Incredibile ma vero che in un solo mese aveva guadagnato più di 5.000 euro facendo quel lavoretto. Questo sarebbe stato l'ultimo giorno di lavoro lì, avevamo deciso di andare in un'altra parte. Ero in camerino a mettere il completino più corto è bello che avevo e Lorenzo era fuori a preparare da bere.
Uscì e gli sorrisi.
"Ultimissima eh" Lorenzo.
Annui ed andai al mio solito tavolo a ballare.
E ogni volta i soliti fischi, le rose lanciate.
Quella giornata è stata una delle più faticose in assoluto.
Andai verso il bancone e Lorenzo parlava con Carlo.
Io mi andai a cambiare ed indossai i miei jeans strappati e una felpa rossa di Lorenzo.
"Bhe ragazzi fate buon viaggio Vabene?" Carlo.
"Sta tranquillo" Lorenzo.
Si diede la mano con Lorenzo è appena uscì io mi abbracciò.
Uscimmo dal locale mano nella mano e caricammo le cose sulla moto.
Mi prese dai fianchi e mi bació.
Misi le mie mani sotto la sua maglia a maniche corte e gliela alzai lui si staccò e mi sorrise.
Mi prese le mani e le avvicinò alla sua bocca per riscaldarmele ed io sorrisi.
Presi il mio casco e salì sulla moto, Lorenzo mise in moto e partimmo.
Mi appoggiai alla sua schiena mentre mi tenevo stretta alla sua vita.
Clacson, abbaglianti, freni. Mi alzai dalla schiena di Lorenzo e guardai dritta d'avanti a me.
Una macchina controsenso.
"LORENZO" gridai.
"ANGELICA TIENITI FORTE"
La macchina ci venne completamente addosso. La moto voló sull'altra corsia e io mi andai a schiantare a terra. Alzai gli occhi e mi girai.
"LORENZOO DOVE SEI LORENZO"
Mi alzai con la testa sanguinane e le mani graffiate.
Lorenzo era completamente steso a terra privo di sensi.
Corsi verso di lui e mi chinai. Gli presi la testa tra le mani e gli usciva sangue dalla bocca e dalla testa anche a lui.
"AIUTOO AIUTO"
Lorenzo non apriva gli occhi. Io piangevo non sapevo che fare.
Presi il mio telefono ancora in tasca e chiamai subito l'ambulanza.
In meno di 6 minuti arrivarono.
Portarono Lorenzo e me su una barella.
"Cosa ha il mio ragazzo, datemi il mio ragazzo cosa ha"
Mi avevano legato le caviglie per non scappare e stavano tutti attorno a Lorenzo.
"Stia calma signorina"
Arrivammo in ospedale. Eravamo ritornati vicino Roma.
Portarono Lorenzo in una stanza e me in un altra.
Aveva ancora gli occhi chiusi, l'ospedale era buio ed io mi rimisi a piangere.
Mi portarono in una stanza con 2 altre ragazze.
Mi fecero stendere sul letto verso sinistra.
"Torniamo subito" infermiera.
Mi girai di spalle e mi buttai il cuscino in faccia.
Cosa sarà successo al mio Lorenzo? Perché non sto io così al posto suo perché!
Mi alzai dal letto e notai che le ragazze mi stavano guardando.
"Che ti è successo?"
Tra le sue quella più grossa mi chiese.
"Incidente, col mio ragazzo. Non so dove lo hanno portato ma lui sta più male di me" dissi.
"Io sono Anna"
"E io Elisabetta"
"Voi che avete?"
"Io frattura in testa. Dopodomani mi operano" Elisabetta (quella un po più magra)
"Io in teoria niente ora, ma ho problemi col mangiare" Anna.
Dopo poco entrò una dottoressa e venne verso di me.
"Come va?" Mi disse.
"Male. Dov'è il mio ragazzo?" dissi.
"Devi capire che il tuo ragazzo stava avanti a quella caspita di moto e la situazione è più grave" mi disse.
Mi misi le mani in faccia.
Iniziai ad urlare. Cosa avevo combinato. Mi sentivo in colpa.
"Lo vuoi vedere?" Anna.
Alzai la testa e notai che la dottoressa non c'era più.
Annui.
"Vieni con noi"
Mi alzai dal letto e segui Anna ed Elisabetta fuori dalla porta.
Arrivammo in un ascensore.
"E voi come sapete che sta qua?" dissi.
"Perché è qua dove portano tutti i ragazzi giovani" Elisabetta.
Sorrisi e uscimmo dall'ascensore. Arrivammo difronte ad un corridoio.
"In una di queste stanze ci deve essere il tuo ragazzo. Cercalo noi ti aspettiamo qui"
Annui sorridendo.
Mi feci coraggio e mi avviai nel corridoio, guardai tutte le stanze. Ma in nessuna trovai Lorenzo. Mi venne un colpo al cuore.
Mi girai e trovai una porta socchiusa che non avevo controllato, la apri e lo trovai.
Corsi verso di lui.
Aveva gli occhi chiusi e le flebo.
Era tutto sudato.
Gli misi una mano sulla fronte ma non riuscì a trattenermi. In quella stanza si sentiva solo il bip del monitoratore attaccato a Lorenzo, e le mie lacrime.
"Che cosa ho combinato. È colpa mia" continuai a ripetermi.
Gli accarezzai i capelli con la mia mano fasciata e chinai il mio busto sulle sue mani e continuai a piangere, non poteva succedere.
Sentii la porta aprirsi.
Alzai gli occhi e vidi un dottore con una infermiera.
"Lei che ci fa qui?" mi disse il dottore.
"Sono la sua ragazza, abbiamo avuto un incidente in moto. Io sono nel reparto sotto"
"Ah ma lo sai che non puoi stare qua a quest'ora vero?" Mi disse l'infermiera.
"Abbiamo avvisato i genitori dei ragazzi?" disse il dottore all'infermiera.
"Sì certo" gli rispose.
"Posso rimanere con lui?" Dissi.
"No signorina stia calma, adesso porteremo il suo ragazzo in un'altra stanza più specializzata al suo caso" mi disse il dottore prima di uscire.
L'infermiera si avvicinò a noi.
"Vieni andiamo. Non succederà nulla per sta sera" mi disse.
Mi alzai e gli diedi un bacio sulle labbra.
Uscimmo dalla camera e mi asciugai le lacrime sulla felpa.
Io e l'infermiera ci avviammo verso Anna ed Elisabetta.
"Bhe, com'è andata?" Mi disse Anna.
"Lo stanno monitorando, e lo portano in una stanza specializzata"
L'infermiera si allontanò e torno poco dopo con un bicchiere di the delle macchinette.
"Tieni, bevi questa cosa calda"
"Grazie" iniziai a bere il the e a calmarmi.
"Bella, chiamami Francesca" mi disse l'infermiera.
Annui.
"Ma in quale stanza lo portano checca?" Elisabetta.
"Non è mio compito dirlo, ma credo in terapia intensiva"
Alzai la testa e mi cadde il bicchiere di the a terra.
"Perché?" Dissi.
"Perché la lo tengono sotto controllo"
Sospirai e me ne andai in camera.
Presi il telefono del comodino e chiamai Alice.
-Amore mio Oddio non ti sento da un mese no ommiodio come state? Oddio che nelle qua stiamo tutti bene..
-Aspetta Alice. Ciao sono contenta anche io di sentirti ma siamo a Roma
-Come siete a Roma? Che succede? Angelica ma piangi? Che succede?!
-Abbiamo fatto un incidente in moto, Lorenzo sta malissimo. Domani lo portano in terapia intensiva
-Oddio mio amo no. Dove siete?
-In ospedale
-Arriviamo subito
-No Alice è tardi
Mi chiuse il telefono.
Andai su whatsapp che non aprivo da un mese ormai.
Trovai 838492 messaggi dei miei genitori.
39 di Luca.
8302029399 di Alice, Enzo, Elena e Matteo.
E tantissimi altri.
Dopo meno di 5 minuti senti la porta aprirsi e vidi d'avanti a me Alice, Enzo, Elena e Matteo.
Corsero verso di me e mi abbracciarono tutti e 4 insieme.
Appena ci staccammo iniziarono le domande.
"Come stai?" Elena.
"Lorenzo. Voglio solo che stia bene"
"Ma che avete fatto in questo mese?" Enzo.
"Lavorato ahaha"dissi.
Continuammo con le domande.
"Lorenzo lo possiamo vedere?" Matteo.
"No matteo. Hanno cacciato anche me"
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Ciao cuoricini ricoperti di Nutella alla pizza. Come state? Io bene posso dire bene? Allora si sto bene. Commentate e votate. Commentate dicendomi secondo voi cosa succederà a Lorenzo. Ci vediamo al prossimo❤️
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Good time -Lorenzo Paggi (#Wattys2017)
FanfictionAngelica è un adolescente spenzierata, molto giosa e maldestra. Vive con i suoi due genitori, suo fratello minore Luca e i sue due zii insieme alla cugina Alice arrivati a metà del racconto. Al contrario di suo fratello amato da molte ragazze, Angel...