Il bosco parte 1

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Appena ho staccato mi sono diretto al bosco come mi era stato chiesto, anche se avevo i miei dubbi a fidarmi di una sconosciuta, infatti mi chiedevo per quale ragione stessi seguendo le indicazioni di quella ragazza, forse era solo curiosità. Mi sono fermato proprio davanti all'ingresso.
Il bosco è fitto, la nebbia lo rende ancora più lugubre di quanto non lo sia già, all'interno di esso sento degli strani rumori, passi veloci e pesanti di animali.
A un certo punto sento degli ululati, più forti del normale, non molto lontani da me, provengono dal bosco, sto per avviarmi per il timore di essere sbranato, quando mi giro e mi trovo davanti la sconosciuta del ristorante:"Dove vai? Vuoi darmi buca?"
"Che diavolo... ma da dove sei uscita? Non senti niente provenire dal bosco?"
"No, cosa dovrei sentire?"
"Ululati!" La cosa strana è che quando lei è apparsa gli ululati sono cessati.
"No, ma è normale in un bosco."
"Non sono... ululati.... di lupi... normali, sono molto più forti."
"Sei esperto di ululati?"
"Ehm... no..."
"Allora stai tranquillo non è niente!"
La vedevo un po' tesa.
"Mi prendi in giro?"
"No!" Si strofinava le mani, non capivo se per il freddo o perché era tesa.
"Cosa vuoi da me?"
"Mi serve il tuo aiuto!"
"Per cosa?"
"Vieni!"
"Almeno posso sapere il tuo nome?"
"Ambra! Ora però vieni!"
"Dove?"
"Nel bosco!"
"Non ci tengo!"
"Non importa vieni lo stesso!"
"Posso avere almeno una spiegazione?"
"Dopo ora vieni!"
-Ma perché tanta fretta?-
La seguo all'interno del bosco, diventava sempre più fitto.

Ci siamo fermati nel cuore del bosco e intorno a noi l'aria era particolare:"Che cosa vuoi?"
"Conosci i tuoi genitori?"
"Ma che t'importa?"
"Rispondi! Per favore..." la sua voce si era addolcita sul per favore.
"Sono morti l'anno scorso..." dissi con tono triste.
"Erano i tuoi genitori bilogici?"
"Ma che razza di domande fai? Non mi piace spifferare il mio privato!" Dico irritato.
"Mi occorre saperlo perché... niente..."
"Perché... Cosa?" Sempre più irritato.
"Niente! Quanti anni hai?"
"Venti!"
"Capisco... io e... i miei coetanei abbiamo bisogno di te, siamo in pericolo e tu sei l'unico a poterci aiutare."
"Perché proprio io?"
"Ho fatto alcune ricerche sulla tua famiglia e ho scoperto che sei un nobile della mia... gente."
"Ma che cazzate spari? Io sono un giovane qualunque che cerca di racimolare qualche soldo per pagarsi l'università come molti altri! Non sono un noioso nobile ricco e viziato che può avere tutto dalla vita! Anche se mi piacerebbe."
"Presto capirai che intendo... ci vediamo... quando lavori tu di solito?"
"Pure i miei turni vuoi sapere?"
"Per favore..." sembrava quasi una supplica.
Sospiro paziente:"Tutte le sere tranne il mercoledì e il sabato..."
"Grazie! Allora alla prossima!" E sparì nel bosco:-Ma che razza di domande sono? E poi cosa vuole da me? Ha pure curiosato nel mio passato! Bah! Non si può nemmeno essere dei sempliciotti senza rotture di cazzo!-

Mentre mi avviavo verso l'uscita del bosco sentivo dei passi vicini a me, mi sono girato per controllare che nessuno mi seguisse:-Ah! Sono solo i miei passi... sono stanco e non vedo l'ora di mettermi in branda...- però la sensazione di essere seguito non svaniva.

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