all'infinito,al secondo scalino del bus per scendere prendo una storta che mi fa un gran male ma che mi provoca una caduta che mi fa spiaccicare al pavimento manco fossi una balena spiaggiata e quindi,come previsto,tra i passeggeri del pullman e tutti gli studenti fuori scuola,le risate sono scoppiate in un nano secondo.
Le figure di merda sono le uniche cose costanti della mia vita.
E che vita di merda però.
Mi alzo e mi stiro i vestiti,così come sistemo anche i capelli e faccio finta di niente,anche se non è facile visto e considerato che mezza scuola mi ha oramai puntata come lo zimbello/clown della situazione.
Alzo gli occhi al cielo e,con volto rosso peperone e testa bassa per nasconderlo,entro a scuola cercando il più veloce possibile di entrare in classe. Ma lassù nessuno è ostile nei miei confronti e quindi sbatto contro qualcuno cadendo sonoramente di culo a terra.
<<Potresti non stare al centro del corridoio imbambolato come una bella statuina?!>> sbotto isterica e acida alla mia povera vittima che,in cuor mio,so che non c'entra un cazzo con la mia sfiga di merda.
<<Bene bene bene>>
Oh no...
Alzo lo sguardo e...
<<Tecnicamente sparisci e adesso rompi anche il cazzo? Ci vuole un bel coraggio>>
Tommaso.
Il suo tono è molto,molto rimproverante,e questa cosa poco mi piace perché ammetto che mi fa quasi paura.
Resto pietrificata e deglutisco così forte da sembrare che io avessi ingoiato la mia voce.
Visto e considerato che non riesco ad emettere un suono.
Mi alzo di scatto e resto a fissarlo per qualche secondo che però apparentemente sembrano minuti.
<<Be' che c'è? Il gatto ti ha mangiato la lingua?>> sputa acido per poi ridere di gusto.
Quando metto a fuoco la situazione,lui è con il suo gruppetto di amici che ridono sonoramente insieme a lui...tranne uno che,al contrario di loro,mi guarda quasi con compassione.
Ritorno su Tommaso e nel momento in cui gli do una spallata per poi oltrepassare la mini folla del suo gruppo,un bel <<Vaffanculo>> al 100% di sincerità non poteva non fuoriuscire dalla mia bocca.
Peccato che invece di assumere un tono severo come Elèna con Damon nella prima stagione di The Vampire Diaries quando quel figone voleva baciarla credendo che fosse una facile come quella stronza di Katherine,il mio tono reale era paragonabile ad un palloncino in fase di sgonfiamento. Perché era un suono quasi inaudibile. Ma so che lui ha capito,ed è ciò che basta.
Nuovamente mi fiondo in classe correndo e senza,per fortuna,fare altri danni.
Butto lo zaino sul banco al posto del mio compagno che al momento è assente (e spero lo sarà per tutto il giorno così posso prendere questo banco tutto per me. Sono cattiva a volte lo so),e poggio la testa su quel fresco tentando di rinfrescarmi mentre lascio cadere le braccia a peso morto,sospese in aria.
Chiudo gli occhi come per scacciare parte della mattinata (anzi a dir la verità: tutta) quando sento un formicolio sul collo.
<<Mm lasciatemi in pace>> mormorò esausta con la voce soffocata dal banco.
<<Smettila di fare la depressa>>
Sky.
Anche se è la sorella del diavolo,è un'angelo e menomale che c'è lei,almeno qualcosa di buono da quando sono qui è successo.
Poggio il mento sul banco senza però cambiare il resto della mia posizione e mi ritrovo con gli occhi nei suoi,visto che si è inginocchiata per essere al mio stesso livello.
<<Allora>> inizia a dire <<Tu stasera vieni ad una festa con me>> dice più come un ordine che una richiesta.
Sbuffo divertita <<E chi ti dice che a me va?>>
<<La tua migliora amica,ovvero me>> ammette decisa. <<Perciò oggi pomeriggio vengo da te così ci prepariamo e porti quel bel sedere un po' fuori dalla stessa monotonia. L'estate sta per iniziare e tu hai bisogno di vivere>>
<<E chi ti dice che non so come si vive? Mi manca l'ultima puntata di tirtheen reasons why per poi sentirmi in parte completa,e devo vedere tutti e cinque i film di Final Destination!>>
Alza gli occhi al cielo.
<<Ecco vedi? Disconnettiti per connetterti,questa non è la vera vita>>
"Disconnettiti per connetterti".
La stessa frase che dice Tamara in diario di una nera superstar!
Quella tipa la adoro,parla a raffica e la maggior parte delle volte quasi spara cazzate e poi adoro la sua mania nel pianificare le cose e di parlare in codice.
Senza che me ne accorgessi avevo gli occhi a cuoricino e mi ritrovo a guardare una Sky scioccata.
<<Non dirmi che stai pensando a qualcosa riguardante la tua ossessione perenne di film e libri!!>> mugola quasi pregando Dio per ricevere un po' di fortuna.
Quello che dovrei fare io più volte ma so che se ci provassi ancora (nonostante lo faccia da quando ho iniziato a parlare),sarebbe nuovamente speranza sprecata.
Anche se la speranza è l'ultima a morire,nel mio caso si è suicidata.
<<Eleanor! Mi ascolti quando parlo?!>>
Urla facendomi sobbalzare oltre che ritornare bruscamente alla realtà.
<<Scusami Sky...comunque si,stavo pensando alle mie solite cose che è meglio se tu non sappia>> sorrido nervosamente per poi continuare <<comunque ok,l'importante è che non mi ritrovo a fare la candela,altrimenti>>
<<Tranquilla>> mi interrompe ancor prima che io finissi di minacciarla in qualche modo.
<<Ronald non ci sarà perché è allo stadio a vedere la partita con i suoi amici...sarà una serata soltanto per noi>>
Ci penso un po' prima che mi si illuminano gli occhi alla speranza di incontrare un tipo come Hardin di After ed avere una storia d'amore turbolenta,complicata ma infinita e quasi perfetta.
Però nel libro Tessa è una che mi fa a volte venire il nervoso per la sua precisione mentre io sono il suo completo opposto.
Ed è così che inizio a pensare che se anche incontrassi un tipo così,poi si stuferebbe ed il mio futuro (detto poco fa) risulterebbe ancora più reale.
Scuoto la testa rapidamente rassicurandomi del fatto che i miei diciotto anni di stanno avvicinando e che quindi ho una vita d'avanti per...

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