Il villaggio più strano del mondo

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Appena Ambra se n'è andata ho iniziato a pensare a cosa mi stesse nascondendo, e quel suo modo timido di parlare mi preoccupava.
-Perché era intimorita? Cos'è successo mentre io non c'ero?-
Mi sono messo a letto e l'ultimo pensiero che mi sfiorò la mente prima di addormentarmi fu proprio Ambra:-Dov'è finita la ragazza grintosa che ho conosciuto...-

Il giorno seguente mi sono svegliato per le 10:00, un orario più umano rispetto ai giorni passati.
La prima cosa a cui penso è il villaggio e a come arrivarci. Mentre faccio colazione, però, mi sorge un dubbio:-Mi sto dimenticando di nuovo qualcosa...-
Vado a farmi una doccia rilassante e intanto cerco di capire perché ultimamente mi sto dimenticando sempre qualcosa.

Quando sono pronto per uscire sento suonare il campanello in continuazione:"ARRIVO!" -Chi sarà?-
Apro e mi trovo il capo davanti.
"Che cosa ci fa lei qui?" Chiedo confuso. Il mio capo è un uomo di mezza età, con i baffi e la fronte molto alta, infatti i capelli sono solo sulla nuca e sui lato, il tipico cinquantenne che spera di avere i capelli; ha i capelli e i baffi grigi, rughe in ogni dove ed è un nano.
"Vedo che stai meglio giovanotto!"
"Meglio? Scusi in che senso?"
"Mi prendi in giro? Sono già due giorni che a lavoro non vieni affatto oppure arrivi tardi, quindi sono venuto a controllare quale fosse il motivo!"
"Cosa?"
"Il tuo amico mi ha detto che stavi male, ma a quanto pare era una menzogna, infatti sei in piedi!"
-Ora ricordo cosa mi ero dimenticato. Ma perché tutte a me?- "Beh qualcuno dovrà pur tenere pulita la casa, e oltre me qui non ci vive nessuno!"
"Pulita? A me sembra più che altro che un ciclone sia passato di qui!" Dice con quel suo tono autoritario da far ridere i pesci.
"Adesso mi sono ripreso un pochino e quindi sono riuscito ad alzarmi, infatti stavo per iniziare!" Dico con un falso sorriso sperando che quel rompi coglioni del mio capo ci cascasse.
Fa un verso come per dire ho capito e poi dice:"Va bene, ma domani ti voglio a lavoro puntuale come un orologio svizzero, sono stato chiaro?"
"Chiarissimo signore!" Dico come se fossi un maggiordomo:"Bene allora direi che posso andarmene. Arrivederci giovanotto!"
"Arrivederci e non si preoccupi per domani! Non la deluderò!"
"Lo spero per te."

Appena se n'è andato ho tirato un sospiro di sollievo e mi sono diretto sul divano ad aspettare che partisse con la sua piccola limousine così da poter andare al bosco e cercare il villaggio.

Appena arrivato davanti al bosco, prima di entrare ho provato e riprovato più volte a trasformarmi. Quando finalmente ho capito come fare sono entrato e ho iniziato a vagare con l'unico obiettivo di trovare quel fottuto villaggio.
Le ore passavano e il bosco mi sembrava sempre uguale ovunque.
Mi sembrava di girare a vuoto, correvo, camminavo, mi fermavo, annusavo, provavo di tutto pur di trovare il villaggio.
*A un certo punto mi sono ritrovato nel completo buio, vedo due strade, in una c'è Ambra legata da un lupo mannaro e sta per morderla, dall'altra vedo Chiara tenuta in ostaggio da un uomo dagli occhi rossi come il sangue, entrambe urlano il mio nome e l'uomo e il lupo mannaro mi dicono con la loro voce demoniaca in coro:"Quale delle due scegli? Una deve per forza morire! È il destino che le lega!" Io mi sento debole, volevo sapere la verità da entrambe e da Ambra mi sembrava di voler anche qualcos'altro, avevo le sensazioni confuse.
In lontananza vedo delle case e un gruppo di lupi che aspetta qualcosa.
Improvvisamente vedo sangue ovunque e le due donne distese per terra senza vita*
Mi sveglio di soprassalto:-Merda! Meno male era solo un sogno... mi chiedo se avrà un significato.-
Mi accorgo che si sta facendo tardi, il sole stava calando, ma dato che c'era ancora poca luce ho deciso di sfruttarla.
Giravo e giravo fino a che non vedo uno spazio aperto, non ricoperto da alberi. Vado verso quello spazio e trovo finalmente il villaggio... -Ma che diavolo...?- Era un piccolo villaggio pieno di colori e molte statue di lupi, la statua più strana che c'era, era 'il pensatore' in forma di lupo e tutte le casette in cima avevano uno stemma, immagino fossero gli stemmi delle famiglie poi sento una voce molto familiare:"Guarda guarda chi si vede! Che ci fai tu qui lupacchiotto dei miei stivali?"

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